Un pensiero che giunge «dall’altra parte del mondo», che fa tesoro del meticciato culturale e il cui valore non dipende da una più o meno marcata somiglianza o prossimità con la riflessione europea e nordatlantica.
In questo libro Francesco Anelli prende in esame il pensiero teologico latinoamericano evidenziandone la ricchezza e la capacità di creare, in vari ambiti del sapere, sempre nuove sintesi vitali sul piano filosofico, teologico e soprattutto pastorale.
Nell’ambito del rapporto con le altre discipline, la funzione della Teologia spirituale è quella di ricondurre a unità i frammentati interessi degli insegnamenti teologici, colmando quel gap che spesso si frappone tra il tema di studio e l’esperienza concreta. Da questo punto di vista, la Teologia spirituale si presenta come vertice e sintesi della sistematica e come risorsa prima che può rendere il cristianesimo – come scriveva Karl Rahner – necessariamente mistico.
Il volume si colloca in una collana di testi rigorosi e agili a un tempo, rivolti soprattutto al pubblico di università, facoltà teologiche, istituti di scienze religiose e seminari.
In questo libro si parla di Mosè; ciò significa che si parla di ciascuno di noi. Chi vuole capire se stesso, chi vuole penetrare nel profondo del proprio animo, non può rimanere indifferente a Mosè, al suo desiderio, alla sua paura, al suo odio, al suo amore, a ciò che conosce di infinitamente bello, senza precedenti e misterioso. Mosè è la chiave più importante e antica per accedere al nostro animo, ma anche alla cultura, alla politica del nostro Occidente.
E Mosè è anche la chiave per Dio, anche quando si rivolta contro di Lui. Infatti, come possiamo crescere nella vita – nel senso di diventare veramente liberi – se non possiamo misurarci con Dio?
A partire da alcune parabole evangeliche e da altri scritti dell'Antico e del Nuovo Testamento, interpretati in chiave psicodinamica e psicoanalitica, il volume approfondisce il significato e l'importanza della compassione nella società globale della postmodernità. L'intento è attraversare i vissuti della compassione nell'impostazione di una trama narrativa che racconta l'antropologica finitezza della condizione umana e la sua grandezza, con l'intento di conoscere i processi psicologici, consci e inconsci, che caratterizzano i comportamenti umani e le potenzialità che possono esprimere quando si trasformano in azioni riparative del dolore innocente.
Tempo di Quaresima e Tempo di Pasqua. Periodico religioso mensile in edizione tascabile che propone due pagine quotidiane - una pillola di liturgia delle Ore - per chi vuole dedicarsi alla preghiera in un momento della giornata. Contiene il rito della Messa, la liturgia della Parola e le parti proprie delle celebrazioni eucaristiche feriali e festive, affiancate dal commento. Le riflessioni sono curate da fr. MichaelDavide, fr. Adalberto Piovano, fr. Luca Fallica e fr. Roberto Pasolini. Arricchiscono la rivista il calendario interreligioso, la segnalazione, e una breve riflessione sulle giornate particolari - ecclesiali e civili - e alcune pagine di riflessione.
La collana si configura come una novità assoluta nel panorama italiano: un commentario di taglio scientifico ai documenti del Concilio Vaticano II, previsto in 8 volumi. I documenti sono presentati nella versione originale in latino e nella traduzione italiana (versione dell'Enchiridion Vaticanum 1). Progettata in dialogo con l’Associazione teologi italiani, l’opera coinvolge giovani studiosi che hanno lavorato sui testi conciliari con tesi o ricerche. Il volume 7 presenta il testo dei decreti Apostolicam actuositatem e Perfectae caritatis e della dichiarazione Gravissimum edicationis.
Sommario
Sigle. Introduzione generale. I. Perfectae caritatis. Introduzione (A. Cortesi). Commento (F. Neri). II. Apostolicam actuositatem. Introduzione (M. Vergottini). Commento (V. Mignozzi). III. Gravissimum educationis. Introduzione e commento (L. Meddi). Profili bio-bibliografici. Indice dei nomi.
Note sull'autore
Serena Noceti è docente stabile ordinario di Teologia sistematica all’Istituto Superiore di Scienze Religiose «Galantini» di Firenze e tiene corsi alla Facoltà teologica dell’Italia centrale. Socia fondatrice del Coordinamento Teologhe Italiane, è vicepresidente dell’Associazione Teologica Italiana.
Roberto Repole è docente di Teologia sistematica alla Facoltà Teologica dell’Italia settentrionale, all’Istituto Superiore di Scienze Religiose di Torino e al biennio di specializzazione in Teologia morale sociale della Regione ecclesiastica Piemontese. È presidente dell’Associazione Teologica Italiana.
Alessandro Cortesi è docente di Teologia sistematica all’Istituto Superiore di Scienze Religiose della Facoltà teologica dell'Italia Centrale (Firenze).
Luciano Meddi è professore ordinario di Missiologia alla Pontificia Università Urbaniana di Roma.
Vito Mignozzi, docente di Teologia sistematica e direttore dell’'Istituto Teologico Pugliese «Regina Apuliae» di Molfetta, è membro del Consiglio di direzione dell'Associazione Teologica italiana.
Francesco Neri è docente di Teologia sistematica e vicepreside della Facoltà Teologica Pugliese.
Marco Vergottini è docente di Introduzione alla teologia e di Storia della teologia contemporanea alla Facoltà teologica dell’Italia settentrionale di Milano. È stato vice-presidente dell’Associazione Teologica Italiana.
