All'interno della psicologia sociale, la psicologia giuridica e criminologica sono discipline che si sono affermate in modo crescente e radicato ormai da anni, sia nel panorama accademico che nel territorio sociale e, in questi contesti, un numero sempre maggiore di operatori si trovano impegnati a gestire casi che richiedono un continuo aggiornamento normativo e metodologico. Questo testo non ha la pretesa di rappresentare un manuale onnicomprensivo sui temi giuridico-criminologici, tuttavia si pone all'attenzione di chi è in formazione, così come di chi già opera sul campo, come interessante aggiornamento rispetto a tematiche attuali, di ambito civile e penale, che riportano l'attenzione scientifica, giudiziaria e clinica, su argomenti attuali ed estremamente controversi quali l'alienazione parentale, la rilevazione e rivelazione nei casi di abuso su minore, l'omogenitorialità, la disforia di genere, il femminicidio, il figlicidio, ecc. Il volume risulta particolarmente indicato per lo studio e l'approfondimento di laureandi e laureati in psicologia, giurisprudenza, medicina e chirurgia, sociologia, scienze dell'educazione, scienze del servizio sociale e scienze della comunicazione che sono intenzionati a comprendere operativamente i diversi ambiti applicativi della psicologia giuridica e criminologica. Il taglio prettamente manualistico fa sì che questo contributo rappresenti anche un utile strumento di aggiornamento per figure professionali dei vari settori giuridico, sociali e sanitari, dal momento che le diverse tematiche vengono trattate approfondendo le relative metodologie tecniche, necessarie allo sviluppo di competenze adeguate all'attività e alla consulenza nei diversi ambiti della psicologia giuridica e criminologica.
Il Branded Content rappresenta una grande novità nel mondo della comunicazione d’impresa e questo è il primo testo che aiuta a inquadrarlo e a comprenderlo. Con una scrittura scorrevole e informale, un taglio pragmatico e una ricca serie di case histories (illy, Hyunday, CocaCola, Lacta Greece, Ibm) e interviste ai maggiori esperti sul tema.
Nel recente passato epistemologico, psicologico e pedagogico, l'idea di conoscenza come processo di costruzione si era lentamente trasformata in un rassicurante illuministico fotografare, oggettivare: l'apprendere era divenuto sinonimo del possedere una rappresentazione puntuale, oggettiva e "vera" dell'oggetto osservato. Oggi, attraverso la convergenza dei più avanzati studi psicologici, pedagogici e neurologici, pensiamo che la conoscenza sia un processo e non un risultato. La realtà è tale perché percepita da un osservatore e la relazione causale lineare tra verità e conoscenza è tornata ad essere un processo circolare, concausato e co-costruito. La mente individuale genera il mondo che la include e genera a sua volta: la soggettività, che permette all'uomo di esperirsi come soggetto neotenico e mitopoietico, non è un dato definitivo, bensì una possibilità di concepimento della mente e della realtà al contempo, una nascita perenne, insatura. L'ambiente in senso ampio, la cultura transpersonale, antropologica, ed intergenerazionale, fondano le matrici collettive del conoscere individuale: i presupposti all'apprendere. L'ambiente offre se stesso al soggetto, come matrice insatura di senso e possibilità di essere; il soggetto, conoscendo, modifica la matrice che lo ha generato e dunque rigenera se stesso e la matrice, in un circolo ermeneutico, ricorsivo, cofondativo. Il volume muove dall'idea di ambiente in generale, e di ambiente di apprendimento in particolare, in senso ecologico classico, ed innovativo tecnologico, giungendo a delineare linee teoriche, psicologiche e pedagogiche, di intervento positivo nel mondo della formazione e della scuola, anche con riferimento all'attuale processo di riforma. Riaffermando buone prassi trasversali, quali l'ascolto attivo, il tutoring e le modalità di insegnamento mediate dalla tecnologia, unitamente all'introduzione di nuove prassi sperimentali psicopedagogiche, quali la presenza attiva e strutturale dello psicologo nelle classi scolastiche, il volume applica e narra la teoria ecologica dell'apprendimento in esperienze e prassi sperimentali.
