Questo libro fornisce una guida comprensiva della psicoanalisi italiana degli ultimi decenni, relativamente agli sviluppi teorici e ai progressi clinici più rilevanti, con particolare enfasi su temi quali il transfert, il trauma, gli stati primitivi della mente e la metapsicologia, sui quali il pensiero psicoanalitico italiano ha dato contributi particolarmente significativi. A una prima sezione introduttiva ("Storia della psicoanalisi in Italia") che ripercorre la storia del movimento psicoanalitico in Italia e la sua ricerca, seguono quarantuno articoli scelti per illustrare l'originalità del pensiero teorico e clinico italiano. Questi lavori sono raggruppati in cinque ulteriori sezioni tematiche: "Metapsicologia"; "Pratica clinica, teoria della tecnica, fattori terapeutici"; "La persona dell'analista, il controtransfert e la relazione/il campo analitici"; "Trauma, sofferenza psichica, lutto e working-through"; "Preverbale, precoce, fusionale e stati primitivi della mente". Ogni sezione è preceduta da un commento introduttivo per orientare il lettore in questo affresco del dibattito psicoanalitico italiano, aiutandolo ad addentrarsi in un pensiero e in una esperienza sviluppatisi in maniera diversa dal contesto francese, britannico, nordamericano o sudamericano. È una lettura utile sia per studenti interessati a conoscere i temi della psicoanalisi in Italia, sia per analisti esperti che vogliano approfondire la teoria e la tecnica analitica italiana e alcune importanti sue evoluzioni.
L'attuale modello di sviluppo economico (purtroppo lineare e non circolare) ed i processi di antropizzazione del territorio vanno, in genere quasi sempre, a discapito dell'equilibrio degli ecosistemi per nulla facile da ristabilire come testimoniano i disaccordi che concludono le ormai numerose conferenze mondiali sul clima che rimandano soluzioni invece urgenti. Tali processi chiamano direttamente in causa il comparto edile oggi in transizione verso "industria 4.0" rendendo anch'essi urgenti innovazioni di processo e di prodotto; il recente Codice degli appalti ha fissato nuove modalità di controllo; la digitalizzazione, nel confermare la centralità della progettazione, ha ridefinito i ruoli della committenza e degli operatori; una ulteriore urgenza, quindi, per rilanciare il settore edile dopo la crisi economica. Tutte "urgenze" che chiedono continui aggiornamenti ed ulteriori verifiche. Anche nella divulgazione scientifica: da qui la nuova edizione ampliata ed aggiornata di questo volume. Informazioni quindi recenti, critiche per supportare adeguatamente competenze nella gestione del processo edilizio al fine di garantire anche la sostenibilità ambientale di un edificio che va progettato e realizzato in relazione al suo contesto e al territorio di riferimento. Quest'ultimo mette ancora a disposizione quel che (gli) resta se non se ne interrompe il consumo. È pertanto obbligato un sempre maggiore impegno nell'operare oggi, qui, e tutti indistintamente, anche per rendere sempre più consapevoli i cittadini; quindi continuare a comunicare con ancora più adeguata efficacia in questo caso privilegiando la didattica che, rivolta a studenti delle facoltà dove si insegna a progettare, assume un ruolo determinante. Continuare a ricercare per capire, capire per operare, operare per comunicare: fare, fare bene, far sapere.
Il volume si configura come un manuale che descrive, con un'essenziale classificazione nosografica, le principali "terapie distrazionali": pet-therapy, musicoterapia, arteterapia, teatroterapia, aggiornandole alla letteratura scientifica odierna. La trattazione di ognuna delle forme di terapia distrazionale si articola presentando basi teoriche, evidenze empiriche, metodologia e applicazioni nell'ambito sociosanitario ed educativo, con riferimento a diversi modelli e a diversi approcci, per consentire al lettore una panoramica esaustiva e la possibilità di farsi un'idea critica sul tema. La descrizione di ogni tipologia di terapia distrazionale è preceduta da un capitolo introduttivo nel quale vengono presentati i presupposti psicologici che ne costituiscono il fondamento: psicologia animale, psicologia della musica, psicologia dell'arte, psicologia del teatro. Il testo è concepito come un compendio introduttivo destinato a studenti dei corsi di laurea in psicologia e scienze dell'educazione, ma anche agli studenti delle scuole di specializzazione in psicologia e psichiatria. È inoltre rivolto agli operatori sociosanitari, agli insegnanti e agli educatori che lavorano in questo ambito.
