La tradizione psicoanalitica, a cominciare da Sadger e Rank, ha rilevato il termine "narcisismo" dalla sessuologia di fine Ottocento, nella quale indicava nient'altro che una perversione sessuale. Poi Freud ha "sdoganato" il termine e ha fatto del narcisismo il fondamento universale della natura umana e il cardine esplicativo di ogni psicopatologia. Da quel momento, nelle pagine di psicoterapeuti e moralisti della civiltà, il concetto di narcisismo è diventato onnicomprensivo, la chiave di accesso per spiegare ogni male. Ebbene, questo abuso sensazionalista del concetto è ormai logoro: il narcisismo è tutt'altro. Non è il fattore antisociale connaturato alla specie umana descritto da Freud; è semmai la deviazione patologica di un impulso naturale alla maturazione. Nessun carattere autonomo e nessuna personalità complessa possono nascere e svilupparsi senza attingere allo straordinario deposito di energia del narcisismo. L'ombra di Narciso è il dolore di non essere stati riconosciuti e, allo stesso tempo, la drammatica risposta dell'individuo all'angoscia di essere annientato. Nessuno è esente da tratti narcisistici, perché il narcisismo è una forza che spinge a esplorare la propria singolarità, a esprimere la propria unicità, ad affermare la propria personalità, anche se ciò comporta, non di rado, il passaggio attraverso la rabbia, la violenza, la crudeltà.
In dieci saggi Mariella Colin, Enzo R. Laforgia, Giorgio Bacci, Ada Gigli Marchetti, Elisa Marazzi, Sabrina Fava, Giorgio Montecchi, Elena Surdi, Martino Negri, Massimo Castoldi rileggono e interpretano scrittori, editori e illustratori di libri per l'infanzia, attivi in Italia tra gli anni Trenta e Quaranta del Novecento. A partire dal «romanzo di formazione fascista» per ragazzi, che presentava tutti i topoi della mitologia mussoliniana, ma soprattutto insisteva sulla contiguità tra celebrazione della Grande guerra e affermazione della dittatura, il volume indaga la progressiva elargizione di miti razzisti, xenofobi e antisemiti, imposti dalle direttive del Convegno nazionale per la letteratura infantile e giovanile tenutosi a Bologna nel 1938. In questo contesto, piuttosto uniforme, si distinguono scrittori, editori e illustratori, che seppero mantenersi al di qua della propaganda ufficiale, cercando di affermare una propria autonomia: a volte disegnando personaggi anacronistici, a volte suggerendo modelli educativi divergenti da quelli imposti dalla cultura dominante. In qualche autore si riconosce una non esplicita, ma ferma, opposizione al fascismo.
Oggi a ognuno di noi è richiesto di realizzare i propri progetti nel rispetto degli standard di qualità limitando i costi e di farlo sempre più rapidamente. E in un mondo che viaggia ad alta velocità, con tempi ridotti, competitività e complessità crescenti, il Project Management non potrà che acquisire maggiore importanza. È scienza e tecnica, metodo e rigore, ma anche creatività, comunicazione e una grande varietà di altre tematiche che meritano di essere approfondite. Il testo introduce le metodologie e le tecniche più diffuse e permette al lettore di definire un metodo di gestione pratico, ripercorrendo tutte le fasi del progetto e individuandone i momenti salienti. Tutto questo è analizzato tenendo in grande considerazione le dinamiche organizzative e il contesto nel quale i progetti nascono e vengono realizzati. Si trattano inoltre le competenze relazionali e comportamentali, indispensabili per un Project Manager, allo scopo di fornire una visione completa di ciò che è necessario per svolgere questa professione con successo e soddisfazione personale.
Il metodo HPM (Human Potential Model) costituisce un modello innovativo per il lavoro di formazione e coaching, le azioni di sviluppo, la crescita delle performance. Il suo carattere innovativo ed olistico ha forti applicazioni nell'impresa, ed in campo sportivo, ed inoltre sulle azioni di sviluppo organizzativo, per le risorse umane, e sul coaching individuale. Agisce tramite il potenziamento selettivo delle risorse individuali e dei team, localizzando sia azioni "chirurgiche" di intervento su micro-competenze, così come macro-progetti di ampio respiro. La sua peculiarità consiste nel dare un fondamento scientifico al tema dello sviluppo delle energie individuali, e della capacità di canalizzarli entro obiettivi, siano essi strategici, agonistici, ma anche semplici miglioramenti nella vita quotidiana. Nello spirito del metodo, le performance sono la conseguenza di un percorso efficace di focusing, formazione e costruzione attiva su tre piani: le energie personali (fisiche e mentali), le competenze (micro e macro competenze), gli obiettivi e ideali. Il metodo HPM consente quindi di identificare i segnali cui dare attenzione per riconoscere l'insorgere di crisi, la caduta delle performance (performance breakdown), la perdita di senso, di energie, di competenze (degrado entropico).
