L'adozione è un modo del tutto speciale per diventare nonni. Attraverso percorsi inaspettati, talvolta tortuosi e faticosi, i nonni adottivi testimoniano un'esperienza di vita ricca di soddisfazioni e di felicità. In queste pagine sono raccolte le loro storie: le preoccupazioni che avevano prima di incontrare i loro nuovi nipotini, le emozioni che vivono insieme a loro e le sfide impegnative che affrontano tutti i giorni. Partendo dai racconti e dai sentimenti dei nonni, le autrici hanno evidenziato gli aspetti affettivi trasformandoli in significativi spunti di riflessione teorica sull'adozione e i suoi nodi critici. Ne è nato un libro per coloro che si stanno preparando ad accogliere un nipote di cui ancora non sanno nulla e per nonni adottivi che desiderano confrontarsi con chi vive la loro stessa esperienza. Ma è anche un libro per le coppie, che desiderano coinvolgere le proprie famiglie nella loro scelta adottiva, e per gli operatori dell'adozione, i quali sanno bene che i bambini - per crescere sereni e felici - hanno bisogno di una famiglia, nonni compresi! È dunque un libro per tutti, in grado di parlare in particolare a coloro che sanno ascoltare con la mente e con il cuore.
L'economia dello sviluppo, nata come settore specialistico della disciplina economica negli anni del dopoguerra, ha avuto sin dall'inizio come oggetto privilegiato i paesi sottosviluppati, le loro caratteristiche, i fattori e le politiche che ne avrebbero consentito la trasformazione strutturale e la crescita del reddito. Che cosa si debba intendere per sviluppo, quali siano le cause del sottosviluppo, come quello che veniva chiamato "terzo mondo" sia andato cambiando e diversificando nella seconda metà del '900 è l'argomento della prima parte di queste lezioni. La trattazione avrà come temi: l'accumulazione del capitale, la crescita demografica, il progresso tecnico, la dotazione di capitale umano, il commercio internazionale, la distribuzione del reddito, e per ciascuno di essi ci si chiederà quali limiti o incentivi diverse istituzioni rappresentino per il loro operare nel senso di una crescita della produzione e di un aumento del benessere. L'ultimo capitolo si propone di trarre da quanto visto in precedenza qualche conclusione sul rapporto tra sviluppo economico e mutamento istituzionale e sul ruolo che in questi processi dovrebbe avere lo Stato.
In tutte le organizzazioni - aziende industriali, commerciali, di servizi, ospedaliere, enti locali e pubblici - è indispensabile coinvolgere quanti vi lavorano, affinché - ad ogni livello - diano il massimo di se stessi, segnalino i problemi e collaborino alla loro soluzione, assicurino un servizio personalizzato ai clienti-utenti, contribuiscano con le loro idee al miglioramento continuo della performance, dell'efficienza, della qualità, della redditività. Sembra esserci un accordo generale sul fatto che lavoratori, manager e organizzazioni potrebbero ottenere grossi benefici dalla creazione di una cultura in cui ci sia un'effettiva responsabilizzazione del personale. Empowerment è la risposta a questa esigenza. Coinvolgendo i lavoratori in una cultura di empowerment si permette loro d'usare le proprie conoscenze, esperienze, motivazioni per realizzare dei compiti che vanno a beneficio dell'organizzazione, con modalità tangibili e intangibili, provando un senso di orgoglio per ciò che fanno. I manager diventando dei team leader possono scoprire che i risultati si ottengono più facilmente che in una cultura gerarchica. Questo libro, basato su esperienze concrete e scritto da uno dei guru più famosi e da due suoi collaboratori, costituisce una guida sicura e completa che vi aiuterà a compiere questo passaggio e a incrementarne sostanzialmente la rapidità.
