L'idea di città evoca complessità, intrecci di relazioni, spazio pubblico in cui si confrontano visioni e stili di vita diversi. Ogni città appare realtà ambivalente: include ed esclude, raccoglie e separa, rassicura e spaventa. Come se la abitassero parte delle promesse legate a Gerusalemme e parte dell'eredità di Babele. Al rapporto tra la città (nella sua densità simbolica e nel variare delle sue figure storiche) e le espressioni religiose (riferite, in particolare, al cristianesimo) sono dedicati i saggi del volume, i cui autori appartengono a più aree disciplinari. Il tema si ritrova dunque illuminato da prospettive diverse, anche se emerge il tentativo comune di interpretare le trasformazioni di quel rapporto nel corso del tempo, di indagarne i motivi, gli aspetti e le forme, di evidenziare le chances e i problemi che alla città e allo spazio pubblico derivano dall'esprimersi della dimensione religiosa. Affiora, percorrendo il volume, l'urgenza dell'interrogativo: che cosa sono oggi, per noi, «città» e «religione»?
Tutto da Dio parte, tutto a lui ritorna. Dalla Trinità alla Trinità, origine, fine, modello di ogni realtà creata: alla sera del mondo, alla fine della storia, l'umanità e la creazione intera si daranno appuntamento alle soglie della casa del Padre, dalla cui onnipotenza un giorno sono partite. «Da sempre lo schema dell'exitus-reditus ha suggestionato la mia immaginazione, che il tempo poi non ha fatto altro che arricchire e consolidare. La determinazione di riprendere in mano la penna e di usarlo come punto di riferimento per una revisione globale dell'intero corpus theologicum è da considerarsi una conseguenza quasi logica di questo stato d'animo» (dalla Prefazione).
L'autore non intende rispondere alla domanda in merito a chi appartenga il diritto di primogenitura della dottrina dell'exitus-reditus tra primissimi scritti cristiani e filosofia neoplatonica, ma batte la strada del raccordo, della corrispondenza, della complementarietà, in nome della collaborazione fra pensiero laico e pensiero cristiano, fra ragione e rivelazione, fra filosofia e teologia, che domina fin da principio l'intera vicenda della storia della Chiesa fino ai nostri giorni. Lo studio prende avvio con una lunga premessa storica e prosegue con la trattazione dell'intera riflessione teologica, dall'inizio alla fine, dalla protologia all'escatologia, secondo le linee dell'exitus et reditus. Frosini stesso nell'introduzione lo definisce come «un lavoro finale, riassuntivo e conclusivo».
Sommario
Prefazione. Introduzione. I. L'EXITUS-REDITUSNELLA STORIA. 1. Cominciamo da s. Tommaso. 2. Dionigi il grande mediatore. 3. Il platonismo dei pdri. II. L'EXITUS A PATRE. 1. La Trinità, inizio senza inizio. 2. La Trinità all'opera. 3. Il peccato dell'uomo. 4. La missione del Figlio. 5. La missione dello Spirito Santo. 6. La missione della Chiesa. 7. La conferma della liturgia. III. IL REDITUS AD PATREM. 1. Lo Spirito inizia il processo di ritorno. 2. L'unicità di Cristo rimessa in questione. 3. L'impegno ascetico. 4. L'impegno cosmico. 5. Il gemito della creazione. 6. L'ora del ritorno. Conclusione. Maria, l'éschaton raggiunto. Bibliografia. Indice dei nomi.
Note sull'autore
GIORDANO FROSINI ha pubblicato presso le EDB diversi volumi nei quali la teologia è ripensata con un impianto sistematico, ma con un linguaggio e con una sensibilità che la comunicano come spiritualità per il credente: Aspettando l'aurora. Saggio di escatologia cristiana (31996); Una Chiesa possibile (32010); La Trinità mistero primordiale (22008); i volumi dedicati a Dio Padre (Incontro al Padre. Una Teo-logia per tutti, 21999), a Gesù Figlio («Chi dite che io sia?». Una cristologia per tutti, 1997), allo Spirito Santo (Lo Spirito che dà la vita. Una sintesi di pneumatologia, 21998); Teologia oggi. Una sintesi completa e aggiornata (21997); Spiritualità e teologia (2000); Desiderio di infinito. Il cristianesimo e le aspirazioni dell'uomo (2001); La risurrezione inizio del mondo nuovo (2002); Il ritorno della speranza. Una nuova teologia, una nuova spiritualità (2005); Teresa di Lisieux e l'Aldilà (2006); Piccolo manuale di teologia. Una sintesi aggiornata per catechisti e operatori di pastorale (42009); Babele o Gerusalemme? Teologia delle realtà terrestri: I. La città. Seconda edizione riveduta e aggiornata (2007); Un nuovo volto di Dio? (2008); Per un mondo nuovo. La chiesa inizio e serva del Regno (2010); con Antonio Acerbi, Cinquant'anni di Chiesa in Italia. I convegni ecclesiali da Roma a Verona (2006); e inoltre La chiesa siete voi, Esperienze, Fossano 2009. Alcune sue opere sono state tradotte in albanese, portoghese, spagnolo e polacco.
La cultura occidentale ha avuto origine da due voci congiunte: quella di Socrate, che ha dato l’impulso a cercare la verità, la giustizia e la pietà conoscibili da tutti gli uomini, e quella di Gesù, che ha reso possibile riconoscere Dio come grazia piuttosto che come legge, e invocarlo prima come Padre che come Potere. A differenza di altre religioni, il cristianesimo non propone la sua particolare rivelazione divina come programma di politica umana, ma consegna il mondo all’intelligenza dell’uomo, affinché, alla luce della natura che è fuori di lui, della coscienza personale e dell’esperienza storica, tutti lo conoscano.
Il libro si accosta a una questione antica quanto la stessa umanità: Dio costituisce un interrogativo radicato da sempre nel cuore dell’uomo e tale da richiedere la ricerca di una risposta, oppure è una risposta data da chi crede senza che esista previamente un tale interrogativo, o desiderio o attesa nel cuore dell’uomo? Il canto, il tratto di pittura in una grotta, il simbolo in una sepoltura e l’invocazione di Dio nascono simultaneamente, sono contemporanei. Una volta proferita, non possiamo dimenticare questa parola divina, perché è la radice della nostra prima origine, il fondamento della nostra libertà personale e l’àncora della nostra speranza definitiva.
Dio non è il limite della nostra libertà o il freno alle nostre conquiste storiche, ma il garante della loro durata, la sentinella che denuncia le loro dissimulazioni e il giudice che non lascerà impunite le loro trasgressioni.