La vita di un missionario saveriano ricostruita tramite le sue lettere inviate a superiori e confratelli, in particolare durante gli anni di missione in Cina nella prima metà del Novecento. Dalla guerra civile alla prigione, dal brigantaggio all'avvento della repubblica e del comunismo, il trentino mons. Faustino Tissot visse tempi drammatici e faticose frustrazioni, mantenendo una fiducia granitica nella Provvidenza e affrontando ogni evento con enorme spirito di sacrificio, gioiosamente fedele alla sua missione evangelizzatrice. Ne esce il ritratto di un uomo e sacerdote di profonda umanità, ricco di doti spirituali e di grande spessore cristiano. E, fondamentalmente, di un ottimista, sempre convinto della sua scelta missionaria.
La formazione permanente è tema insistito nei documenti della chiesa sulla vita consacrata e in quelli che i vari istituti religiosi si sono dati nel loro cammino di rinnovamento dopo il Vaticano II. Essa deve essere personale e tenere conto dei diversi momenti o stadi della vita umana per risultare di grande utilità "affinché la vita consacrata sappia essere nella società di quest'epoca un autentico e stabile dono per Dio, e promuova un'efficace evangelizzazione" (Sinodo sulla vita consacrata).