Nell'ultimo decennio abbiamo assistito a uno sviluppo esponenziale dell'ideologia woke del "risveglio".
Nato negli Stati Uniti, questo movimento si è esteso rapidamente tutto il mondo occidentale. Esso invita tutte le "vittime" della discriminazione e dell'odio (minoranze razziali, donne, gruppi Lgbtqi+, paesi colonizzati e religioni non cristiane) reagire all' "oppressione" secolare dei bianchi, degli uomini, degli eterosessuali, dei colonizzatori e dei cristiani.
La lotta per i diritti umani e civili basati sulla dignità umana sull'uguaglianza di tutte le persone davanti alla legge è stata così sostituita dalla lotta in difesa delle minoranze "discriminate" di "diritti" come l'aborto, la maternità surrogata, la libera scelta della propria identità sessuale, ecc. Si tratta di una vera propria guerra culturale contro tutte le istituzioni tradizionali dell'occidente cristiano, etichettate come oppressive e contrarie ai nuovi diritti.
Questa ideologia, un tempo considerata marginale, è riuscita a entrare nelle stanze del potere, nella politica, nell'educazione, nei media, nelle grandi multinazionali, nei social e nei principali programmi legislativi di tutti i governi.
Ciò porta a chiedersi su cosa si fondi la divisione dialettica del mondo tra vittime oppressori, come tale concezione sia riuscita a diffondersi nella cultura e nelle istituzioni occidentali, quali siano le conseguenze di tale diffusione al livello sociale e politico.
Analizzando il fenomeno da una prospettiva filosofica, l'autore mostra come l'ideologia woke affondi le sue radici nel marxismo culturale e nelle teorie psicoanalitiche, esistenzialistiche e postmoderne sedimentatesi nel corso di due secoli. Attraverso un attento lavoro di decostruzione storica concettuale, si metterà in luce la vera essenza di questo fenomeno culturale, basato su una visione astorica e tribale dell'essere umano, privato di un fine e mosso unicamente da un desiderio infinito di felicità individuale, da realizzarsi attraverso un gruppo o averso l'appartenenza una serie di gruppi.
Il volume offre una presentazione critica e ragionata dei Vangeli sinottici e degli Atti deli Apostoli, con l’approfondimento esegetico e teologico di venti pagine scelte, cinque per ciascun libro. L’opera è stata pensata come «manuale di base» a servizio di quanti svolgono studi accademici nell’ambito dell’approfondimento delle origini cristiane e delle sue fonti. Nell’elaborazione dell’itinerario storico-letterario che dall’evento di Gesù Cristo conduce alla redazione dei Vangeli canonici, si è tenuto conto dei recenti sviluppi della ricerca neotestamentaria e, nel contempo, delle esigenze di conoscere e di approfondire in modo chiaro e unitario i dati letterari (fonti, redazione, esegesi) e il messaggio teologico dei tre Vangeli sinottici e degli Atti degli Apostoli.
Il percorso di dispiega in dieci capitoli, articolati in cinque parti. I primi due capitoli, di carattere introduttorio, affrontano le questioni relative al dibattito storico (I) e letterario (II) dei libri considerati. Gli altri otto capitoli presentano la composizione letteraria, il messaggio teologico e i saggi esegetici di ciascun libro, seguendo un ordine storico (Mc; Mt; Lc-At). Le appendici esplicative e la rassegna bibliografica finale costituiscono un valido aiuto per proseguire lo studio e interiorizzare il messaggio, facendo esperienza dell’incontro gioioso con la Parola Incarnata, Gesù Cristo, Figlio di Dio.
Giuseppe De Virgilio, presbitero della Diocesi di Termoli-Larino (1986), è docente di Esegesi del Nuovo Testamento e Teologia Biblica nella Facoltà di Teologia della Pontificia Università della Santa Croce in Roma. È membro dell’Associazione Biblica Italiana e della Studiorum Novi Testamenti Societas. Tra le due pubblicazioni più recenti segnaliamo: Teologia Biblica del Nuovo Testamento (Messaggero, Padova 2016); Commento alle Lettere a Timoteo e Tito (Città Nuova, Roma 2017); Il sogno di Dio. Giustizia e pace si baceranno (Paoline, Milano 2017); (in collaborazione con V. Bosch e Ph. Goyret), Sacerdozio, ministero e vita. Itinerario biblico-dogmatico-spirituale (Edusc, Roma 2019); Paolo di Tarso e il suo epistolario (Edusc, Roma 2021).