Il volume raccoglie contributi pluridisciplinari inerenti alla dimensione terapeutica della musica con particolare attenzione agli aspetti clinici, neurofisiologici e psicologici. Sono illustrate le molteplici prospettive dell'intervento musicoterapico in ambito psichiatrico, geriatrico e psicopedagogico, con riferimento a esperienze professionali concrete di oltre due decenni in Italia e, dal 2011, in Svizzera. Con un approccio musicoterapico incentrato sulla relazione e sull'utilizzo di tutte le componenti del linguaggio musicale (ritmo, melodia, armonia), i partecipanti al setting vengono stimolati e coinvolti sul piano psicocorporeo, affettivo-emozionale e cognitivo. La prima parte del volume è relativa alla relazione terapeutica, con riflessioni in ambito psicologico e psichiatrico; la seconda parte riguarda l'ambito geriatrico e le esperienze musicoterapiche con gli anziani; l'ultima parte riguarda gli effetti della musica sull'entrainment motorio, sulla vocalità, unitamente ad esperienze della musica e della musicoterapia nell'ambito dei disturbi specifici dell'apprendimento (DSA). Il libro si rivolge principalmente a psicologi, medici, musicoterapeuti, musicisti e quanti sono interessati alla materia musicoterapica. La presenza di indicazioni pratiche sull'approccio in musicoterapia e le riflessioni più generali, lo rendono utile anche per iniziare la professione con un certo rigore metodologico.
Una raccolta di contributi per rappresentare e puntellare il ricco universo della cura in ambito psicologico e psicoterapeutico e trovare il senso e il significato che in esso vi si riconosce. Cura è una parola antica. Viene definita arte. Per molto tempo ha coinciso con sedare dolorem. Quale dolore e di chi? Del paziente o dell'operatore? La cura dell'altro si traduce in gesti, in un'attenzione continuamente centrata sull'altro da sé? Corrisponde ad una prescrizione? È priva di giudizio? Coincide con il prendersi cura? O coincide con la guarigione? Corrisponde all'ascolto o è determinata dalle buone tecniche? E quali sono le buone tecniche della cura e dell'aiuto? Esistono tempi e spazi di una buona cura? Le emozioni e i sentimenti del paziente e del terapeuta che ruolo ricoprono nelle relazioni di cura? E la cura si occupa di compiti e/o processi o si identifica con un modo di essere, una qualità, un atteggiamento verso il soggetto delle proprie attenzioni? A cosa si affianca l'agire terapeutico? Quali sono gli ambiti e le forme di cura in psicoterapia e nelle relazioni di aiuto? Chi cura e che cosa si cura? Percorrendo quattro aree concettuali - il senso della cura, l'efficacia della cura, le dimensioni della cura e i mediatori della cura - il testo si prefigge di dare risposte ai diversi interrogativi che spesso, nella relazione con l'altro, il professionista dell'aiuto è invitato a porsi.
Se l'invocazione di un'economia "umana" attraversa spesso come un concetto vago lo spazio svuotato di una politica senza progettualità, questo trattato ne espone i fondamenti con un linguaggio accessibile e con il proposito di riportare la possibile risposta della filosofia al centro della discussione pubblica, non solo cercando un vivo confronto con tutti gli attori economici, ma coinvolgendo senza barriere specialistiche lettrici e lettori come cittadini di una comunità dissolta. Preceduto da un notevole successo in Germania, nella sua versatilità il libro decreta, contro l'ortodossia dominante nella scienza economica, la sconfitta definitiva dell'homo oeconomicus, l'ottimizzatore protagonista di un sistema economico autodistruttivo se non sottoposto a misure umane di contenimento, difende nel dibattito etico attuale il nucleo normativo della modernità tramite una modernizzazione integrativa delle virtù antiche, reclama sul piano politico un nuovo dialogo transnazionale sui lineamenti di un modello sociale europeo marginalizzato, introduce con un approccio interdisciplinare al vasto dibattito degli ultimi anni sulla connessione spezzata tra etica ed economia. Il volume consente di accostarsi al pensiero di uno dei filosofi tedeschi più influenti grazie al saggio critico in lingua italiana di Giovanni Battista Demarta.
