Il libro vuole essere un testo per la trattazione della morale fondamentale che sta acquistando crescente importanza nella comprensione e nell'insegnamento della teologia morale. L'autore sceglie come punto di partenza la condizione del fedele che ha accolto la fede e cerca, nella sua personale, concreta situazione storica, la via più giusta per rispondere all'appello di Dio. Vale dunque ancora l'ipotesi di Sant'Anselmo (fides quaerens intellectum) che nel volume si articola in alcune tappe concepite come unità tematiche autosufficienti, ma legate in un processo unitario di risposta alla tensione morale del cristiano. Si tratta dunque di una sintesi dei punti sensibili della ricerca teologica in tema di morale.
Al profeta Samuele si attribuiscono alcuni fondamentali resoconti storici sul rapporto "istituzionale" tra Israele e il suo Dio. In particolare essi trattano delle condizioni e delle difficoltà di un regno di Dio sulla terra, e della sua prima realizzazione sotto l'autorità di Davide. Come è noto, la speranza biblica del Messia si è alimentata alle promesse fatte a Davide; infatti nel Nuovo Testamento Gesù viene chiamato più volte "figlio di Davide". Ravasi segue attraverso i due libri biblici la storia dei tre attori principali: Samuele, il giudice/profeta; Saul, il re stolto e disobbediente; Davide, il re giusto e pio, analizzandone i caratteri della storiografia biblica e della teologia messianica collegata alla figura di Davide.
La CEI ha posto al centro dell'attenzione pastorale negli ultimi anni anche il problema lavoro e su questa tematica ha sensibilizzato i propri responsabili su tutto il territorio nazionale. Il volume pubblica gli atti del recente convegno CEI degli operatori della pastorale sociale e del lavoro, informa sui nuovi problemi del lavoro, in Italia e in Europa, e costringe ad aggiornare gli strumenti pastorali tradizionali superando il provincialismo, le approssimazioni, le soluzioni meramente volontaristiche. pagine come le cose "non dovrebbero andare". realizzare in gruppo.
La Chiesa russa vede la sua tradizionale missione di salvezza innanzitutto nella santificazione di tutta la vita terrena dei suoi membri attraverso i misteri cristiani. Il legame liturgico, orante, sacrale della chiesa con tutti i suoi figli rappresenta da sempre il fondamento della vita spirituale ed ecclesiale dell'ortodossia russa. Nonostante questa spiritualità diffusa il vissuto religioso russo è stato sempre condizionato dalla strettissima connessione tra stato e chiesa. La storia tracciata nel volume parte dagli albori della cristianizzazione per arrivare alla rivoluzione del 1917: del periodo successivo si hanno ancora troppo pochi documenti per scrivere qualcosa di più di una leggenda.
Il volume affronta uno dei temi più importanti e discussi, cioè la collegialità episcopale e il primato del Romano pontefice. La complessità e la delicatezza di questa materia ha richiesto che si attendesse la riforma della curia romana avvenuta con la costituzione Pastor bonus. Sono trattate in successione la collegialità episcopale e il primato, il concilio ecumenico, il sinodo dei vescovi e il collegio cardinalizio, la curia romana e, infine, le conferenze episcopali.
Il volume si propone a fidanzati, sposi, genitori per aiutarli a comprendere cosa sia la famiglia, come la si formi e si organizzi, quali benefici ne traggano i coniugi e quali pesi ne derivino, quali impegni debbano affrontare i fidanzati per costruire una relazione valida. Si propone anche per gli operatori che in modi diversi concorrono alla crescita del sistema familiare e al chiarimento dei suoi dinamismi e problemi.
La preghiera corale dei fedeli spesso ripete stereotipi inautentici o si trasforma in un elenco di necessità. Forte di un'esperienza parrocchiale di quarant'anni, l'autore suggerisce come rivitalizzare, ogni giorno, questo momento fondamentale della liturgia. Le preghiere qui raccolte non sono generiche e intercambiabili: utilizzano il messaggio della Scrittura appena proclamata, diventando così una guida alla meditazione e un mezzo di catechesi. L'ultima invocazione è sempre dedicata ai defunti.
La chiesa cerca un rapporto con i più piccoli e trascurati dei suoi figli: i portatori di handicap o di deficit di qualche genere. Il Convegno nazionale del gennaio 1994 sulla "Catechesi dei disabili" è espressione di tale attenzione. Nato da un Seminario di studi voluto dalla CEI, raccoglie comunicazioni individuali di noti studiosi, sintesi di lavori svolti in gruppo, relazioni di esperienze vissute in comunità.