Il libro compie un excursus sugli autori più importanti della filosofia moderna che hanno contribuito a disegnare le linee prevalenti del pensiero degli ultimi secoli, mettendo in discussione i principi della metafisica classica e dando vita a forme di pensiero caratterizzate dal soggettivismo. Queste sfociano poi in correnti, ideologie e atteggiamenti, divenuti comuni nella nostra epoca, quali razionalismo, empirismo, illuminismo, idealismo e nichilismo. Lo scopo di questo lavoro non è trattare in modo completo e particolareggiato la Storia della filosofia moderna, ma delineare alcune categorie interpretative che permettano di approfondire quelle filosofie che nell?epoca moderna si sono affermate come dominanti, al punto da cambiare in gran parte i valori e lo stile di vita del mondo occidentale.
Durante 11 pontificato di Papa Francesco sono stati numerosi i provvedimenti (generalmente nella forma del motu proprio) attraverso i quali sono stati creati o soppressi diversi enti od organismi del governo centrale della Chiesa. Si aspettava, però, una riforma generale della Curia, mediante una Costituzione apostolica che ridisegnasse il quadro normativo nel suo complesso, dando stabilità alle molte riforme parziali. Questa attesa è terminata il 19 marzo 2022 quando, sul Bollettino della Sala Stampa della Santa Sede, è apparso il testo della legge di riforma con il titolo "Costituzione apostolica Praedicate evangelium sulla Curia Romana e il suo servizio alla Chiesa nel mondo".
Il libro è un commento alla Costituzione apostolica Praedicate evangelium (integralmente riportata in Appendice), letta alla luce della storia secolare della Curia Romana. Si tratta di un sussidio rivolto agli esperti di materie giuridiche, in particolare ai canonisti, agli studenti delle Università e a tutti coloro che vogliono conoscere la struttura e il funzionamento del governo centrale della Chiesa.
Sergio Felice Aumenta ha lavorato per 18 anni nella Segreteria di Stato, dove è stato responsabile dell'Ufficio giuridico. E' professore invitato presso la Pontificia Università della Santa Croce (2005), presso la Pontificia Università Urbaniana (nella Facolta di Diritto canonico e nell'Istituto Superiore di Catechesi e Spiritualità missionaria; 2019) e presso la Pontificia Università S. Tommaso d’Aquino in Roma (2022).
Roberto Interlandi e docente incaricato presso la Pontificia Università Gregoriana.
Dal 2016 al 2021 ha lavorato presso l'Ufficio giuridico della Segreteria di Stato. Attualmente è anche membro della redazione di Quaderni di Diritto Ecclesiale. Ha vari incarichi presso l'Arcidiocesi di Catania tra cui l'ufficio di Parroco e di Giudice del Tribunale ecclesiastico.
Come offrire le ragioni della fede cristiana nel contesto culturale e multireligioso della società contemporanea, spesso segnato dal relativismo e dall’indifferenza religiosa? Come può la Parola di Dio, affidata alla fragilità e ai limiti della parola umana, continuare a interpellare ed attrarre gli uomini e le donne del nostro tempo con il fascino del Risorto? L’autore della recente Teologia Fondamentale in contesto scientifico, già curatore del Dizionario Interdisciplinare di Scienza e Fede, intende rispondere con questo volume alle precedenti domande, seguendo l’idea programmatica di una teologia in contesto e sviluppata di fronte a un interlocutore. La Rivelazione e la sua credibilità – nuova edizione totalmente riveduta e ampliata delle precedenti Lezioni di Teologia Fondamentale pubblicate dieci anni or sono – è concepita come manuale per il corso di Teologia Fondamentale delle Facoltà teologiche e degli Istituti di Scienze Religiose. L’opera si dirige anche a tutti coloro che desiderano approfondire il contenuto della fede cristiana perché occupati nella catechesi e nella formazione di laici impegnati in una nuova evangelizzazione. Il percorso teologico-fondamentale è progettato nella sua forma tradizionale, come una teologia della Rivelazione e una teologia della credibilità. Quale snodo necessario, il programma ospita il trattato sulla fede e un’esposizione della trasmissione della Rivelazione nella Chiesa, per offrire poi in chiusura alcuni elementi del rapporto fra Rivelazione cristiana e religioni. L’autore privilegia la prospettiva didattica, sia nel linguaggio impiegato, sia introducendo schemi e concetti sintetici, sia, infine, fornendo al lettore un’Antologia di testi, tratti dal Magistero della Chiesa e da autori di riferimento, e una bibliografia ragionata.