Il mondo del lavoro negli ultimi dieci anni è cambiato radicalmente, a fronte di una crisi che ha sconvolto i sistemi produttivi tradizionali. Le imprese che l'hanno gestita spesso sono quelle che hanno saputo immaginare nuovi modelli di business e nuovi modelli organizzativi e che hanno saputo intervenire sulle competenze delle persone. Tuttavia, stando ai dati del World Economic Forum, entro il 2020 più di un terzo delle soft skills che saranno maggiormente richieste dal mercato del lavoro oggi non sono ancora considerate cruciali per le imprese. Parlare oggi di soft skills è diretta conseguenza delle rapide evoluzioni che i mercati stanno chiedendo alle organizzazioni, e di conseguenza alle persone, nel cambiare il modo di lavorare, nel modo di gestire le relazioni e nel dare più spazio alle abilità cognitive: non è solamente una questione di acquisizione di competenze tecniche, ma sempre di più una questione di sviluppo di competenze trasversali. Il quarto volume della collana Cubo Rosso entra nel mondo delle soft skills attraverso una survey che fotografa la strategicità di tali competenze in un contesto di crescita e in un mondo lanciato verso la quarta rivoluzione industriale. È previsto uno spazio destinato al racconto di diverse esperienze sul campo, che ci portano a scoprire come i mondi che mettono al centro le competenze, e in particolare quelle soft, si dilatino sempre più, dal mondo delle imprese a quello dell'education. Il volume lancia anche un segnale sulle nuove professioni e sulle sfide in termini di competenze richieste dalla quarta rivoluzione industriale. Un tema di grande attualità, che permane sullo sfondo di questo volume, a sottolineare la necessità quasi propedeutica di una riflessione generale sulle soft skills nell'ottica dell'Industria 4.0.
Il testo presenta in modo sistematico i risultati di un lavoro di valutazione degli impatti del Servizio Civile Nazionale (SCN) sugli ex volontari ospitati dalle cooperative sociali aderenti a Confcooperative. La valutazione, nata da una felice intuizione di Federsolidarietà-Confcooperative, mira a verificare dove e come il nesso tra occupabilità e occupazione riesce a risolversi in una sinergia tra vantaggi individuali e collettivi e offre spunti di riflessione anche sulle politiche di promozione dell'occupazione giovanile. Sono stati in passato valutati, in particolare all'estero, gli effetti del SCN sullo sviluppo delle "competenze trasversali" e sui cambiamenti di atteggiamenti e pratiche di cittadinanza. Gli studi non si sono soffermati sugli impatti positivi "imprevisti" di tipo occupazionale; impatti indiretti sinora trascurati sebbene fosse nota la relazione tra competenze trasversali, capitale sociale e ricadute occupazionali. È, dunque, in un periodo caratterizzato da forti incertezze per i giovani, assenza di prospettive, alti tassi di NEET e debole voce come cittadini che occorrono idee e nuove suggestioni per il disegno di misure effettivamente in grado di ridurre il profondo gap di opportunità tra generazioni e tra macro-regioni. Esiste, infatti, una possibile sinergia tra SCN fondato sui valori di solidarietà e cittadinanza e interesse dei giovani all'autorealizzazione come cittadini e singoli soggetti. Nel testo si illustrano quali sono le condizioni e i contesti per cui tale felice connubio può realizzarsi. I lettori a cui ci rivolgiamo sono tutti coloro che con ruoli diversi ? decisori istituzionali impegnati nel ridisegno della misura del SCN, dirigenti e operatori del movimento cooperativo e del terzo settore, ricercatori ? si occupano di SCN, di politiche giovanili e politiche attive del lavoro, di pratiche di cittadinanza attiva, di economia sociale e di promozione dello sviluppo umano ed economico.
Questo saggio propone una specifica sociologia della tecnica integrata a una sociologia del capitalismo. Non si tratta quindi di un testo tradizionale di sociologia economica, ma di un'analisi delle relazioni funzionali esistenti tra tecnica e capitalismo e dei loro effetti sociali e culturali. Tecnica e capitalismo, infatti, non sono più dei mezzi a disposizione dell'uomo ma costituiscono una autentica (e ormai quasi unica e unidimensionale) forma di vita individuale e sociale, oltre che il fine di se stessi, avendo l'accrescimento (dell'apparato tecnico, la prima; del profitto, il secondo) come obiettivo teleologico ed escatologico. Sono ormai un sistema integrato che produce forme tecniche ed economiche di organizzazione che diventano forme sociali ed esistenziali; nonché norme tecniche e di mercato che diventano norme sociali. Espropriando il demos della sua sovranità e l'individuo della sua libertà moderna, sono delle forme/norme che producono la propria biopolitica e il proprio biopotere, ma sono anche o soprattutto forme/norme religiose, con una propria teologia. Partendo da alcuni concetti-guida essenziali per comprendere i reali processi in atto - autonomia/eteronomia, interazione/integrazione, società/comunità, cittadinanza, utopia, oltre che da una lettura sociologica di alcuni modelli di società offerti dalla filosofia o dalla letteratura (Caverna di Platone, Leggenda del Grande Inquisitore di Dostoevskji, Favola delle api di Mandeville, L'isola sconosciuta di Saramago) nelle pagine di "Sociologia della tecnica e del capitalismo" si espongono in dettaglio i caratteri e gli elementi di una nuova Grande trasformazione e di una nuova Grande narrazione, appunto quella di tecnica & capitalismo insieme.
