Recensione
Cosa significa essere un pro-life? Prima ancora che l’adesione a un insieme di verità circa il retto operare dell’essere umano, significa credere in una possibilità di senso che riscatti la vita di ognuno di noi dall’insignificanza e dal vuoto. Significa essere consapevoli del fatto che, anche nell’esistenza più debole e nella situazione più tragica, l’orizzonte ultimo è quello della positività e della speranza. Negli Scritti che avete tra le mani, un pro-life di lunga data come Francesco Agnoli ci aiuta a misurare su queste premesse questioni attuali e drammatiche come l’aborto, la fecondazione artificiale, il divorzio, l’eutanasia, l’evoluzionismo, l’emergenza educativa e molto altro: scopriremo nel corso della lettura che le regole della morale non sono fatte per ingabbiare l’uomo, ma per aiutarlo a direzionare il suo sguardo verso il bene, la felicità e la pienezza.
La discriminazione anticristiana per il giudizio morale perenne sull'omosessualità. Questo saggio offre, oltre ad un'analisi rigorosa del progetto di legge totalitario, una disamina inedita dei casi di persecuzione, politica e penale, della lobby omosessualista nei confronti di cristiani in Italia e all'estero. Presenta inoltre una raccolta di documenti, unica nel suo genere, che dimostra come la condanna morale dell'omosessualità dai primi Padri e Dottori ai nostri giorni sia costante e inappellabile.
La bellezza di una liturgia che non perde il suo fascino a distanza di secoli. La liturgia tradizionale, riportata alla piena cittadinanza da Papa Benedetto XVI col motu proprio Summorum Pontificum, è veicolo ed espressione di un patrimonio teologico, liturgico e spirituale d'inestimabile valore e di perenne attualità. Questo breve ma denso saggio sul fascino religioso e culturale del rito antico ce lo fa sentire come misteriosamente appartenente ad ogni uomo e patrimonio irrinunciabile per l'umanità intera.
Lo scontro di civiltà fra Occidente e Islam trova nella Scienza un punto di soluzione. L'11 settembre 2001 ha reso evidente il fatto che il terzo millennio assisterà ad uno scontro fra civiltà, nella misura in cui le civiltà sono delle culture, e le culture sono ispirate dai culti, a loro volta determinati da credenze religiose. Questa può essere una lezione dura da accettare per un mondo occidentale sempre più secolarizzato, ma che non può ignorare come le Torri Gemelle siano state trasformate in altrettanti tremendi punti esclamativi da una manciata di fondamentalisti islamici...
Questo suggestivo libro di preghiere antiche e moderne dei più influenti mistici e santi della spiritualità cristiana d’Occidente e d’Oriente raccoglie le più belle orazioni, inni, intercessioni, salmi, cantici e devozioni che nutrono l’anima di chi vuole vivere la vita dello Spirito, in intimo colloquio con Dio. Sono state scelte pensando ai vari momenti che scandiscono la vita dell’uomo, che anela ad estinguere la sua sete di infinito attraverso un dialogo sincero, continuo e sapiente di amore, di carità e di fiducia con il Dio vivente.
La preghiera è il mezzo che ci porta alla contemplazione di Dio; che ci abitua a stare alla Sua presenza in intima comunione, ad aprirgli il nostro cuore, a partecipargli le nostre preoccupazioni più segrete, i tormenti, i desideri e a sentire la Sua voce che illumina e riscalda lo spirito.
La preghiera è l’energia della vita che ci plasma e ci fa superare ogni difficoltà, mentre ci fa crescere nell’amore della volontà di Dio, come membra vive del Corpo di Cristo.
La preghiera è la scuola dove noi apprendiamo e accettiamo la logica di Dio rivelataci nella Croce.
L'educazione possibile ai nostri giorni nella collaborazione tra scuola e famiglia. La bontà dell'educazione si misura dal fatto di essere in grado di proporre, partecipare, contagiare ai propri figli e ai propri alunni il senso della vita: cosa significa nascere, credere, amare e soffrire... Questo vuol dire educare: anticipare ai giovani - con un'azione corale famiglia-scuola - il senso promettente della vita.
Questo è un libro-incontro, un libro rivelativo dell’uomo, del sacerdote, del religioso, del filosofo, del santo che Papa Giovanni Paolo II ha additato alla del Terzo Millennio, e che Papa Benedetto XVI decretò di beatificare. Con professionalità critica e scientifica troviamo le testimonianze lasciate dai contemporanei di Rosmini su di lui, raccolte intorno al 1882. Questo è il primo dei tre volumi con cui si pubblicano oltre 300 testimonianze: le testimonianze dei religiosi. Seguiranno quelle dei trentini come lui, vicini a lui bambino, ragazzo, universitario...; quindi quelle degli altri ecclesiastici e laici. Un libro per tutti e per ciascuno, chiunque e comunque sia.
