Il pellegrinaggio in Turchia ruota intorno alla figura di san Paolo e alle prime comunità cristiane che qui fiorirono: fu proprio qui, infatti, che i credenti per la prima volta vennero chiamati "cristiani". L'antica Asia Minore fu sede dei primi concili ecumenici ed è la patria delle Chiese dell'Apocalisse. La Madonna avrebbe trascorso gli ultimi anni di vita nei pressi di Efeso insieme a Giovanni, il discepolo amato. San Paolo, l'Apostolo delle genti, nacque in Cilicia (odierna Turchia sud-orientale), e ogni luogo parla di lui: Tarso, la città natale; i centri dove ha predicato; le località delle chiese alle quali ha scritto; le strade che ha percorso; i porti per i quali è transitato. Oggi i cristiani in Turchia rappresentano meno dell'1045 della popolazione. Delle comunità ricordate nel Nuovo Testamento non rimangono se non povere vestigia, immerse in paesaggi mozzafiato e pieni di storia, arte e cultura classica. Un viaggio in questa "culla del cristianesimo" significherà ripercorrere le origini della Chiesa ma anche dare un messaggio di speranza alla piccola comunità rimasta. Una guida per andare alla scoperta della ricchezza storica, spirituale e culturale della "Terra Santa della Chiesa": sguardo d'insieme sul Paese; la presenza cristiana; itinerari di visita; i luoghi di san Paolo; liturgia della Parola; informazioni utili.
Attingendo dalla sua esperienza personale e da storie di vita condivise, frate Paco, con il suo semplice e ardente spirito francescano, ci guida per il Cammino attraverso le memorie di un giovane pellegrino che in fondo è un po' ciascuno di noi: io, tu che leggi, l'umanità che ci circonda. La peregrinazione a Compostela diventa una metafora della vita: un cammino dove ognuno ha il proprio ritmo, i propri ideali, i propri sogni da inseguire. In cui ciò che conta è puntare alla profondità del cuore, dove abita la felicità. Per chi ha già percorso il Cammino, sarà facile individuare i singoli luoghi (il diario segue le 30 tappe del classico itinerario "francese") e collegarvi con gioia le sensazioni più diverse, rivivendo così il proprio personale percorso. Un libro anche per chi non ha fatto il Cammino ma vuole esplorarne l'essenza, il rischio, la sfida.
Nazaret è una città araba nel cuore della multiforme società israeliana. Una città che però vive stretta attorno ai suoi santuari, meta di migliaia di pellegrini: la Basilica dell’Annunciazione, la chiesa di San Giuseppe e il complesso francescano (con il museo e la zona archeologica), la chiesa ortodossa di San Gabriele, l’antica sinagoga, il Monte del Precipizio, la Mensa Christi.
Quello che ai tempi di Gesù era solo un minuscolo villaggio, senza alcuna citazione nell’Antico Testamento («Da Nazaret può venire qualcosa di buono?», Gv 1,46), oggi per il credente è una «scuola di imitazione di Gesù» (Paolo VI). Questa guida ci porta alla sua scoperta attraverso la storia, la visita ai luoghi e le fonti.
INCLUDE IL DVD Nazaret e i suoi santuari: 30 minuti di splendide immagini per “vivere” i luoghi descritti. Una produzione Antoniano di Bologna.
Il Monte degli Ulivi, già ampiamente menzionato nell'Antico Testamento, custodisce alcune tra le memorie più care alla tradizione cristiana. Risalendo la valle del Cedron, si possono visitare le testimonianze dell'agonia e dell'arresto di Gesù, ma anche il suo insegnamento agli apostoli, il pianto su Gerusalemme e l'ascensione al cielo. E altre ancora, come nel caso dell'antica Tomba di Maria. Due millenni di storia e di archeologia, ma soprattutto di fede e di devozione: generazione dopo generazione, la comunità cristiana ha custodito questi luoghi anche in tempi di difficoltà e persecuzione. Il volume è diviso in tre sezioni, dedicate rispettivamente allo sviluppo storico dei siti più significativi, alla loro visita, ai testi evangelici che vi si riferiscono.
Israele è un Paese dai mille volti, un coloratissimo "mosaico umano" che tuttavia, ancora oggi, rimane nel complesso poco conosciuto, quasi "nascosto" dietro le ombre del conflitto israelo-palestinese. Lungi dall'essere una società monolitica sotto l'aspetto religioso, etnico o politico (accontentarsi dello "stereotipo" dell'israeliano come ebreo bianco di origine europea è ormai riduttivo), ospita tante "tribù", ciascuna con proprie peculiarità. Elisa Pinna traccia una panoramica di queste componenti (spesso minoritarie): dagli ebrei ultraortodossi agli abitanti dei kibbutz, dai coloni alle comunità di immigrati, dai drusi ai cristiani di espressione ebraica. Un viaggio attraverso i tasselli che contribuiscono a formare il mosaico-Israele. La prefazione è di Amira Hass, giornalista molto nota in Israele, corrispondente del quotidiano Haaretz da Ramallah, nei Territori palestinesi. Una voce spesso critica - a volte caustica - nei confronti del suo stesso popolo e della politica israeliana.