Questo libro si rivolge agli studenti di Psicologia e agli specializzandi in Psicoterapia che devono o vogliono aprirsi all'orizzonte concettuale sistemico-relazionale.
È utile altresì agli psicoterapeuti esplorativi che desiderano incrementare il loro strumentario.
Le concezioni dei grandi autori, pionieri dell'approccio, dimorano in questo testo, filtrate attraverso la sensibilità contemporanea, unitamente alla concezioni di autori attuali che rinnovano il paradigma, confrontandolo, nella stanza di terapia, con le nuove espressioni della sofferenza psichica.
Le relazioni vengono esplorate: nella loro fisiologia, quando nutrono e fanno prosperare; nella loro patologia, quando si intossicano e reiterano dolore, nella loro possibilità di cura, quando si rivelano le risorse di verità e bellezza.
La prima parte del testo è dedicata agli assunti teorici che, confluenti nel paradigma, ne definiscono l'originalità, includendo le voci di autori che, pur da un altro versante, le prime relazioni hanno investito d'interesse.
La seconda parte è invece centrata sulla declinazione clinica dell'approccio.
Comportando, il modello sistemico, un certo gradiente di attività durante le sedute terapeutiche congiunte (famiglia o coppia come paziente), i più avvertiti clinici hanno sistematizzato modelli d'intervento che incrementano le risorse del sistema.
Quello che il lettore scoprirà è che tali modelli, veri e propri protocolli, reclutano bellezza, recuperando bagliori nei dirupi di legami sofferenti.
Lettori più esperti, psicoterapeuti che annodano senza posa rigore etico e ordine estetico nelle loro stanze di terapia, sono invitati alla piccola festa allestita in questi ultimi capitoli.
Alla fine di ogni capitolo sono collocate delle schede "identificative" degli autori trattati, con qualche curiosità che rende loro più avvicinabili, meno iconici. Le pubblicazioni riportate sono quelle disponibili nell'anno dell'ultima ristampa in italiano, in modo che ness
Chiunque potrebbe chiedersi: "La mia vita gira a vuoto o è in evoluzione verso una condizione liberata, nonostante le fatiche e le sofferenze?". Può capitare di essere prigionieri di quell'ignoranza esistenziale che non riguarda tanto il non sapere quanto il non aver mai scoperto, finora, un altro modo di esistere. Eppure in ognuno ci sono tre forze che premono perché sia possibile raggiungere una forma di vita buona: il bisogno, il desiderio e la libertà. In questo libro si segue anzitutto il dinamismo tipico di tali forze. Poi si cerca di comprendere come la loro interazione possa promuovere sia la coscienza di se stessi che la trasformazione dell'esistenza, liberandola il più possibile da quanto la opprime. Gandhi parlava della sua straordinaria esperienza biografica come di una serie di "esperimenti con la verità". Ma essi non possono darsi per nessuno senza gli "esperimenti" con la propria libertà. Non sono esperimenti da laboratorio, sono i passaggi di un cammino di esperienze e riflessioni vissute dalla persona per giungere a scoprire che cosa significhi diventare davvero liberi. Il libro indica alcune svolte essenziali per uscire dalla rassegnazione e dalla dispersione, mostrando la soglia d'accesso che ci toglie dalla prigionia del vivere solo per se stessi. Ci si trova allora in una vita dedicata e condivisa, che dà riscontro concreto all'universale aspirazione umana alla felicità.
