Il primo numero di Ad Gentes del 2011. La Cina e il Cristianesimo.
Il libro racconta uno straordinario progetto di pace dato dal dialogo interculturale e interreligioso in Burkina Faso, un viaggio alla scoperta di un'Africa spesso invisibile osservata da una prospettiva diversa. Con cd-rom multimediale allegato.
Barbiana, nel Mugello, non è neppure un borgo o una frazione, ma la presenza di don Lorenzo Milani, dal 1954 fino alla sua morte nel 1967, ne ha fatto un simbolo universale di educazione alla vita e nella vita, e di eguaglianza sociale.
Barbiana è un modello esportabile? Certamente, sostiene l'Autore, anzi chissà quante altre Barbiana sono esistite e tuttora esistono nel mondo, che soltanto non hanno avuto l'occasione di farsi conoscere a largo raggio.
Perché il miracolo di inclusione avvenuto a Barbiana è stato possibile non solo grazie al carisma del Priore ma anche per la volontà di un gruppo di genitori, che "si allearono costruendo intorno a una persona un muro di calore umano e ricevettero in cambio un Futuro migliore".
Prefazione di Eraldo Affinati.
Bozzolini Aldo
Era il più piccolo dei "primi 6 ragazzi di Barbiana". Diplomatosi perito industriale nel 1968 ed esonerato dal servizio militare, impiegò i mesi corrispondenti alla leva come volontario nella ristrutturazione di due case-famiglia. Aldo "il Caffeaio" lavora nel settore della distribuzione automatica, che gli ha dato anche l'opportunità di codepositare un brevetto. È sposato da 40 anni e ha due figli.
Questo libro si rivolge agli educatori e fornisce loro le ragioni e gli strumenti per far entrare in classe il fatto relligioso dalla porta principale attraverso il metodo cooperativo". "
Testo e filmato completo dello spettacolo che "Itineraria Teatro" ha rappresentato in tutta Italia con oltre 300 repliche, suscitando spesso tra il pubblico animati dibattiti, contribuendo alla presa di coscienza dell’acqua come bene comune essenziale, stimolando l’interesse e l’assunzione di responsabilità rispetto alla sua gestione nei territori delle nostre province.
Tutto questo è stato possibile perché in questi ultimi anni l’acqua è stata un tema centrale nell’agenda politica italiana e una questione dirompente in diverse realtà locali, in cui sono venuti al pettine i nodi connessi alla sua privatizzazione.
Ma a dare dimensione nazionale alla questione è certamente stata l’approvazione della Legge Ronchi del 2009, che obbliga tutte le realtà locali alla privatizzazione del servizio idrico, tradizionalmente in mano a consorzi di Comuni.
Ai cittadini, rappresentati dal Forum dei Movimenti per l’acqua pubblica, non è quindi rimasta altra scelta che la raccolta delle firme per chiedere un referendum abrogativo. Un referendum che passerà alla storia per due primati: il numero delle firme raccolte (1.400.000) e il fatto di essere stato promosso non da partiti ma da associazioni.
Prefazione di Dario Fo
• Ongaro Ercole, autore di numerosi saggi di storia contemporanea, è direttore dell'Istituto lodigiano per la storia della Resistenza e dell'età contemporanea. È autore di numerosi testi teatrali e letture sceniche e portavoce del Comitato lodigiano per l'acqua pubblica. Dal 2008 è membro del Comitato etico di banca Popolare Etica.
• De Giovanni Fabrizio, attore e autore teatrale, è tra i fondatori della Compagnia itineraria, attiva dal 1994. Nel 1991 e nel 1998 ha lavorato in due spettacoli di Dario Fo e Franca Rame e dal 2005 ha partecipato a tutte le loro nuove produzioni. Da oltre un decennio presta la voce alle marionette della Compagnia Carlo Colla e Figli di Milano.
Il presente studio offre una visione completa dell'opera di Paulo Freire e raccoglie anche gli ultimi scritti dello stesso, pubblicati negli anni Novanta e postumi.
Autore:
Bosio Roberto
Laureato in Economia con una tesi di geografia sul Sud del mondo, è insegnante di sostegno a Torino.
Target:
Per tutti.
Contenuti:
"La tromba dello Spirito Santo in terra mantovana": così Giovanni XXIII salutava don Primo Mazzolari (1890-1959), un curato di campagna il cui sguardo si spingeva ben al di là della sua parrocchia nella Bassa.
Don Mazzolari fu un predicatore senza peli sulla lingua e fondò un coraggioso giornale, "Adesso"; dopo la bomba di Hiroshima si schierò senza se e senza ma per il "non uccidere".
Causa delle sue sofferenze con la chiesa, fino al Concilio ossessionata dal modernismo, fu il suo essere sempre avanti, "con un passo troppo lungo - ammetterà Paolo VI - e spesso noi non gli si poteva tener dietro!".
«Non ci guadagna niente: anzi, ci perde tutto, il profeta. In casa è guardato male: fuori, benché a volte lo citino, è temuto più degli altri. E come gli costa ogni parola!»
Il libro racconta l'esperienza di un gruppo di scuole della Lombardia, con numerosi bambini dai 3 ai 13 anni, che ha iniziato il progetto delle "aule all'aperto" dal 2005.
"Clandestino non è l'unica parola che avrei incontrato innumerevoli volte nel lessico quotidiano. Certo è stata quella che mi ha ferito di più. Ho vissuto per vent'anni fuori dall'Italia. Al massimo mi hanno chiamato comunista, mai clandestino".
In attesa di ripartire per l'Africa, padre Mauro continua ad essere missionario anche in Italia.
Negli anni trascorsi a Genova, incontra immigrati, detenuti, prostitute. Con loro spezza il pane, piange o ride, s'indigna.
I suoi passi si confondono con i loro piedi.
Il piccolo saggio offre una chiave di lettura sul fondamentalismo, un fenomeno complesso che si attribuisce superficialmente alla sola religione islamica.
Questa pubblicazione presenta la prima raccolta sistematica delle lettere di Fratel Giosuè Dei Cas (1880-1932), missionario comboniano in Sudan, lettere che rispecchiano una splendida testimonianza. Ancor oggi Fratel Giosuè è amato dalle comunità cristiane del Sudan, che lo considerano un antenato insigne.
Nato in un piccolo paese della Valtellina, uomo umile e apparentemente rude, Giosuè Dei Cas manifestò una carità e una sapienza che all'inizio nessuno si aspettava da lui. Virtù cristiane e umane espresse, nel suo epistolario, con tutta la vivacità e l'arguzia del linguaggio popolare, con un invincibile legame al dialetto nativo.
Testi sorprendenti, che il curatore, compaesano di Fratel Giosuè, ha saputo rendere accessibili in italiano standard.
La figura del missionario riesce particolarmente attraente per lo stile dolce e simpatico con cui ha vissuto una vita cristianamente eroica. Assistendo gli ammalati di lebbra, contrasse la malattia. Dal lebbrosario di Wau continuò ad amare e servire gli africani: "Eccetto la lebbra, che del resto per intanto non mi dà gran pena... Deo gratias sto bene. Sempre meglio di tanti poveretti miei vicini".