Giovanni vive in montagna e Filippo in città: hanno più o meno la stessa età, ma non si conoscono, anche se entrambi sognano a occhi aperti. Un giorno si incontrano proprio dentro un sogno e diventano amici. Che cosa accadrà? E come cambieranno le loro vite? Età di lettura: da 6 anni.
Il mistero trinitario è il cuore della fede cristiana. È nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo che si viene battezzati e che si fa il segno della croce all’inizio della preghiera. Tuttavia, questo mistero ha conosciuto e forse continua a conoscere l’imbarazzante condizione di essere percepito come superfluo. In ragione di ciò, la sfida sempre nuova con la quale la teologia deve confrontarsi è quella di mostrare come il mistero trinitario sia fondamento della fede cristiana e centro dell’intera riflessione teologica.
Il testo offre gli elementi fondamentali per raccogliere tale provocazione, mostrando la feconda rilevanza del mistero trinitario.
Il volume si colloca in una collana di testi rigorosi e agili a un tempo, rivolti soprattutto agli studenti di università, facoltà teologiche, istituti di scienze religiose e seminari.
Jean Paul Lieggi, presbitero della diocesi di Bari-Bitonto, è docente di Cristologia, Teologia trinitaria e Teologia patristica nella Facoltà Teologica Pugliese. Membro del consiglio direttivo dell’Associazione Teologica Italiana e socio corrispondente della Pontificia Accademia di Teologia, tra le sue pubblicazioni si segnalano: La cetra di Cristo. Le motivazioni teologiche della poesia di Gregorio di Nazianzo (Herder 2009), La sintassi trinitaria. Al cuore della grammatica della fede (Aracne 2016) e numerosi saggi su temi di cristologia, teologia patristica ed ecumenismo.
Da figura di contorno nelle prime narrazioni del cristianesimo nascente, incentrate sulla passione di Cristo, Maria comincia a diventare importante nella visione teologica di alcune comunità già con il Vangelo lucano dell’infanzia. Tuttavia i vangeli canonici nulla avevano lasciato scritto della vita condotta della Vergine prima dell’annuncio della sua gravidanza, mentre si suppone crescesse sempre più il bisogno, soprattutto nelle classi popolari e meno abbienti, di conoscere il contesto e le vicende della vita, dalla nascita alla morte, di una donna che sempre più veniva affermandosi a fianco del figlio e come figura di riferimento per le numerose adepte della nuova religione. Sarà proprio la letteratura popolare – nel caso specifico il Protovangelo di Giacomo – ad assumersi l’onere di una risposta adeguata, narrandone il concepimento, la nascita e la crescita, come per altro era avvenuto per il figlio nei vangeli di Matteo e Luca.
Gilberto Marconi, docente di Letteratura cristiana antica all'Università degli studi del Molise, è membro del collegio dei docenti del dottorato di ricerca in Poesia greca e latina in età tardo antica e medievale dell’Università degli studi di Macerata, nonché delegato responsabile dell’Università degli studi del Molise presso il Centro Internazionale di Poesia Greca e Latina in età tardo antica e medievale. Collaboratore di Biblica, Gregorianum, Rivista biblica e Henoch, per EDB ha pubblicato Lettera di Giuda – Seconda lettera di Pietro (introduzione, versione, commento, 2005), Anna e Gioacchino. I nonni materni di Gesù. Indagine sul Protovangelo di Giacomo 1-5 (2017) e La nascita del Messia. Indagine sul Protovangelo di Giacomo 17-21 (2017).
Questa edizione quadriforme dei Profeti minori, utile per recepire il testo biblico in lingua originale e affrontare le difficoltà delle lingue antiche, propone: - il testo ebraico masoretico (TM) della Biblia Hebraica Stuttgartensia, basato prevalentemente sul Codex Leningradensis B19A, datato circa 1008;
- il testo greco nella versione dei Settanta (LXX) di Rahlfs, basata prevalentemente sul Codex Vaticanus (B) risalente al IV secolo dopo Cristo;
- il testo latino della Nova Vulgata, redatta nel post-concilio e normativa per la liturgia cattolica;
- il testo della Bibbia CEI 2008, normativo per la liturgia italiana, con paralleli essenziali a margine e segnalazione dei termini difformi dall’ebraico;
- la traduzione interlineare italiana di ebraico e greco, eseguita a calco e orientata a privilegiare gli aspetti morfologico-sintattici del testo originale.
Roberto Reggi, licenziato in Teologia dell’evangelizzazione e Scienze bibliche, è dottore in Teologia. Per EDB ha pubblicato I «fratelli» di Gesù (2010) e ha curato la traduzione interlineare in italiano di tutti i libri dell’Antico e del Nuovo Testamento (2001-2014).
«Grazie, Gesù, perché ci fai passare dalla solitudine all'amicizia. Insegnaci a seguirti, perché tutti sentano il tuo amore, perché nessuno sia lasciato solo e tutti vedano la luce di Pasqua, quando tu hai sconfitto la solitudine più grande, quella della morte. Per essere amico degli uomini, per sempre».
Con la sensibilità che lo contraddistingue, il vescovo di Bologna Matteo Maria Zuppi accompagna nel cammino sotto la Croce.
La benedizione propone riflessioni di papa Francesco sulle beatitudini, tratti dalla Gaudete et exsultate, e una preghiera sul tema.