Giuseppe Tanzella-Nitti (1955, www.tanzella-nitti.it) è professore ordinario di Teologia fondamentale presso la Pontificia Università della Santa Croce a Roma. Dirige il Centro di Documentazione Interdisciplinare di Scienza e Fede (disf.org) e la Scuola Internazionale Superiore per la Ricerca Interdisciplinare (sisri.it). Laureatosi nel 1977 in Astronomia a Bologna, ha lavorato fino al 1985 nell’ambito della ricerca scientifica. Conseguiti nel 1988 la licenza e nel 1991 il dottorato in Teologia dogmatica, prima di dedicarsi alla Teologia fondamentale è stato docente del Trattato su Dio e del trattato di Antropologia teologica. Si occupa attualmente di Teologia della Rivelazione, dello studio dei rapporti fra teologia e filosofia, fra Rivelazione cristiana e pensiero scientifico. Autore di una quindicina di volumi, vari dei quali tradotti in altre lingue, e di oltre 150 articoli, ha diretto per Città Nuova, insieme ad Alberto Strumia, il Dizionario Interdisciplinare di Scienza e Fede in 2 volumi (Roma 2002) e sta attualmente lavorando ad una Teologia fondamentale in contesto scientifico in 4 volumi, dei quali, sempre per i tipi di Città Nuova, sono usciti i primi due (vol. 1: La teologia fondamentale e la sua dimensione di Apologia; vol. 2: La credibilità del cristianesimo, Roma 2015.
Questo volume è stato appositamente pensato per gli studenti delle Università Pontificie ed è particolarmente raccomandato per il ciclo di Licenza. L'opera si articola su due sezioni: nella prima l'autore presenta una Grammatica Latina chiara e dettagliata, corredata di esercizi; nella seconda è proposta un'antologia di testi latini della letteratura cristiana, dall'antichità all'inizio del medioevo. Federico Pirrone è docente di Lingua latina presso la Pontificia Università della Santa Croce. Insegna inoltre Lingua e letteratura latina e Didattica del latino presso l'Istituto Italiano di Studi Classici.
Questo manuale è strutturato come un corso basilare di Teologia Morale ed è rivolto, essenzialmente, a studenti del primo ciclo delle facoltà teologiche. Si tratta di un’esposizione della prima parte della Teologia Morale Speciale, anche detta Morale Teologale, che si occupa dello studio dei compiti morali dell’uomo che sono manifestazione della virtù della religione e delle virtù teologali, Fede, Speranza e Carità.
Nel testo si è cercato di favorire la chiarezza e la completezza nell’esporre lo schema fondamentale della Morale Teologale, evitando approfondimenti senz’altro necessari alla scienza teologica, ma forse eccessivi per chi approccia per la prima volta questi studi. Siamo quindi di fronte a un trattato classico in tutto e per tutto, aggiornato con un maggiore ricorso al dato biblico e al Magistero contemporaneo.
L’unica novità riguarda la trattazione iniziale della virtù della religione che i manuali scolastici, come anche la Summa Theologiae, collocano sempre dopo le virtù teologali, in quanto la considerano già come virtù morale infusa, informata dalla carità. Quest’alterazione dell’ordine abituale ha la sua ragion d’essere nel tentativo di adeguare il manuale alle richieste del mondo odierno, in cui il bisogno, forse inconsapevole, di un pensiero religioso è molto forte, mentre mancano risorse per aprirsi al Dio della Fede.
Il presente manuale aspira a combinare l'approccio sistematico a una grande attenzione al pensiero dei Padri della Chiesa come cammino obbligato per attingere alla fonte della Scrittura, e potersi così approssimare alla teologia medioevale, sia nella sua linea di sviluppo francescana sia in quella dominicana, fino a presentare il mistero di Dio uno e trino come riposta alle aspirazioni del pensiero dell'uomo contemporaneo. Per questo il volume è strutturato in tre parti principali. Esso ha come punto di partenza il desiderio di Dio e di pienezza di vita insito nel cuore di ogni uomo. Da qui procede allo studio della rivelazione del mistero di Dio uno e trino nell'Antico e nel Nuovo Testamento, studio che costituisce la prima parte fondamentale. Quindi, nella seconda parte, si propone l'analisi della riflessione teologica e degli insegnamenti magisteriali dall'epoca patristica, in particolare per quanto riguarda i Cappadoci nell'ambito greco e Agostino in quello latino, fino ai giorni nostri, soffermandosi anche su alcuni autori medioevali come Anselmo, Riccardo di S. Vittore, Bonaventura e Tommaso. Ciò conduce nella terza parte ad una presentazione sistematica del pensiero trinitario ispirata alla sintesi tomista, i cui elementi essenziali sono l'articolazione della successione ideale di processioni, relazioni e persone, che culmina nello studio delle missioni, della perichoresis e dell'inabitazione trinitaria...
