Per raccontare i «capitoli della vita» di Giorgio La Pira (Pozzallo 1904-Firenze 1977) è stato scelto un ordine cronologico. Basandosi su una minuziosa ricerca e proponendo una ampia documentazione inedita, si descrivono i molteplici impegni che - anno dopo anno - il Professore si è trovato ad assumere ed i vari campi della sua azione, a partire dagli anni della sua formazione in Sicilia. Giovanissimo docente universitario di Diritto romano, intellettuale impegnato nel contrasto al fascismo, costituente, parlamentare, sindaco di Firenze, presidente della Federazione mondiale delle città unite, La Pira ha caratterizzato la sua testimonianza in tutti questi ambiti con la fedeltà alla sua profonda fede e con la concreta attenzione agli ultimi, ai poveri, alla difesa del lavoro, del diritto alla casa, della giustizia sociale; e del basilare diritto alla libertà e alla pace. Per ogni anno viene riportato un riepilogo di tutte le attività del Professore. L'opera è corredata da oltre mille schede biografiche e da una ampia bibliografia. Una solida base di partenza per ulteriori ricerche, ma anche un utile strumento per percorsi di riflessione e di studio sulla vita e il pensiero di Giorgio La Pira. Prefazione di Gualtiero Bassetti.
Tornerà un giorno la 'disputa felice'? Un dibattito tra persone con opinioni differenti in cui il finale non sia la riproposizione dell'idea iniziale, ma il miglioramento del proprio pensiero e di quello altrui? Una strada da percorrere non può che essere quella educativa, attraverso pratiche di formazione al dibattito deliberativo che facciano maturare abilità retoriche e dialettiche (il saper convincere, la competizione) tanto quanto le attitudini al pensiero critico e all'apertura mentale (il convivere, la cooperazione). Alcuni studiosi provenienti da diverse parti del mondo riflettono sul tema sia dal punto di vista teorico del significato oggi del dibattito nella società iperconnessa, che da quello pratico dell'applicazione di modelli educativi e di strumenti per la misura della loro efficacia.
Oggi è diffusa la consapevolezza che l'Umanità e il Pianeta Terra siano vicini ad un tipping point - un 'punto di non ritorno' - all'interno di una fase di critical transition, cioè di bruschi cambiamenti che sono l'esito di crisi congiunte: pandemica, sanitaria, climatica, energetica. Ciò è dovuto all'esistenza di un mondo iperconnesso, dove evolvono strutture interattive globali e feedback cumulativi. Ne consegue un incremento della complessità sistemica a ogni livello, quindi incertezza e instabilità con cui devono misurarsi i processi decisionali di tutti gli attori. È dunque necessario delineare nuovi strumenti di analisi strategica e progettazione operativa: a tal fine, il presente volume intende fornire uno schema teorico-strategico e suggerire sia un'architettura operativa sia meccanismi per valutare l'efficacia delle scelte di medio-lungo periodo.
Questo libro racconta il complesso rapporto che lega gli scrittori alla radio, offrendosi come un inedito, originale strumento per misurare gli obiettivi culturali e politici del servizio radiofonico pubblico negli anni Trenta-Sessanta. Dalle iniziali diffidenze ai tentativi pionieristici, al consolidamento produttivo, la nuova arte invisibile riflette in modo significativo le resistenze, le sperimentazioni, gli slanci della società letteraria italiana. Con grande competenza Rodolfo Sacchettini - uno dei massimi specialisti sul tema - rivolge la sua attenzione ad opere realizzate appositamente per la radio: radiodrammi, conferenze, trasmissioni culturali... Gli anni Trenta sono raccontati come un vortice di paura e ipnosi, avventure e modernità: dalla Germania di Benjamin e la Polonia di Korczak, con l'invenzione di programmi per bambini e adolescenti, all'Italia fascista, con i record di ascolto della rivista I 4 moschettieri di Nizza e Morbelli. Sullo sfondo gli Stati Uniti di Welles e MacLeish che, giocando sul confine della credibilità, annunciano al microfono lo sbarco di marziani e di misteriosi conquistatori stranieri. La seconda parte del volume è dedicata al dopoguerra italiano, quando gli scrittori collaborano sistematicamente alla radio, realizzando opere importanti che hanno anche il merito di mettere a fuoco e valorizzare le potenzialità di un genere artistico ancora in via di definizione e sviluppo. Avvalendosi anche di copioni inediti, Sacchettini analizza i radiodrammi di Savinio, Gadda, Pratolini e Dessí: testi d'autore per una radio che a lungo sarà anche radio degli scrittori.
Cosa ci dice il crescente interesse della critica letteraria per la rappresentazione della natura e per le sue implicazioni etiche? In quali pieghe del discorso narrativo, poetico o cinematografico si collocano le manifestazioni di una sensibilità continuamente rinnovata per le contraddizioni del progresso, per la precaria convivenza tra agenti umani, animali e vegetali? E che tipo di relazioni può instaurare con l'ecocritica la semantica dei luoghi e dei paesaggi che si spiega in un mondo di finzione? Sedici saggi sospesi tra analisi del 'testo' e teoria della critica, sollecitati e raccolti da Nicola Turi, tentano di rispondere a questi e altri interrogativi che investono la funzione e gli orientamenti della critica contemporanea, la sua capacità di restituire le forme del linguaggio artistico, e insieme la sua ricorrente tentazione di confrontarsi, come direbbe la Bradamante di Calvino, con "la vita dietro che spinge e scompiglia tutti i fogli del libro".