Un Paese sospeso tra un passato fragile e un futuro incerto: questa è oggi la Libia. Il presente non c'è. Manca dal 2011, quando gli attori internazionali, con il consenso delle Nazioni unite, decidono di intervenire nelle rivolte in corso nel Paese per mettere le mani sulle sue risorse. Oggi quelle stesse mani che volevano giocare con le pedine del nuovo risiko libico si ritrovano "con un pugno di mosche". Uno Stato controllato dalle milizie, in piena crisi economica, terreno fertile per gli jihadisti e per i gruppi criminali che lucrano sul traffico dei migranti diretti verso l'Italia. Le rivolte del 2011 hanno decretato la fine del regime di Gheddafi chiudendo un capitolo durato più di quarant'anni. Qualcuno, allora, si era illuso che il Paese potesse incamminarsi verso un sistema democratico. Non è stato così e oggi stiamo pagando il conto dei nostri "calcoli errati". Che ne sarà, dunque, della Libia? Come siamo arrivati a questo punto? Ripercorrendo le fasi salienti della storia del Paese fino ai fatti più recenti, l'Autrice spiega incognite e contraddizioni.
Come a più riprese segnalano gli organi di stampa, dalla sanità al fisco Stato ed economia sono l'epicentro di comportamenti corruttivi che entrano prepotentemente nel sistema culturale. Quali sono i riflessi e la percezione che hanno i giovani di un simile "edificante" scenario? Le due principali agenzie di socializzazione, la famiglia e la scuola, sono in grado di fornire quadri di riferimento come antidoti alla corruzione dilagante? L'ipotesi che si è voluta verificare è se famiglie difficili e scuole poco accoglienti abbiano effetti negativi su atteggiamenti e comportamenti relativi alla legalità e provochino una percezione distorta di un valore così cruciale per la nostra società. La ricerca è stata svolta a Roma e Cagliari, su un campione di studenti dell'ultimo anno di licei e istituti tecnico-professionali, mediante un questionario semi-strutturato mirato ad approfondire orientamenti valoriali, atteggiamenti e comportamenti intorno alla legalità, opinioni sull'immigrazione oltre a condizioni familiari e scolastiche. L'indagine ha fatto emergere che la legalità è un concetto a più facce, che richiama vissuti diversi, influenzato dal genere, dalla famiglia d'origine, dal tipo di scuola e dai diversi orientamenti politici e religiosi. La concezione della legalità e la percezione dell'illegalità diffusa tra gli adulti a loro volta influenzano tollerabilità e pratica di comportamenti illegali. In conclusione del libro si propongono ai decisori istituzionali modalità per incentivare comportamenti di tipo solidaristico e ostacolare la diffusione di comportamenti di tipo individualistico-deregolativo che delegittimano la cultura civica.
Le istituzioni formative, che dovrebbero muoversi secondo linee utopiche e atopiche allo stesso tempo, riflettono e a loro volta rinforzano l'ethos individualistico che caratterizza il tempo presente. L'approccio individualistico alla formazione - e in generale alla vita -, nutrito dall'enfasi sulla competizione e le prestazioni tecnicistiche del singolo, oblitera il carattere intimamente relazionale del nostro essere al mondo, consentendo il dilagare di una forma di analfabetismo delle competenze di civiltà. L'educazione non può essere ridotta al solo, seppur imprescindibile, piano dell'istruzione, ma deve essere mossa dall'intenzione di facilitare lo sviluppo di ogni aspetto della persona, cognitivo, affettivo, etico e politico. Il compito di una istituzione formativa è quello di predisporre buone esperienze di apprendimento che offrano contesti dove sviluppare la capacità di pensare, di sentire e di agire con competenza nel mondo con gli altri. Il compito di una istituzione formativa è invece quello di predisporre buone esperienze di apprendimento che offrano contesti dove sviluppare la capacità di pensare, di sentire e di agire con competenza nel mondo con gli altri. Quello che proponiamo in questo testo è un modo di agganciare la formazione al reale (experiential learning), ma andando oltre un uso strumentale della realtà. È il modello del "service learning": una pratica didattica che consente agli studenti di apprendere dall'esperienza vissuta in un contesto reale e allo stesso tempo di partecipare alla vita di una comunità attraverso il coinvolgimento attivo all'interno di esperienze di servizio metodicamente organizzate per incontrare i bisogni reali di una comunità. Con la disposizione a guadagnare qualcosa non solo per sé, ma anche per gli altri con cui stiamo in una relazione di senso.