Puntare sul Diversity Management significa, per un'organizzazione, promuovere strategie di reclutamento e gestione delle risorse umane che mirano alla valorizzazione delle diversità (di genere, origine etnica, età, abilità fisiche, orientamento sessuale, identità di genere). L'ipotesi che sta alla base del Diversity Management è che una gestione della forza lavoro centrata sull'inclusione e sulla promozione della diversità offra ad aziende e amministrazioni pubbliche una serie di vantaggi competitivi: incentivo al cambiamento, valorizzazione dei talenti, spinta a trovare soluzioni innovative, capacità di rispondere all'eterogeneità di clienti e mercati, aumento del commitment dei dipendenti, valorizzazione dei background formativi e di esperienza, creazione di un ambiente di lavoro più armonioso. Nella prospettiva del Diversity Management, infatti, promuovere la diversità è un modo per creare un ambiente di lavoro più inclusivo e al tempo stesso aumentare la competitività dell'impresa, collegando le performance aziendali con questioni di giustizia sociale. Il volume indaga - da un punto di vista storico, economico e sociale - la traiettoria americana, europea e italiana del Diversity Management, e si conclude con una rassegna delle buone pratiche nelle amministrazioni pubbliche europee e nelle public utilities europee.
"Sviluppo sostenibile": è una formula in cui il sostantivo e l'aggettivo sono in lotta tra loro. Lo sviluppo infatti è inteso come figlio di una crescita illimitata, la quale però diventa sostenibile solo se viene limitata per rispettare i vincoli posti dalla natura. La contraddizione tra economia ed ecologia resta irrisolta. Per sciogliere il nodo non bastano rimedi tecnici, occorre che siano ripensati il modello di economia e la forma della convivenza sociale. In tale ottica questo libro propone un'idea integrale di sostenibilità e la correla con quella di democrazia.
Si delinea così il progetto di una società sostenibile, che è tale quando il suo ordinamento non offende la natura e non stravolge gli esseri umani. Per giungere a questa meta è imprescindibile l'impegno a costruire un'economia differente, concepita non più secondo il paradigma della produzione e del consumo in vista dell'accumulazione di capitale, bensì secondo il paradigma della cura del bene comune. Un'economia è davvero sostenibile quando sostiene equamente l'umanità intera e tutela gli equilibri naturali. La sostenibilità integrale riunisce il versante ambientale e quello antropologico, il quale si attua allestendo condizioni di vita che non disumanizzano persone e comunità.
Il percorso del testo si apre evidenziando come l'economia vigente risulti insostenibile non solo sul piano ecologico, ma già agli occhi del giudizio etico. Ciò chiarisce quanto sia miope ostinarsi a riformare il sistema per farlo "ripartire", mantenendone intatti i presupposti. Invece esso va superato portando alla luce un'economia che sia espressione fedele della democrazia. Qui non si tratta solo della forma di governo, ma della forma di società. Una società è realmente democratica se la dignità delle persone e il bene comune vengono rispettati. Solo una simile forma di convivenza potrà integrare sostenibilità ambientale e sostenibilità antropologica. La vera alternativa alla tendenza oggi prevalente - la mercatizzazione che soffoca tutto sotto il predominio del denaro - è la democratizzazione. Essa costituisce quel processo di trasformazione storica che assume la dignità umana, il bene comune e l'armonia con la natura come principi capaci di ispirare logiche organizzative e regole specifiche per un'economia che non faccia vittime.
Roberto Mancini è ordinario di Filosofia teoretica all'Università di Macerata. Inoltre insegna Economia Umana e Sviluppo sostenibile nell'Accademia di Architettura dell'Università della Svizzera Italiana a Mendrisio. È autore di numerosi volumi ed è editorialista della rivista Altreconomia.
Perché molti professionisti, pur capaci e motivati, non danno il massimo e non riescono a fare carriera? Cosa gli manca per ottenere ciò che vogliono? Il successo, ovvero la realizzazione dei propri obiettivi, oltre a capacità tecniche e motivazione, richiede un terzo ingrediente: le competenze trasversali o soft skills. Le soft skills sono un insieme di capacità, abilità, atteggiamenti, motivazioni, valori... che emergono quando una persona reagisce alle richieste dell'ambiente in cui è inserito. Solo queste riescono ad elevare un sapere in una prestazione lavorativa efficace. Questo insieme di caratteristiche personali e capacità comportamentali non costituisce una sorta di X factor di natura innata, ma può essere acquisito e sviluppato. In questo manuale troverete non solo un profilo essenziale di quelle che sono le competenze trasversali, ma anche esempi concreti ambientati nei vari contesti aziendali, significative testimonianze raccontate in prima persona e, soprattutto, le modalità con cui poter apprendere e potenziare le specifiche abilità.
