In poche parole: I possibili esiti del dialogo tra popolo d’Israele e Chiesa cattolica secondo la visione di uno dei principali esponenti dell’ebraismo messianico contemporaneo.
La dichiarazione Nostra Aetatesui rapporti tra la Chiesa cattolica e le religioni non-cristiane ha cambiato radicalmente la visione cattolica dell’ebraismo: ricordando “il vincolo con cui il popolo del Nuovo Testamento è spiritualmente legato con la stirpe di Abramo” e il “grande patrimonio spirituale comune ai cristiani e agli ebrei”, la Chiesa cattolica ha affermato che il mistero di Israele è inseparabile dal mistero della Chiesa. Come misteri intrecciati, ognuna delle due parti richiede la presenza dell’altra per comprendere se stessa, pur nella diversità delle rispettive istituzioni. In questo libro il teologo ebreo messianico Mark S. Kinzer sostiene che il cammino intrapreso con Nostra Aetatedebba ancora essere adeguatamente esplorato in tutte le sue implicazioni: l’insegnamento cattolico riguardante Israele dovrebbe produrre nuove prospettive sull'intera gamma della teologia cristiana, inclusa la cristologia, l'ecclesiologia e i sacramenti.
L’India e la sua religione principale, l’induismo, sono diventati per l’Occidente decadente il paradigma della vera spiritualità, tanto che qualsiasi cosa provenga dall’India è considerata di una profondità mistica inarrivabile. Alle tradizionali dottrine indù si sono sovrapposti l’esoterismo teosofico, l’occultismo massonico, lo Yoga e il New Age, oltre a un certo ecumenismo buonista che ha pensato di contaminare il cattolicesimo con elementi sincretistici indiani. In questo modo l’induismo (che è la terza religione al mondo, dopo cristianesimo e islam) continua a sedurre un numero sempre maggiore di persone ed è diventato uno strumento nelle mani di chi intende perseguire i dettami della nuova religione mondialista: controllo delle nascite, aborto ed eutanasia.
Sacerdoti picchiati e imprigionati, ordini religiosi soppressi, giornali cattolici sequestrati, pubblicazione vietata delle encicliche pontificie, più di cento vescovi lasciati senza exequatur: sono solo alcuni degli atti cruenti di una guerra alla Chiesa, e alla popolazione italiana compattamente cattolica, dichiarata dal liberalismo massonico, che nell'epoca risorgimentale ebbe di mira non solo la sottrazione al Papa dello Stato della Chiesa, ma la stessa fine del cattolicesimo. Attraverso il recupero di un libro divenuto oggi introvabile "le Memorie per la storia dei nostri tempi di Giacomo Margotti" riemerge dall'oblio il resoconto di un fenomeno messo a tacere dalla storiografia, compresa quella cattolica.
Satana ha perso la guerra contro Dio ma non ha ancora perduto tutte le battaglie. Il suo solo obiettivo è impedire all’uomo di entrare nel Regno dei Cieli: come all’inizio dei tempi, anche oggi il demonio e le sue schiere fanno di tutto per dannare l’umanità e portarla all’inferno. Stati alterati di coscienza, sedute spiritiche, magia sessuale, messe nere: sono in molti a cedere al fascino di rituali e pratiche proibite. Questo libro dimostra come la potenza del demonio continui a manifestarsi nella cultura di massa, in particolar modo nel cinema e nella musica, e come veri e propri stregoni moderni come Aleister Crowley e Anton LaVey abbiano fatto proseliti e influenzato personaggi del calibro di John Lennon, Mick Jagger, Jimmy Page, Frank Zappa e Ozzy Osbourne.
La cavalleria non è un ripiegamento intimistico sul bel tempo che fu ma una vera e propria via di santificazione che conduce a Dio, fatta di sacrificio e di lotta contro il male. Mai come oggi è offerta al cavaliere occasione più bella e avventura più grande: lo spirito della cavalleria rinvigorisce e purifica un ideale di vista cristiana che sembra essersi perso nel mare del relativismo e dei compromessi con la mondanità. Attingendo da varie fonti di diverse epoche, questo libro dimostra che lo scopo ultimo del cavaliere non è la guerra ma la pace, non l'imposizione della pace ma la sua difesa. Il cavaliere è un peccatore che ha scelto la via del sacrificio e del dono di sé e che crede nelle leggi di Dio: a esse obbedisce e si impegna a difenderle contro l'empietà combattendo la buona battaglia nel luogo e nel tempo in cui, di volta in volta, è chiamato a operare.