È vero: troppo tardi abbiamo riconosciuto Rosmini. E per questo ritardo molti non lo hanno potuto neppure conoscere. E la conoscenza, si sa, quando è riconosciuta, può cambiare la vita. Dunque un vuoto che questo libro, tutto fatti e cose, può colmare con la presenza viva, commovente e affabilissima di questo grande uomo che nel cuore fu umile e accessibile, con i suoi doni splendidi, a tutti. Proprio per noi affogati nel razionalismo, nel nichilismo, nel moralismo immorale, e in situazione di emergenza educativa. Proprio oggi, per noi che abbiamo invaso di noi stessi il tempio, svuotando i segni delle realtà teologiche.
L’Autore/curatore
Don Eduino Menestrina, nato a Merano (Bz) da genitori trentini nel 1947, rosminiano dal 1962, ha fatto gli studi secondari negli aspirantati rosminiani e al collegio Mellerio-Rosmini di Domodossola. Ordinato sacerdote nel 1974, dopo gli studi teologici interni, si laureò in storia e filosofia alla Cattolica di Milano con una tesi sulla liturgia nella catechetica di Rosmini. È stato insegnante di lettere, di storia e filosofia nelle scuole rosminiane di Domodossola,Torino, Rovereto e più a lungo a Stresa come Rettore e Preside. In questa veste fu presente alla riesumazione della salma di Rosmini nel 1997 e alle celebrazioni del Bicentenario della sua nascita. Per l’edizione critica della sue opere ha curato i Discorsi parrocchiali e sta preparando la Catechetica. Attualmente è rettore del Collegio Missionario A. Rosmini di Roma (Via di Porta Latina, 17).
Gli studi che qui si raccolgono, hanno per oggetto i rapporti della Chiesa cattolica con le religioni non cristiane come delineati dalla citazione della Lettera di San Paolo ai Corinzi - che dà titolo a questo volume - e come oggi invece sono vissuti in vaste zone della Chiesa in seguito allo sconquasso determinato dalla messa in mora di quel testo stesso.
Scomparsa la fermezza apostolica di Paolo nell’escluder ogni rapporto equivoco fra Cristo e qualunque altra divinità o qualunque altra religione pagana, perché il vero Dio non ha nulla a che fare con “gli dèi falsi e bugiardi” (Dante Alighieri), s’avverte - più strisciante che stridente - la contraddizione che emerge quando si studiano documenti come Nostra aetate, la dichiarazione conciliare sul dialogo interreligioso.
Al tempo del Concilio la Chiesa tutta parve improvvisamente dimentica di sé e pervasa dalla febbre d’un inguaribile ed ingenuo ottimismo. Si parlò di provvidenziali contatti con l’induismo ed altre religioni, nel senso non tanto della missione e della conversione, bensì dell’avvicinamento e dell’assimilazione. Riconoscimenti gratuiti ed ingenui, nell’assoluta reticenza delle radicali differenze oggi drammaticamente sotto gli occhi di tutti.
L’immagine prevalente che la Chiesa diede di sé nel post-concilio, grazie allo “spirito conciliare” o - come lo chiamò Benedetto XVI - al “Konzils ungeist”, fu di una Chiesa bella, giovane, aperta, comprensiva, misericordiosa, aliena da ogni condanna, desiderosa di perdono, nemica dell’intransigenza e della discriminazione: la Chiesa-spettacolo, che fa il suo storico ingresso nella Sinagoga di Roma e nelle Moschee del mondo, porta sul podio delle Nazioni Unite la sua più alta Autorità, stringe rapporti diplomatici coi propri nemici e carnefici. Si fa insomma non più la Chiesa-nel-mondo, ma la Chiesa-del-mondo.
Il richiamo di San Paolo ai Corinzi - nel bi-millenario della sua nascita - si fa oggi più che mai vivo per una sana resipiscenza ed un ritorno a Cristo, Unico Salvatore del mondo.
L’Autore
Brunero Gherardini (Prato, 1925), sacerdote (1948), laureato in teologia (1952) con specializzazione in Germania (1954-55), già cattedratico della Pontinficia Università Lateranense e decano della Facoltà Teologica, canonico della Basilica di S. Pietro in Vaticano dal 1994, Direttore responsabile della Rivista Internazionale “Divinitas” dal 2000, per un trentennio consultore della Congregazione per le Cause dei Santi, ha scritto oltre 80 volumi e varie centinaia d’articoli. Centro della sua ricerca, la Chiesa. Collateralmente ma in funzione complementare, ha approfondito la figura e l’opera di Lutero, la Riforma, l’Ecumenismo, la Mariologia e la teologia spirituale. È una delle voci italiane più note anche all’estero.
Diavolo, satana, lucifero, malefico: in qualsiasi modo lo si voglia chiamare è un essere personale malvagio ben presente nella vita di tutti gli uomini, in particolare degli autentici cristiani. Negare la sua esistenza e le sue opere, perdere gli strumenti per combatterlo sono gli inganni più tradizionali che egli suscita perché l’uomo si allontani dal suo Creatore scordandosi il pericolo che corre. Questo libro mette in luce quali aspetti della natura umana sono i principali bersagli del diavolo e, contemporaneamente, indica gli strumenti necessari al combattimento spirituale di cui ogni cristiano è protagonista per conseguire la vittoria. I riferimenti biblici, patristici e magisteriali forniscono un adeguato supporto a tutti i temi affrontati.
