Un'introduzione di approfondimento all'enciclica Laudato si' di Francesco. L'autore evidenzia i rimandi intellettuali e le risonanze nel mondo culturale del testo di papa Bergoglio dedicato alla cura della casa comune.
Torti, tradimenti, offese? Perdonare non significa dimenticare. Non è possibile vivere nel risentimento. Il perdono è molto più che fare della psicoanalisi a buon mercato. È speranza, vita, risurrezione. Degli altri, ma anzitutto nostra. Le opere di misericordia per un cristianesimo semplice.
La Parola di Dio del tempo di Avvento e di Natale commentate alla luce dell’Anno Santo della Misericordia indetto da papa Francesco.
Al di là dell’idolo delle competenze e dell’idea che basti Google per farci conoscere il mondo, riscopriamo il vero senso dell’insegnare e dell’apprendere: conoscere è una questione di cuore. Che ci fa assaporare meglio la realtà.
Le opere di misericordia per un cristianesimo semplice.
4 aprile 2014. Gianantonio Allegri, Giampaolo Marta e Gilberte Bussière (due preti fìdei donum di Vicenza e una suora canadese) sono missionari da tempo nel nord del Camerun, al confine con la Nigeria, zona infestata da Boko Haram. Quella notte vengono rapiti da un commando di terroristi. Costretti a trascorrere due mesi nella foresta, vivono un'autentica spogliazione: della libertà, prima di tutto; ma anche dei minimi conforti materiali, come il cibo, l'acqua, un tetto, un giaciglio. L'insperata opportunità - pur limitata ai primi giorni - di celebrare la messa, e poi la scelta di impegnare ogni giornata nella condivisione della parola di Dio e nella preghiera trasformano la loro prova in un autentico cammino di conversione. Lo racconta il diario che suor Gilberte riesce, clandestinamente, a compilare. Subito dopo la liberazione, vi annota infatti: "La vita fraterna eccezionale che abbiamo vissuto ci aiuterà a vivere il rispetto, la pazienza, la tolleranza, l'umiltà, la mitezza, la compassione e l'amore ovunque andremo a vivere".
"Se si vuole sottomettere e opprimere qualcuno, l'ultima cosa da mettergli in mano è la Bibbia. È più rivoluzionaria, più sovversiva di qualunque manifesto o ideologia politica". Desmond Tutu sa bene di cosa sta parlando. Questo indomabile paladino dei diritti umani, premio Nobel per la pace, "anima" del movimento anti-apartheid che riportò la democrazia in Sudafrica, ha sperimentato in prima persona la forza rivoluzionaria della Scrittura. Per la Bibbia ogni uomo e donna, in quanto creati a immagine di Dio, sono sempre portatori di un'inviolabile dignità. Attingendo alla sua sapienza di pastore d'anime e ricordando episodi concreti di vita, Tutu ci conduce tramite queste pagine entusiasmanti alla conoscenza (mai scontata) del segreto cristiano: "Che sia ricco o povero, bianco o nero, istruito o analfabeta, maschio o femmina, ciascuno di noi è creato a immagine di Dio e questo è meraviglioso". Scopriamo così qualcosa in più di questo Dio "sovversivo" che Tutu ha conosciuto e di cui ci parla in un libro pieno di stupore e passione: "Un Dio di parte" che sta a fianco dei poveri, degli emarginati, dei disprezzati e dei peccatori. Questo Dio "ribelle" chiede anche a noi di essere "sovversivi" per amore degli ultimi.
Breve saggio sulla necessità del dialogo interreligioso visto da un autorevole intellettuale non credente ma molto attento all'importanza del fatto religioso. Secondo l'autore, il dialogo tra le fedi vince le tentazioni integraliste di ogni credo e permette di individuare figure di riferimento e leader capaci.
L'esperienza della Chiesa d'Algeria negli ultimi cinquant'anni - ovvero dopo l'indipendenza del paese - ha molto da dire, nella sua singolarità, a chiunque si interroghi sulla testimonianza del Vangelo nel mondo contemporaneo, in particolare dove i cristiani si trovano in forte minoranza. La diocesi di Laghouat-Ghardaïa, nel Sahara, misura 2,5 milioni di kmq, ma conta poche decine di cattolici. Abitato come fosse una cattedrale, il deserto, al centro del racconto autobiografico di mons. Rault, diviene luogo santo di preghiera e di incontro spirituale con il fratello musulmano. Era lo stile dei monaci martiri di Tibhirine e del loro priore Christian de Chergé, al quale mons. Rault è stato legato da lunga e intensa amicizia e con il quale ha condiviso dalle origini il progetto della Ribât Essalâm, il "Legame della pace".
Breve analisi del rapporto tra cristianesimo e social network. Il web non è un luogo "a parte" dalla vita di tutti i giorni, ma parte integrante della quotidianità di tanti. Essere presenti su internet da cristiani non significa introdurvi temi religiosi, ma avere uno "stile" di apertura e dialogo.
A Melpignano - il borgo salentino celebre per la Notte della Taranta - è nata la prima esperienza in Italia di "cooperativa di comunità". Le istituzioni e una parte dei residenti, insieme, hanno fondato una cooperativa di servizi al fine di cooperare per il bene del territorio. Questo libro spiega in cosa consiste questa formula e con quali modalità l'esperienza è riproponibile altrove.
Per conoscere la figura e l'insegnamento del vescovo martire beatificato da papa Bergoglio.8 schede per organizzare incontri di formazione: un momento di preghiera iniziale; l'ascolto della parola di Dio; le riflessioni di mons. Romero; l'attualizzazione del suo messaggio; alcune domande per il confronto "Romero ha scelto di essere in mezzo al suo popolo, specialmente ai poveri e agli oppressi, anche a costo della vita" Francesco.