Il volume esamina i rapporti di lavoro non contrattuali (schiavitù e servaggio) che a lungo contraddistinsero l'economia europea, sia pure con andamenti assai diversi nelle differenti aree. I saggi in esso contenuti esaminano la evoluzione del servaggio (visto come il lato economico del regime signorile) e delle diverse forme di sottomissione personale, fino alla vera e propria tratta degli schiavi, di cui i mercanti europei furono protagonisti, mettendo in luce una situazione assai più complessa e articolata di quanto gli schemi interpretativi tradizionali lasciassero intuire.
La terapia Intensiva è il reparto dove i pazienti sono assistiti con le più sofisticate tecnologie e dove il personale medico ed infermieristico deve affrontare, quotidianamente, due differenti problemi: da una parte la necessità di intervenire con il fine di "salvare", dall'altra la necessità di evitare l'accanimento terapeutico con un conseguente ed inutile prolungamento della vita. La realtà è particolarmente complessa e rende le decisioni difficili, anche perché il paziente spesso non è in condizione di decidere in maniera autonoma ed i familiari diventano gli unici depositari dei suoi valori e delle sue preferenze. Questo tema viene affrontato nella presente pubblicazione, analizzando alcuni principi fondamentali della bioetica e della medicina palliativa che, giorno dopo giorno, condizionano le scelte di coloro che "curano" e "si prendono cura" dei pazienti che vivono la realtà di un reparto di terapia intensiva.
Il volume raccoglie i contributi di un Seminario di Studi svoltosi presso la Facoltà di Scienze della Formazione dell'Università degli Studi di Firenze, nel Marzo 2012, dal titolo "Formazione e orientamento al lavoro. Le sfide della disabilità adulta". L'iniziativa intendeva dare evidenza a un tema/problema che poca o nulla eco ha nella società civile, come anche nei contesti di studio e ricerca, ovvero la formazione e l'orientamento al lavoro per i disabili adulti. Il volume dà conto anche di un percorso di riflessione sviluppato in una cooperativa del Comune di Firenze, Le Rose, dove è stata condotta una ricerca empirica sul rapporto fra disabilità e inserimento lavorativo. Oltre a proporre una riflessione di carattere multifattoriale e interdisciplinare su un tema certamente innovativo, si vogliono mettere in rilievo la centralità del lavoro per la vita di ogni soggetto e il ruolo che una adeguata formazione comporta per la costruzione dell'identità adulta. La cura del luogo della formazione al lavoro, come anche l'attenzione alle relazioni e alle azioni che vengono perseguite dagli operatori che si adoperano per lo sviluppo dei percorsi di inserimento lavorativo, sono dimensioni centrali per costruire una rinnovata cultura dell'inclusione, della cittadinanza e del riconoscimento sociale e personale.
Sull'homo oeconomicus Pantaleoni e Pareto rifondarono la teoria economica. Nonostante le critiche, il concetto ha poi trovato una strana fortuna: non solo fra economisti, anche nell'uso corrente, dove assume una confusa varietà di significati. Per mettere ordine questo libro distingue: le ipotesi metodologiche, forse passibili di correzione sulla base della nuova psicologia economica; le antropologie deboli, recuperabili come 'astrazioni determinate' entro contesti tipici; le versioni estreme, che riducono la natura umana all'egoismo assoluto. Di quest'ultime l'autore fa una critica radicale con un vasto strumentario desunto dalla psicologia, dall'antropologia filosofica e dalla filosofia politica; ne mostra così l'infondatezza empirica, l'inconsistenza concettuale, la pericolosità ideologica.
Il manuale di base si propone come testo fondamentale per coloro che si avvicinano per la prima volta alla storia della filosofia. La prima parte presenta gli autori della filosofia classica, cristiana e moderna che ogni studente deve conoscere. L'esposizione del contesto e l'analisi delle opere principali è pensata in modo da consentire l'individuazione dei nuclei principali della riflessione filosofica e far entrare il lettore a diretto contatto con i testi. La seconda parte è dedicata invece agli indirizzi e ai problemi più rilevanti della filosofia contemporanea, ordinati entrambi per lemma, dall'epistemologia all'utilitarismo, dalla bioetica alla globalizzazione alla neurobiologia. Un'introduzione aggiornata alla filosofia che si avvale del contributo di alcuni tra i più importanti esponenti del panorama filosofico italiano.
Il volume raccoglie interventi di studiosi italiani e stranieri miranti a offrire una panoramica di percorsi storiografici e di problematiche relativi alla storia del movimento confraternale. I contributi si riferiscono al contesto storico dell'Europa occidentale, con più specifico riguardo per l'Italia, nel periodo compreso fra medioevo e prima età moderna. La raccolta si articola in quattro sezioni: Individui e gruppi, che sonda l'emergere di un interesse verso le comunità confraternali all'interno di ambiti di studio come la storia dei gruppi sociali, del mondo rurale, delle donne, dei giovani; L'inquadramento giuridico e istituzionale, che affronta problemi di legittimità e di assetto istituzionale; L'economia della carità, che analizza il rapporto delle confraternite con gli enti ospedalieri, le modalità amministrative dei patrimoni confraternali, le culture di governo che sottostanno a politiche assistenziali di cui le confraternite sono tramite principale.