Un sussidio completo che accompagna il pellegrino nella visita alla Terra Santa, che lo aiuta a chiarire dubbi e lo introduce alla conoscenza dei personaggi, dei luoghi e degli eventi. Obiettivo primario è fargli vivere un'intensa esperienza interiore, per questo ampio spazio è dato alla Parola di Dio con numerose citazioni bibliche e testimonianze dei Padri della Chiesa e dei primi pellegrini, riportati contestualmente alla descrizione dei luoghi nei quali si sono svolte le vicende.La guida è articolata in quattro parti. La prima parte ("In cammino come i nostri Padri") è introduttiva e presenta uno sguardo d'insieme su Israele, dalle origini ai nostri giorni. Particolare attenzione è data alle caratteristiche delle tre grandi tradizioni religiose dell'area: ebraismo, cristianesimo e islam. Le altre tre presentano una descrizione più dettagliata dei luoghi della presenza di Dio (suddivisi per regione: Galilea, Samaria, Giudea e Negev), dove la tradizione, supportata dalla ricerca archeologica e dalla letteratura, aiuta a comprendere la storia e a collocare gli eventi, guidati dalla Sacra Scrittura.
Il Neghev, il deserto che ricopre buona parte del territorio meridionale della Terra Santa, è terra incognita per molti pellegrini cristiani che visitano Israele. Alcuni si spingono più a sud fino a Eilat per raggiungere il Monte Sinai, ma anche questi viaggiatori non immaginano affatto che il deserto del Neghev sia altrettanto degno del loro interesse. Non sanno che esso è ricco di storia e di reperti archeologici risalenti all’epoca cristiana, dalla metà del IV secolo sino alla fine del VII.
Il libro, corredato da un ricco apparato iconografico, è diviso in undici capitoli. Nel primo si ripercorre la storia nabatea del Neghev e l’annessione della regione all’impero romano. L’ultimo tratta dell’invasione islamica nel VII secolo d.C. e delle ripercussioni di questo evento sulla popolazione cristiana locale, destinata a scomparire. I capitoli intermedi esaminano i principali insediamenti bizantini portati alla luce dagli scavi, offrendo un resoconto completo delle scoperte relative all’archeologia cristiana con riferimenti pertinenti a testi antichi e iscrizioni locali.
L'Autrice compie un viaggio alla scoperta di alcuni tra i molteplici volti d'Israele: dal mondo laico dei kibbutz agli ultraortodossi di Mea She'arim, dagli ebrei di cultura araba ai nuovi israeliani russi. Comunità minuscole o realtà di grande rilevanza nella società israeliana.
Israele è un Paese dai mille volti, un coloratissimo “mosaico umano” che tuttavia, ancora oggi, rimane nel complesso poco conosciuto, quasi “nascosto” dietro le ombre del conflitto israelo-palestinese. Lungi dall’essere una società monolitica sotto l’aspetto religioso, etnico o politico (accontentarsi dello “stereotipo” dell’israeliano come ebreo bianco di origine europea è ormai riduttivo), ospita tante “tribù”, ciascuna con proprie peculiarità.
Elisa Pinna traccia una panoramica di queste componenti (spesso minoritarie): dagli ebrei ultraortodossi agli abitanti dei kibbutz, dai coloni alle comunità di immigrati, dai drusi ai cristiani di espressione ebraica. Un viaggio attraverso i tasselli che contribuiscono a formare il mosaico-Israele.
La prefazione è di Amira Hass, giornalista molto nota in Israele, corrispondente del quotidiano Haaretz da Ramallah, nei Territori palestinesi. Una voce spesso critica – a volte caustica – nei confronti del suo stesso popolo e della politica israeliana.
Profilo dell’opera
La Galilea è una regione poco menzionata nell’Antico Testamento: nel libro di Isaia è detta “terra delle genti”, cioè terra pagana, eppure il profeta stesso annuncia che da essa sorgerà la luce capace di illuminare tutta la storia. Profezia che si è compiuta nel Nuovo Testamento (Mt 4,12-17), facendo della Galilea “terra della luce” per tutte le nazioni.
L’Autore ha una lunga esperienza d’insegnamento “sul campo”: da anni, infatti, guida i suoi studenti nella lettura della Bibbia percorrendo i luoghi stessi in cui essa è stata rivelata e laddove, da sempre, grazie al contesto naturale e alle antiche testimonianze storiche e archeologiche, parla a ogni generazione di credenti.
Il volume coniuga, quindi, lunghi anni di studio con l’esperienza diretta. Ne risulta un’opera di notevole interesse, capace di fornire informazioni dettagliate e precise. Per ogni località esaminata è fornito un inquadramento storico-geografico fondamentale, la cronologia e la situazione attuale degli scavi, un esame della relativa letteratura (biblica e non) e una descrizione delle rimanenze in situ. Il testo è inoltre corredato da un ricco apparato iconografico e cartografico.
L’Autore
Pietro A. Kaswalder ofm insegna esegesi dell’Antico Testamento e geografia biblica presso lo Studium Biblicum Franciscanum di Gerusalemme. Ha pubblicato studi a carattere esegetico, storico, geografico e archeologico. Per le Edizioni Terra Santa ha pubblicato: “La Terra della promessa. Elementi di geografia biblica” (Milano, 2010).