Definire i Salmi "liturgia" non è per nulla fuori luogo, se si considera che con "liturgia" si intende "il culto pubblico ufficiale che la Chiesa innalza a lode onore di Dio e per la salvezza delle anime". Il corollario naturale di tale concetto è l'indissolubile legame che unisce gli uni all'altra. La liturgia, infatti, essendo lode innalzata a Dio, annovera necessariamente in sé i Salmi (da sempre considerati altissima espressione di preghiera): proprio in forza di ciò essi rivestono un'intrinseca valenza liturgica.
In questa meditazione sui "Promessi Sposi" l'autore, partendo dalla figura dell'Innominato, la interroga per sondare le dinamiche della conversione, e la inquadra nelle categorie kierkegaardiane di angoscia, disperazione e fede; da questa riflessione scaturisce l'idea della centralità della grazia divina nel cammino della libertà umana verso la salvezza, che può essere tardivamente accolta, come nel caso di Gertrude, o respinta con impenitente pervicacia, come il Manzoni lascia immaginare a proposito di don Rodrigo. La grazia si esprime nel dono della fede, che è prima di tutto una rinuncia all'orgogliosa sicumera di donna Prassede e un abbandonarsi ai disegni insondabili della Provvidenza, come insegna Lucia. Ma questo saggio riflette anche sulla concezione politica di Renzo, che da una sorta di iniziale "giacobinismo" perviene alla piena accettazione del Vangelo del perdono, o di Agnese, di cui si scopriranno doti intellettuali assolutamente inaspettate. E così anche gli altri personaggi, senza forzarne i tratti psicologici assegnati dal romanzo, vengono vagliati per rispondere a tutte le domande decisive dell'esistenza umana e cristiana, nella profonda convinzione che nell'opera manzoniana si trovi la lieta novella declinata nella concretezza della vita del XVII secolo.
Dal Nuovo Testamento e attraversando le epoche successive della Storia della Chiesa, il libro presenta il dramma dell'apologetica come storia dell'incontro della fede cristiana con le diverse sfide e minacce provenienti tanto dal suo interno quanto dalla cultura secolare. L'apologetica nella mentalità corrente gode di una pessima fama per cui, nella migliore delle ipotesi, è accusata di inaridire nel ragionamento e nella polemica la freschezza della fede. In realtà, come insegnano Giovanni Paolo II e Benedetto XVI, fede e ragione possono, anzi, devono andare insieme. Questo libro non è un'apologia dell'apologetica, nè l'Autore si preoccupa di emettere giudizi di valore, eppure dalle sue pagine non si può che restare ammirati dalla lunga schiera di uomini di fede e di talento, di preghiera e di genio...
Questa breve raccolta contiene alcune omelie che l’Autore ha tenuto nei periodi di Avvento e di Natale dal 1996 al 2008: essa non ha pretese letterarie, ma esprime solo il desiderio di offrire un contributo ai confratelli e a tutti coloro che, amando la Scrittura, desiderano prepararsi con più cura alle feste dell’Avvento e del Natale. Sono riportate due omelie della terza domenica di Avvento anno A e due della terza domenica di Avvento anno C, sei omelie di Natale, tre del primo gennaio e due dell’Epifania; per il resto una per domenica. Molte di esse furono pronunciate a Roma, alcune in una parrocchia di borgata, zona Casilina, altre in una parrocchia della zona EUR; altre invece ai militari italiani in varie situazioni. Qualora poi troviate qualche imperfezione nei contenuti, o qualche aspetto che non condividete… be’... siate clementi e, come dice san Paolo, “tenete ciò che è buono”.
Don Fausto Corniani della diocesi romana, nato a Legnano nel 1962, consegue la licenza in Mariologia e in Cristologia. Ora svolge il ministero di cappellano militare nell’esercito a Padova.
Confutazione delle accuse del documentario della BBC contro la Chiesa e il Papa con il pretesto dei preti pedofili e della presunta connivenza del Card. Ratzinger. Il 12 maggio 2007 si svolgeva in Italia il Family Day, la piu' grande manifestazione spontanea del laicato cattolico (con significative presenze non cattoliche) nella storia della Repubblica: oltre un milione di persone invadevano pacificamente Piazza San Giovanni a Roma per sostenere la famiglia. Due giorni dopo un documentario sulla pedofilia che attaccava pesantemente Papa Benedetto XVI e che la BBC inglese aveva trasmesso nell'ottobre 2006, Sex Crimes and the Vatican", faceva la sua comparsa su Internet con sottotitoli italiani, e vari presentatori di talk show - guidati da Michele Santoro - cominciavano ad agitarsi per trasmetterlo nelle grandi reti televisive. L'autore ribatte punto su punto al documentario spazzatura, mostrando quali siano i veri problemi e perche' meritino di essere affrontati seriamente. "
I misteri della vita di Cristo nell'opera secondo una lettura "contemplativa" del filosofo che per secoli ha costituito l'impianto fondamentale della teologia cattolica.