Riflessioni bibliche e salesiane
In occasione del prossimo 28° Capitolo Generale della Famiglia Salesiana sul tema “Quali Salesiani per i giovani di oggi?” (16 febbraio-4 aprile 2020), il volume è promosso dall’Associazione Biblica Salesiana e presenta una raccolta di contributi che, partendo dal messaggio delle Scritture e da una rilettura fedele e dinamica delle scelte di don Bosco per i “suoi” giovani, approfondiscono i tre “nuclei” indicati dal Rettor maggiore dei Salesiani per il tema del Capitolo: “Priorità della missione salesiana tra i giovani di oggi”, “Profilo del salesiano per i giovani di oggi” e “Insieme ai laici nella missione e nella formazione”. Fra i temi affrontati nei 14 contributi: una missione che nasce dalla compassione di Gesù di Nazaret, il processo del discernimento vocazionale, vocazione e formazione a servizio della missione, la missione è sempre co-missione, l’indispensabile coinvolgimento dei laici, i laici nell’Oratorio di Valdocco.
"Essere prete oggi" significa essere ben radicati nella tradizione della spiritualità sacerdotale e coraggiosamente aperti alle sfide della cultura contemporanea. È questo il tema delle quattro meditazioni sull'identità del prete pubblicate nel presente libretto. L'argomento è trattato in quattro scansioni: "uomo di Dio" nell'epoca dell'indifferenza e del fondamentalismo, "apostolo di Gesù Cristo" nel mondo secolarizzato post-cristiano, "pastore della comunità cristiana" nell'epoca dell'individualismo libertario e del discredito delle istituzioni, e "mediatore tra Dio e gli uomini" nell'epoca postmoderna della crisi dell'umano. I tratti di fondo delle meditazioni sono poi ripresi in una riflessione conclusiva che mette a fuoco il tema dell'"identità relazionale del presbitero oggi". Un piccolo libro indirizzato dall'autore in particolare ai confratelli del presbiterio, ma che può offrire preziosi suggerimenti anche ai laici e ai religiosi, partecipi del comune sacerdozio di tutti i fedeli e chiamati a lavorare insieme a servizio del Signore.
Gli Istituti Secolari rappresentano una pista privilegiata per l'annuncio del Vangelo nel contesto contemporaneo: è dall'interno delle realtà mondane, del "secolo", che erompe l'esigenza più pressante di salvezza, e di conseguenza il compito più urgente di evangelizzazione. La consegna affidata agli Istituti Secolari è proprio quella di far parlare la realtà, esplorandone l'anelito di redenzione. Il saggio proposto alla riflessione e alla pratica concreta di vita dei membri degli Istituti Secolari richiama l'urgenza e il significato di questo suggestivo tracciato che la Chiesa propone loro. E lo fa attraverso tre "piste di riflessione": l'attenzione all'esperienza, il confronto con la Parola di Dio, lo spazio alla contemplazione.
L'autore affronta un tema particolarmente discusso nei nostri anni. Senza eludere obiezioni e interrogativi, il libro sviluppa una riflessione che va diritta al cuore della questione. Non è un volume per specialisti - da questi, piuttosto, trae le informazioni storiche, teologiche, spirituali, psicologiche e sociologiche essenziali per il lettore -, ma uno strumento completo ed equilibrato per comprendere al di là di pregiudizi e stereotipi la scelta celibataria, per aprire il cuore alla persona di Gesù Cristo, al suo messaggio e all'insegnamento della Chiesa. E per scoprire il senso, la bellezza e la possibilità di vivere in modo corretto la sessualità nel celibato consacrato.
L'insegnamento di Benedetto XVI ai consacrati, nel segno di un invito a restare vigilanti e a guardare al futuro con speranza. Il volume raccoglie passi di discorsi sulla vita consacrata pronunciati dal papa emerito in svariate occasioni. In queste riflessioni si legge, in filigrana, tutta la sua preoccupazione perché il carisma dei vari fondatori, lungi dall'inaridirsi, sia attualizzato con scelte coraggiose e responsabili.
Il testo affronta un tema rilevante per la vita ecclesiale presente e soprattutto futura: la questione teologico-ecclesiologica della posizione della vita consacrata nella Chiesa. A partire dalla Lumen Gentium e attraversando il dopo-Concilio fino ai nostri giorni, lo studio affronta la questione con il supporto di una ricca documentazione conciliare e postconciliare. L'autore pone in evidenza l'illuminante dottrina conciliare per una rinnovata prassi di comunione e di condivisione dell'unica missione ecclesiale, nella diversità convergente dei doni "gerarchici" e di quelli "carismatici". Ne emerge una sintesi essenziale, punto di partenza per ulteriori riflessioni e approfondimenti.
Durante una delle loro missioni evangelizzatrici, Giacomo e Filippo, francescani, giunsero a Bevagna presso Foligno, in quel tempo sotto il dominio del tiranno Trincia, il quale, sospettando che i bevanati tramassero congiure e ribellioni contro di lui, mandò la sua truppa per punire il paese. Giacomo e Filippo presero coraggiosamente le difese della gente inerme. Per tutta risposta i due frati furono malmenati e uccisi.
La chiave di lettura della vita di questo padre domenicano (1832-1869) è la sofferenza e la ricerca del significato di essa. Padre Lataste imparò a fidarsi di Dio e si lasciò prendere nel vortice del suo amore. Fondò la congregazione delle Suore Domenicane di Betania, presenti in molti paesi d'Europa, al servizio di poveri e oppressi.
Questo volume (terzo della serie, dopo quelli riguardanti i periodi 1963-1990 e 1990-1996) raccoglie tutti i documenti ufficiali, dalla Lettera della Congregazione per l'Educazione Cattolica Siamo certi del 1996 all'Esortazione Apostolica di Benedetto XVI Verbum Domini del 2010. I documenti sono preceduti da introduzioni che le collocano nel loro momento storico e ne rilevano la portata essenziale. Con un ampio e pratico indice analitico.
Descrizione:
Perché i preti non si sposano? Come mai il celibato sta tanto a cuore alla Chiesa, se Gesù non l'aveva richiesto neanche agli apostoli? Non può quest'obbligo causare deviazioni della sessualità e della vita affettiva, fino a giungere ai ben noti casi di pedofilia? Negli ultimi tempi sembrano moltiplicarsi gli argomenti a favore di un'apertura ai preti sposati. Si obietta che il celibato non è un dogma, ma solo una disciplina sorta nel Medioevo; che è contro natura e quindi dannoso per l'equilibrio psicofisico della persona. E poi, se i preti potessero sposarsi, ci sarebbe un aumento delle vocazioni. A queste e altre domande e obiezioni rispondono in questo volume diversi esperti, che con linguaggio chiaro e documentato aiutano a scoprire e capire il valore del celibato oggi nella vita consacrata, alla luce delle Scritture e del Magistero della Chiesa.
Dio chiama alcuni giovani a diventare sacerdoti o religiosi, cioè a spendere la vita per donarsi a tutti, specialmente ai più bisognosi. A partire dalla vita e dall'esperienza di Don Bosco, il libro costituisce un piccolo contributo per riflettere su un importante problema sentito in modo particolare in Italia e in Europa, dove maggiormente si registra la carenza di vocazioni.