Le fotografie della resistenza italiana accumulate nel corso dei decenni sono migliaia: le hanno raccolte anzitutto gli ex partigiani, nel tentativo di tenere vivo, anche con le immagini, il ricordo della guerra di liberazione. Il libro parla di questi scatti e affronta il problema della memoria visuale della resistenza indagandone i meccanismi di costruzione, la fisionomia e i caratteri di diffusione. Nel novero delle raccolte fotografiche dedicate alla guerra e alla resistenza in Italia, i tre album del comandante partigiano Ettore Serafino costituiscono in questo senso una fonte straordinaria: accompagnati da una ricca documentazione personale e creati unendo le riprese eseguite da lui stesso a quelle effettuate da altri autori, essi sono in grado di testimoniare il lungo processo di formazione della memoria visuale di quella importante stagione. La prima parte del libro si sofferma sulla produzione degli scatti ripercorrendo le vicende che anticipano la composizione dei tre volumi. La seconda si concentra sul loro montaggio e ordinamento da parte di Serafino nell'immediato dopoguerra, e rivolge particolare attenzione alle diverse funzioni e modalità di impiego delle fotografie nel corso del tempo, in bilico tra fruizione privata e uso pubblico.
Come potrebbe essere la nuova scuola della società digitale? Questo libro, realizzato da 17 autori impegnati su diversi fronti dell’innovazione scolastica, cerca di dare una risposta, sia con contributi che delineano l’idea di una scuola nuova, precisando che non è un problema di macchine, sia con proposte che affrontano temi cruciali, emersi dalla diffusione capillare delle tecnologie digitali.
Un'azienda può essere definita eccellente quando, operando in una logica di miglioramento continuo, produce redditività e, in assenza di sprechi e valorizzando le proprie risorse umane, realizza prodotti e servizi perfettamente coerenti con la qualità e la dinamica richieste dal mercato. World Class Manufacturing, conosciuto anche con il suo acronimo WCM, rappresenta un modello di gestione aziendale in grado di sviluppare rapidamente il valore e quindi le prestazioni, garantendo efficienza ed efficacia a tutti i processi industriali che determinano il successo o l'insuccesso di ogni azienda. Strutturato nei dieci pilastri tecnici che costituiscono i processi aziendali sui quali intervenire, il WCM definisce un percorso di miglioramento organizzato in sette step consecutivi. Basato su strumenti manageriali derivanti dalla Lean Production, propone un orientamento alla creazione del valore in relazione ai relativi costi originati dalle fonti corrispondenti. Il WCM è un modello di gestione ambizioso ma concreto, in grado di supportare manager e imprenditori nella ricerca delle opportunità di crescita partendo proprio dalle inefficienze che ne limitano il flusso del valore: inefficienze che rappresentano una vera e propria opportunità di risanamento, rilancio e sviluppo aziendale. Questo testo, coerente con le linee guida del suo ideatore, Richard J. Schonberger, sviluppa con un approccio analitico e metodologico ma anche con un linguaggio lineare e discorsivo le modalità concrete di implementazione di un progetto aziendale World Class. La presenza di grafici, tabelle, diagrammi di flusso ed esempi pratici rende agevole la lettura e la fruibilità del libro, in funzione del suo eventuale utilizzo a supporto di un progetto aziendale World Class Manufacturing.
La sentenza costituzionale n. 238/2014 è una pronuncia "storica". In essa si afferma che non può avere applicazione, in Italia, la consuetudine internazionale che esclude la responsabilità civile degli stati per i danni derivanti dai crimini di guerra e contro l'umanità compiuti da loro funzionari. Tale norma - afferma la Corte - è in radicale contrasto con i principi supremi della nostra Costituzione (i c.d. "controlimiti"). In Italia è dunque ora possibile convenire in giudizio gli stati stranieri responsabili di simili violazioni dei diritti fondamentali (si pensi ai processi sui crimini nazisti compiuti dopo l'8 settembre). Tante sono però le perplessità che la sentenza ha suscitato. Per molti osservatori, ad esempio, la decisione della Corte non rispetterebbe importanti cardini del processo costituzionale: a questa analisi è dedicata la parte centrale del libro. Ci si chiede inoltre se sarà davvero possibile che le vittime ottengano i risarcimenti loro dovuti (nonostante le sentenze di condanna che cominciano a fioccare e che nel libro sono riportate). Si teme altresì che l'Italia - per "ritorsione" - possa essere chiamata a rispondere dei crimini compiuti dalle sue truppe durante il fascismo. In quale contesto di "globale" rimessa in discussione delle immunità statali si colloca poi questa pronuncia? E potrà essa contribuire alla formazione di una diversa consuetudine internazionale valida per tutti i paesi? Queste, in sintesi, alcune delle questioni affrontate nel libro, il quale distingue l'"anatomia", il "contesto" e il "seguito" ancora in corso di questa importante sentenza costituzionale.