Qual è il segreto di un promotore di successo? Quali sono i comportamenti adatti per raggiungere gli obiettivi? Quali sono le capacità che in un contesto come quello attuale possono fare la differenza? Come posso pianificare la mia attività in modo strategico? Come posso incrementare l'efficacia della mia attività? Come posso creare relazioni efficaci con i miei clienti? Queste sono solo alcune delle domande alle quali abbiamo cercato di rispondere in questo libro. Non teorie, ma il risultato di una ricerca attraverso una serie di interviste, dei fattori di eccellenza del moderno promotore finanziario. Una cassetta degli attrezzi. Strumenti di immediata e concreta applicazione con l'obiettivo di creare "consapevolezza" in modo da essere in grado di analizzare comportamenti funzionali e disfunzionali per avere la possibilità di scegliere che promotore vogliamo essere o diventare. Conoscere se stessi, possedere se stessi e trasformare se stessi. È proprio questo a cui dovrebbe tendere ogni individuo: imparare progressivamente a conoscersi, a capirsi, ad accettarsi, a scoprire le proprie potenzialità, a vivere con la totalità del proprio essere, diventando sempre più consapevole della sua fondamentale libertà e possibilità di gestione creativa e responsabile.
È possibile cambiare il sistema economico attuale? Esso è tanto un complesso di pratiche e di tecniche, quanto una cultura diffusa, radicata nel mito dell'homo oeconomicus. Chiunque non sia ipnotizzato dalla propaganda neoliberista vede che il capitalismo globale è nocivo all'umanità e alla natura. Quella che però sembra ancora impossibile da vedere è la via per il cambiamento del sistema. Il libro individua questa via nell'interazione di tre svolte essenziali. La prima è la svolta spirituale che conduce oltre il mito del capitalismo e scaturisce dall'incontro tra le sapienze antropologiche delle culture del mondo. Ciascuna di esse coltiva la memoria della dignità umana e la loro convergenza sa dare senso e orizzonte all'impegno per cambiare la società. La seconda svolta è metodologica e implica la riorganizzazione dell'economia. Un nuovo pensiero a riguardo potrà fiorire grazie all'apporto dei modelli alternativi sia al capitalismo che al socialismo reale. L'ultima svolta è culturale e politica. È la svolta che si nutre del potenziale motivazionale di un'etica del bene comune e della forza trasformativa di una politica che sviluppi la democrazia attraverso la prassi della giustizia restitutiva dei diritti. A quanti non vogliono rassegnarsi a subire la situazione esistente questo libro propone una via inedita di cambiamento, che permetta alla società di respirare e all'economia di servire tutta l'umanità senza distruggere la natura.
Il modello del distretto ha ancora un suo perché, e a quali condizioni? Il presente studio dimostra come, nell'era della competizione globale e della crisi produttiva italiana, i distretti rimangano un modello valido di organizzazione economica delle attività delle imprese, a condizione tuttavia di assorbire i valori decisivi della cultura e della creatività. Nell'urgenza di una nuova stagione dell'economia locale, infatti, sono i distretti produttivi della creatività, in quanto massima espressione dei neodistretti economici evoluti, quelli che - incorporando la cultura e l'innovazione creativa come i più efficaci driver del cambiamento e interpretando la contemporaneità senza tradire il legame con l'antico territorio - possono ambire a presentarsi come i distretti economici del futuro. Anche per i distretti industriali tipici del made in Italy, la cultura assumerà una rilevanza che non si esaurisce nell'ambito delle sole filiere creative ma diviene risorsa trasversale per favorire i processi innovativi anche nelle filiere più tradizionali del territorio. Questa ricerca, partendo dalle tendenze evolutive dei distretti post-fordisti, analizza poi l'identità dei neodistretti industriali e le relative politiche nell'esperienza italiana, fino a uno studio di caso sul Distretto Puglia Creativa, unico distretto produttivo della creatività riconosciuto con legge regionale.