Le tre parti che compongono questo libro ripercorrono la storia degli Stati Uniti dall'epoca della colonizzazione, attraverso la fondazione della nazione, sino alla guerra anglo-americana del 1812-1815. Nella prima parte, di Giuliana Iurlano, sono studiati i concetti basilari che, durante la lunga fase della colonizzazione e sulla scorta del pensiero di Spinoza, costituirono la base filosofica della Dichiarazione d'Indipendenza, con un accento particolare posto sul problema della continuità o rottura tra essa e la Costituzione americana. Nella seconda parte, sempre Giuliana Iurlano analizza il pensiero politico di George Washington e gli esordi della politica estera americana tra neutralità e impegno nello scenario internazionale, sino alla guerra contro i corsari islamici del Nord-Africa ai tempi di Thomas Jefferson. Nella terza parte, di Antonio Donno, si ricostruiscono infine le origini, gli sviluppi e le conclusioni della guerra tra la Gran Bretagna e gli Stati Uniti del 1812, che gli americani, alquanto enfaticamente, definirono la "seconda guerra d'indipendenza".
Come lavora un copy oggi? Come risolve creativamente un brief? E come declina la sua idea su tutti i canali? Molto più che un vademecum di scrittura per il web, questo testo è una vera guida pratica per migliorare entrambe le abilità richieste a un copywriter nel mercato del lavoro contemporaneo: sviluppare un pensiero creativo efficace e conoscere le specificità del digitale e dei media su cui viaggerà la sua idea. Una nuova formula di manuale, che mette a confronto la lezione dei maestri con gli approcci più aggiornati, i metodi chiave dell'advertising tradizionale e le ultime evoluzioni della comunicazione digitale, non solo per trarre principi chiari e utili ma anche per fornire strumenti pratici immediatamente spendibili. Un manuale pratico per tutti i copy, un percorso che va dal pensiero creativo alla scrittura. Utile nella biblioteca di chi si sta affacciando alla professione, ma anche in quella del copywriter professionista, il volume si rivelerà una valida risorsa sia per il webwriter che voglia accrescere la propria cultura nell'ambito della comunicazione, sia per il copywriter tradizionale che voglia tenere alta la sua professionalità nel confronto con il digitale.
Eurostat ha chiesto ai Paesi membri dell'Unione Europea di inserire nei conti nazionali alcune tradizionali attività produttive illegali ? droga, sfruttamento della prostituzione, contrabbando di tabacco ? ma la lista di tali produzioni è ben più lunga. L'internazionalizzazione dei mercati richiede tecnologie complesse, servizi internazionali differenziati e un sistema finanziario multilocalizzato. Questa evoluzione dell'apparato produttivo coinvolge anche le organizzazioni criminali e necessariamente le politiche di contrasto. Esiste un'indubbia e prevedibile difficoltà di comprensione dei modelli adottati dalle organizzazioni criminali e le ricerche presenti in questo volume suggeriscono di ricorrere alle tecnologie della conoscenza e allo studio delle relazioni interne ed esterne al sistema economico criminale. Un esito di queste ricerche è uno schema che definisce il conto satellite dell'economia criminale da integrare con gli analoghi schemi relativi all'economia sommersa e all'economia legale. Promettenti sviluppi sono inoltre il risultato delle ricerche sulle imprese legali della criminalità organizzata, operanti come supporto alle attività criminali oppure finalizzate all'investimento.