La filosofia del '900 non presenta grandi scuole di pensiero che ci offrano sistemi filosofici organici, tali da darci una visione e una interpretazione complessiva della realtà in tutti i suoi aspetti. Ciò è dovuto generalmente all'eclissi di una filosofia dell'essere, nella quale, dopo i monismi dell'Idealismo e della sinistra hegeliana e la reazione dell'irrazionalismo e dello scientismo positivistico, è venuto meno lo studio dell'identità metafisica degli enti e delle caratteristiche del Fondamento unitario che permetteva di illuminare e interpretare tutti gli aspetti del reale.
II libro offre, pertanto, una carrellata di "voci", molte delle quali esprimono una ricerca intensa e spesso disperata del senso dell'essere e della vita, ricerca spesso destinata a concludersi in un pessimismo nichilistico.
Non mancano, tuttavia, alcuni filosofi, come Maritain e Gilson, che, riagganciandosi alla tradizione della metafisica del pensiero antico e medioevale, tracciano linee guida e aprono orizzonti per la ripresa di una ricerca che ci permetta di riscoprire la bellezza e la positività del nostro essere nel mondo
Sergio d'Ippolito è stato docente di Filosofia e Storia nel Liceo Classico, ha collaborato con il Ministero della Pubblica Istruzione e con l'Università degli Studi Suor Orsola Benincasa di Napoli. Dal 2009 insegna presso ['Istituto Superiore di Scienze Religiose all'Apollinare della Pontificia Università della Santa Croce. Ha pubblicato Fondamenti metafisici dell'etica (Napoli 2006), Introduzione alla filosofia della realtà (Roma 2017), Elementi di filosofia moderna. Alle radici della cultura contemporanea (II ed. Roma 2019).
La dottrina della salvezza dell'uomo in Gesù Cristo è al centro della fede e della vita cristiana. La storia teologica non ha sedimentato un modello essenziale per interpretare il senso dell'opera salvifica di Cristo, ma ha piuttosto proposto una pluralità di schemi e di immagini, che, nel loro insieme, comunicano tale senso. La riduzione di questa molteplicità a un unico modello si tradurrebbe in un inevitabile impoverimento e in una arbitraria unilateralità. Uno studio scientifico della soteriologia deve quindi adoperarsi per trovare centri di unità e di significato che possano integrare armonicamente le immagini e i modelli legittimamente proposti dalla storia della teologia e, prima ancora, dalla Scrittura. Scopo del presente volume è appunto la determinazione di un centro organico di convergenza, che l'autore individua nell'idea che l'opera salvifica di Gesù consiste "nel riportare il mondo al Padre", nel ripristinare il progetto divino interrotto dal peccato.Pur senza trascurare gli elementi essenziali da cui ogni ricerca sul tema non può prescindere, il presente volume non si articola secondo il classico schema tripartito (parte biblica, parte storica, parte sistematica), ma, adottando un approccio innovativo, introduce immediatamente il lettore nel dato rivelato, approfondisce poi il "come" e il "perché" dell'opera di salvezza e, infine, illustra il frutto di tale opera, al fine di contribuire a una migliore comprensione della salvezza cristiana.
L'opera offre una breve introduzione ad alcuni Padri della Chiesa, corredandola con un'antologia di testi scelti. Ciascun capitolo riproduce il modulo didattico di una lezione. La scelta di testi è stata fatta secondo una prospettiva esegetica, tentando di sottolineare essenzialmente gli aspetti biblici dei testi patristici che, pur rappresentando una naturale continuazione della Scrittura e spesso contemporanei ad essa, non sono entrati nel canone in quanto non ispirati. Si tratta, pertanto, di una scelta tematica, che è uno dei diversi modi di presentare questa materia. Come indicato nel titolo, quest'opera vuole essere un avvio che incoraggi lo studente ad approfondire la lettura dei testi patristici.
La presente opera, che costituisce il terzo dei quattro volumi del manuale di teologia morale "Scelti in Cristo per essere santi", studia la Morale speciale con la metodologia dell'etica delle virtù, assunta e spiegata nella Morale fondamentale e ora ripresa e giustificata sinteticamente nel primo capitolo. Quindi distribuisce tutta la materia attorno alle quattro virtù cardinali. I numerosi e complessi problemi etici legati alla giustizia vengono studiati in tre capitoli. In essi si affronta anche lo studio della bioetica, vista dalla prospettiva della giustizia nei confronti della vita umana. La virtù della temperanza comprende due capitoli, in modo da poter dedicare uno spazio più ampio alla castità. Non vengono trattate invece le questioni morali legate all'amministrazione e alla ricezione dei Sacramenti, perché nell'attuale struttura degli studi istituzionali di teologia esse vengono di solito studiate dalla teologia sacramentaria.