L’Autore
Don Emilio Reghenzi è nato nel ’62 a Brescia e vive a Fiesse (BS). Ordinato sacerdote nel 1990, come teologo si dedica in particolare alla ricerca teologica nel campo spirituale. Tra i libri pubblicati ricordiamo: “I doni dello Spirito Santo nella vita e negli scritti del Beato P. Frassati”, 2006, “I carismi nella vita e nelle opere del Beato P. Frassati”, 2006 e “I carismi nella vita e nelle opere del Beato F. Spinelli”, 2007. Nel 2008 con Fede & Cultura ha pubblicato il volume “Come ottenere da Dio Doni, Beatitudini, Virtù”. Nell’ambito della sua attività di evangelizzazione dirige numerosi esercizi spirituali, raduni di preghiera, convegni nel nord Italia.
Le parole latine nel titolo del primo volume, "Iota unum", sono quelle di Gesù nel discorso della montagna: "Non pensate che io sia venuto ad abolire la Legge o i Profeti; non son venuto per abolire, ma per dare compimento. In verità vi dico: finché non siano passati il cielo e la terra, non passerà neppure uno iota o un segno dalla legge, senza che tutto sia compiuto" (Matteo 5, 17-18). Nel decennale della morte la Chiesa riscopre con grande fervore - dopo anni di dimenticanza e ostracismo - un suo figlio gigante del pensiero e del rigore nello studio della Chiesa pre e post-conciliare. La sua opera è una Summa di tutto lo scibile cattolico e delle variazioni che ne hanno offuscato la visibilità nel secolo ventesimo. Il nesso tra verità e amore, come si sa, è al centro dell'insegnamento di Benedetto XVI, ed è l’anima di quest’opera capace di fornire convincenti e saldi argomenti per avvalorare la fede nell’attuale clima di relativismo religioso conseguente alla rinuncia alla Verità.
L’Autore
Romano Amerio (1905-1997), filosofo e filologo di Lugano è il più rinomato studioso svizzero cattolico. Tradotta in sei lingue, la sua opera è riconosciuta come il massimo contributo all’individuazione della crisi della Chiesa nell’ultimo secolo e alla conservazione della grande tradizione filosofica tomistica.
Oggi, nel mondo, i cristiani pagano un pesante tributo all’intolleranza e alla discriminazione. Sempre di più, essi divengono il bersaglio di attacchi dissimulati e violenti. All’origine di questa autentica persecuzione, i novelli Nerone che sono il fanatismo induista, buddista, comunista e islamico. Attraverso i manuali scolastici egiziani, la discriminazione legale imposta dalla sharia islamica, la volontà dei comunisti cinesi di dirigere le Chiese locali, l’interdizione fatta agli intoccabili indiani di convertirsi, si vuole mettere la museruola ai cristiani. Impedire loro – come su tutto il territorio dell’Arabia Saudita – di praticare liberamente la fede più diffusa nel mondo. E se questo non è sufficiente, li si uccide. Nelle Filippine, in Iraq, nello Yemen, in India, in Cina, nello Sri Lanka…
Le nuove persecuzioni non sono atti isolati, ma voluti, programmati, ponderati. L’autore, esperto di tali questioni, lancia il segnale d’allarme e ci rivela il pensiero estremista che conduce a tali atrocità. Davanti ai fatti presentati, sempre più virulenti, egli denuncia un vero e proprio tsunami cattofobico, che distrugge il semplice diritto di praticare liberamente la propria fede, e domanda se si possa parlare di genocidi cristiani. Domani, si potrà ancora andare a Messa?
L’Autore
Thomas Grimaux, 41 anni, è scrittore (Les Perles du Caté, Cerf 2005; Bilan des persécutions antichrétiennes, AED 2006…). Ha viaggiato, per numerosi anni, in alcuni paesi in guerra o in paesi di persecuzione (Penisola arabica, Europa centrale, Africa centrale, Africa dell’Est…). Per lui, l’importante era vivere con gli uomini e le donne normali, e non soltanto con le autorità religiose o civili. Perciò, le sue descrizioni hanno un lato «vissuto» che ci fa immergere nella realtà quotidiana; e i suoi ragionamenti sono convalidati da fatti concreti e reali.
Ma la sua esperienza sul terreno è corroborata dallo studio dei testi che promuovono l’anticristianesimo: ciò ne fa uno degli specialisti di questo settore, perché egli ne scruta nei minimi particolari la logica interna e le filiazioni.
Senza denunciare le persone ma solo i nuovi fascismi, verde, rosso o altro, egli intende suonare il campanello d’allarme su alcune situazioni sconosciute al grande pubblico. Ma, soprattutto, per mezzo di uno studio sistematico, egli intende svelare l’ampiezza dell’anticristianesimo, laddove noi, abitualmente, siamo al corrente soltanto di tale o talaltro atto isolato.