Le crisi portano sacrifici ma anche stimoli all'innovazione. Nell'ambito culturale emergono gravi difficoltà ma anche grandi opportunità. In questa prospettiva, dove la domanda è frenata e la concorrenza sempre più elevata, emerge chiaramente la necessità di una collaborazione stretta ed efficace con il marketing che non tenda a svilire i valori e i significati più elevati della cultura ma, invece, li valorizzi in termini di fruizione e, quindi, di economicità. L'obiettivo di questo libro è contribuire al miglioramento delle attività che oggi si possono definire culturali in Italia, facendone un punto di leva per l'auspicato "risorgimento" italiano basato su un equilibrato utilizzo delle potenzialità di prodotti, servizi, eventi culturali nei riguardi sia dell'educazione popolare sia della ricchezza della nazione mediante una professionale attività di marketing. Si analizzano le principali modalità con cui le organizzazioni pubbliche e private costruiscono e controllano le loro relazioni con la domanda sia di persone (b2c) sia di aziende (b2b) sia di pubblica amministrazione (b2p), finalizzate alla valorizzazione dei beni e degli eventi culturali. In particolare si fornisce un percorso di apprendimento/aggiornamento che rispecchia l'intero processo di marketing management per raggiungere risultati soddisfacenti, utilizzando al meglio le proprie risorse umane e fisiche.
Cosa distingue il neo-lusso dal lusso? Il fatto che l'eccellenza dei prodotti non sia più appannaggio dei soli consumatori abbienti. L'accessibilità del lusso è un fenomeno estremamente attuale e proprio per questo di interesse per studiosi e manager. Lo è in quanto mette in luce la figura di un consumatore con tratti sempre più evidenti di discontinuità rispetto al passato: attento nello spendere bene il proprio denaro e interessato al meglio che il mondo delle merci può offrire. Ma soprattutto spinto dalla condizione di crisi economica a combinare nella propria shopping bag beni e servizi di prezzo e qualità differenziati, con uno spirito selettivo e aspettative elevate. Un tale approccio variamente combinato di alternative obbliga a ripensare schemi relazionali e logiche di marketing. Le aziende che occupano la fascia premium dell'offerta hanno pertanto la necessità di comprendere motivazioni e comportamenti di questi nuovi consumatori. Questo libro intende contribuire alla conoscenza del neo-lusso con un approccio scientificamente rigoroso, offrendo spunti e implicazioni manageriali che possano risultare utili a chi si occupa di accrescere continuamente la proposta di valore dei prodotti premium.
L'adolescenza non è solo un periodo della vita caratterizzato da disagio, fragilità, disimpegno e narcisismo, ma anche una postura esistenziale attraversata dal desiderio di ricercare un senso. Adolescente è colui che, oltre i confini di un'età cronologicamente delimitata, è permeato da un vissuto di inquietudine creativa che lo conduce a cercare continuamente un significato nelle situazioni dell'esistere. Attraverso uno sguardo pedagogico fenomenologicamente orientato, l'intento è quello di ri-significare l'adolescenza, mettendone in rilievo la dimensione esistenziale, radicata nell'essenza della persona: l'essere-per-il-senso. Dalle pagine di questo libro emerge come il dinamismo della ricerca di senso contribuisca in modo cruciale al processo autoformativo lungo l'arco dell'intera esistenza. Affiora dunque la necessità, per l'educazione, di coltivare la condizione dell'"essere adolescente" quale emblema del desiderio di un continuo superamento di sé e come risorsa per la crescita in tutte le età della vita. Il volume è corredato da pagine di sintesi, box di approfondimento, spunti tratti dalla letteratura e dal cinema. Si rivolge a educatori, insegnanti, formatori, studenti e genitori, nonché a tutti coloro che abbiano a cuore la questione, tanto complessa quanto affascinate, della cura educativa.