Introduzione a quella importante corrente filosofica contempranea denominata "filosofia analitica", alle sue tematiche e ai suoi principali rappresentanti. Al contrario di tante altre introduzioni all'analitica, la presente non richiede una conoscenza previa della sua terminologia specialistica o del simbolismo logico. Per queste sue caratteristiche, l'opera potrà essre utile agli studenti che nei loro studi filosofici non hano ricevuto una formazione analitica ma sono interessati a cooscere meglio questa forma di pensiero.
L'amicizia appartiene all'essenza dell'uomo, poiché la persona, per diventare ciò che è, ha bisogno di amici. È una delle idee ricorrenti emerse nel corso del Convegno sull'amicizia, e riportate in questo volume. Nel loro insieme vi si troverà un'ampia ricognizione del tema, in molti autori e in diversi contesti storico-culturali; e un approfondimento del suo ricco contenuto concettuale, sia sul piano antropologico ed etico sia sul piano metafisico e teologico.
L'interesse filosofico dell'opera è rivolto soprattutto agli aspetti metafisici delle singole dottrine, che spesso costituiscono proprio la caratteristica più specifica delle filosofie antiche, ossia ciò che le distingue da quelle medioevali, moderne e contemporanee. Anche gli aspetti etici, tuttavia, sono sufficientemente tenuti in considerazione, mentre una minore attenzione è riservata agli aspetti strettamente politici. In tal modo i filosofi antichi risultano valorizzati nella dimensione che è a loro più propria e che consente di mostrarne meglio la profondità e l'originalità. L'opera di Yarza si struttura in sei grandi parti, corrispondenti alla divisione tradizionale della filosofia antica in cinque periodi con l'assegnazione di due parti distinte, come è giusto, rispettivamente a Platone e ad Aristotele. Abbiamo così una prima parte sui presocratici, una seconda sull'"umanesimo greco" formato dai sofisti e da Socrate, la terza e quarta su Platone e Aristotele, la quinta sull'ellenismo e la sesta sul neoplatonismo.
Il libro intende guidare il lettore alla riflessione sulla persona umana, ma senza la pretesa di essere un trattato di atropologia filosofica bensì una introduzione allo studio di tale materia. Sono diventato un enigma per me stesso" dice Sant'Agostino e se c'è un argomento che dovremmo conoscere bene è proprio la persona umana, giacchè si tratta di quel che siamo. Addenarsi in questo campo non è facile, anche se mai come oggi le conoscenze sull'uomo sono state presentate in modo così insstente e affascinante. Il presente volume vuole essere un viggio intorno all'uomo e alle sue problematiche. "
Il volume raccoglie gli interventi della V edizione del Seminario professionale organizzato dalla Facoltà di Comunicazione istituzionale della Pontificia Università della Santa Croe. Quando le autorità della Chiesa decidono di creare all'intero della propria istituzione un dipartimento di comunicazione, o quando i professionisti sono chiamati a farsi carico di questo compito, è logico che sorga il problema del metodo: cme realizzare una comunicazione efficace in ambito ecclesiale? Come raggiungere il pubblico esterno alla Chiesa? Come caalizzare le energie dei membri dell'organizzazione a favore della comunicazione?
Qual è il ruolo del giornalista dinanzi al terrorismo? Con l'analisi di alcuni interventi di opinione espressi attraverso pubblicazioni specializzate, il libro tenta di comprendere quando e in che modo il giornalista, o qualsiasi operatore della comunicazione, offre un involontario sostegno a chi persegue un'attività losca e fomenta l'odio fra i popoli; e quando deve accorgersi di essere diventato uno strumento e cessare ogni sorta di propaganda a chi si nasconde e utilizza metodi illeciti.
Il volume affronta il tema della successione apostolica nella Chiesa ed in rapporto alle altre Confessioni sorte della Rforma e agli Ortodossi. Nel dialogo ecumenico fra la Chiesa Cattolica e le altre Confessioni, la successione apostolica nell'episcopato appare sempre più come tema centrale e decisivo, dal quale si snodano altre problematiche ad essa intrinsecamente collegate. Il XX secolo costituisce un periodo di feconda maturazione del tema, trainato dall'evoluzione dell'ecclesiologia, dal nuovo clima ecumenico e dagli studi biblici, patristici e liturgici. In questo contesto l'argomento affrontato riceve un'interessante chiarificazione, presentata in queste pagine in ordine sistematico e propositivo.
La prima sezione del libro comprende un'esposizione riguardante la Storia della salvezza, dalla creazione fino al grande evento della seconda venuta di Cristo; la seconda abbraccia, invece, i diversi trattati dell'Introduzione generale alla Sacra Scrittura. Forse mai come negli ultimi decenni, da quando il Concilio Vaticano II promulgò la costituzione dogmatica Dei Verbum, la Bibbia ha suscitato un così vivo interesse presso un pubblico tanto vario ed esteso di lettori. Essa viene accolta con vero entusiasmo da cristiani e non cristiani, e addirittura da non credenti che vi scoprono un mondo nuovo e originale, per molti ignoto. Immediatamente però sorgono degli interrogativi: qual è il significato che emerge dalla lettura dei testi, ad incominciare dal racconto della creazione del mondo e dell'uomo? Cosa pensare dei racconti riguardanti guerre, violenze e altri del genere che sembrano perfino venire giustificati da un comando divino? La Bibbia è veramente un'opera divina o è soltanto un lavoro umano sottomesso alle vicissitudini del tempo e delle culture?
Che cos'è l'uomo? Il volume risponde a questa domanda, riflettendo sulla natura umana, sul suo rapporto con la scienza, in particolar modo con la teoria dell'evoluzione, sulla dignità della persona e sul rapporto fra natura e ragione. Il presente volume costituisce una stimolante introduzione alle questioni fondamentali di un'antropologia filosofica che scopre di non poter fare a meno di incontrarsi con l'etica e con la metafisica.
La libertà, il corpo, il dolore, la morte, il rapporto con la natura, con gli altri e con Dio: sono questi i temi del presente testo.
Il presente saggio consiste in un invito a ripensare la finitezza dell'esistenza umana tramite il dialogo con pensatori che hanno segnato la nostra cultura proprio per la loro sensibilità e attenzione verso tale problematica. Il confronto con Nietzsche, con Heidegger, con Kirkegaard indirizza lo sguardo verso la religione, quale istanza definitiva per affrontare la nostra finitudine.
Saggio sul senso e sul valore della relazione uomo-donna, e del ruolo che assume nei singoli individui, nella famiglia e nella società. La storia del pensiero umano rivela un atteggiamento volto a considerare prevalentemente il soggetto maschile dell'umanità, prestando un'attenzione secondaria a quello femminile e soprattutto ignorando la relazione uomo-donna come nodo fondamentale per ogni discorso sul senso della vita e del mondo. Il volume chiarisce molti aspetti della centralità del rapporto uomo-donna, in prospettiva antropologico-filosofica, guardando l'essere umano sia nella sua accezione sessuale sia in quella relazionale.