La psicologia ha sempre affiancato all'interesse per la patologia e il disagio l'attenzione per lo sviluppo e il potenziamento (empowerment) individuale e sociale. Uno dei temi emergenti in questo ambito è l'attenzione per il "flow", l'esperienza ottimale. Nel dialogo costante con la tradizione filosofica e con i modelli psicologici legati all'affermazione e all'espressione del sé, gli studi sul flow nascono con l'obiettivo di analizzare i fattori capaci di trasformare un'esperienza momentanea in uno stato psicologico ottimale. A caratterizzare l'esperienza di flow è un elevato livello di concentrazione e di partecipazione all'attività, l'equilibrio fra la percezione della difficoltà della situazione e del compito (challenge) e le capacità personali (skills), la sensazione d'alterazione temporale (l'orologio interno rallenta, mentre l'orologio esterno accelera), un senso di piacevolezza e soddisfazione. All'interno di questo contesto l'obiettivo del volume è triplice: presentare al lettore le caratteristiche e i determinanti delle esperienze ottimali; introdurre e presentare alcuni dei principali strumenti disponibili in italiano per la valutazione del flow; descrivere e analizzare le possibili applicazioni delle esperienze ottimali e dei diversi strumenti di misura in due specifici ambiti applicativi quali lo sport, individuale e di squadra, e il mondo aziendale.
Il crowdfunding è la pratica di micro-finanziamento dal basso che mobilita persone e risorse. Questo libro è un'ottima introduzione utile ad aprire gli occhi e a far cogliere le possibilità che tutti abbiamo a disposizione e quindi uno stimolo a saper vivere e agire meglio in un mondo che sta lentamente prendendo la direzione giusta. (Daniela Castrataro, Presidente Italian Crowdfunding Network). Nella cosiddetta Era della Conoscenza, descritta nel libro, il crowdfunding è la risposta naturale al vuoto lasciato finora in soluzioni e modelli alternativi per il finanziamento a progetti, iniziative, imprese. Quello che attualmente ancora manca è la coscienza del cambiamento in atto in un'epoca di transizione come la nostra e una massa critica adeguata a sfruttare appieno il potenziale insito in questa era. Nel crowdfunding tutti possono avere l'opportunità di realizzare un progetto, un obiettivo importante, un sogno mai realizzato. Non solo chi ha un'idea e ha voglia di implementarla, ma anche chi più passivamente preferisce cogliere un'opportunità semplicemente dando un contributo a favore dell'idea di qualcos'altro, rendendosi partecipe per la sua realizzazione e quindi usufruendo alla fine dei benefici creatisi. I nostri progetti potranno realizzarsi solo se riusciremo ad allinearli con i problemi, i bisogni e desideri futuri della nostra società, comprendendo l'epoca in cui viviamo, l'Era della Conoscenza. Il futuro crea il presente.
Il panorama cerimoniale del nostro paese sembra caratterizzato da profondi processi di reinvenzione, rifunzionalizzazione e risemantizzazione, dopo aver vissuto un periodo di dimenticanza e abbandono. Ma la ripresa della festa, che appare oramai un dato scontato, presenta in realtà una fenomenologia complessa. Si sa che la festa possiede una forza conservativa e rigenerativa, che i suoi simboli fondanti si aggiornano costantemente, in linea con le trasformazioni economiche, sociali e culturali del contesto cui si adegua. Coniuga tradizione e innovazione, mescolando in maniera creativa passato e presente, innestando nuove valenze su vecchi modelli, attribuendo nuovi significati a simboli del passato. Accanto a quelle strettamente legate alla tradizione nel nostro paese compaiono e si celebrano però feste nuove, funzionali alle esigenze dei fruitori, che molti studiosi considerano invenzioni gratuite, legittimate solamente da ragioni di tipo commerciale e legate al business turistico: feste che sembrano non avere un passato e di cui non si trova traccia né nel calendario religioso né in quello contadino. Usando in maniera convenzionale la distinzione tra feste "tradizionali" e feste "nuove", avendo consapevolezza della complessità della problematica e facendo ricorso all'osservazione etnografica, si cercherà di individuare il comune denominatore che spesso lega le une alle altre.
Profondi mutamenti hanno radicalmente modificato gli assetti della società moderna negli ultimi vent'anni scardinandone i confini ed estendendone gli orizzonti a prospettive globali. L'impatto è stato radicale, mettendo in discussione l'equilibrio peraltro sempre precario tra individuo e società. Quali sono le conseguenze a livello di costruzione soggettiva dell'identità? Le nuove pluralità e interconnessioni tra culture e società conducono verso l'apparire nel soggetto di identità multiple? Che consistenza assume oggi il rischio che le molteplicità si trasformino in identità sempre più frammentate e frantumate?
L'autore ripercorre alcuni paradigmi sociologici classici alla ricerca di letture in grado di chiarire tali dinamiche per suggerire delle prospettive teoriche che dall'individualizzazione in atto spieghino il nesso che potrebbe ripristinarsi tra soggetto individuato e società.
Il libro, dedicato a specialisti ma anche a tutti i lettori interessati, riveste una valenza didattica e aiuta a comprendere le trasformazioni in atto ed il conseguente impatto sull'individuo attraverso una chiave di lettura sociologica aperta peraltro ad apporti multidisciplinari sempre più necessari di fronte alla complessificazione progressiva degli scenari sociali globali.
Il volume tratteggia un disegno filosofico-educativo coagulato intorno ad alcune tematiche di ampio spessore pedagogico, quali il dialogo, la poetica, la morale dell’essere, la crescita dell’animus e la partecipazione. Coerenti con la riflessione di Edda Ducci, queste tematiche sono tenute insieme dal filo del filosofare, inteso come mezzo, o meglio, come cuore che pulsa e sempre rinnova l’oggetto della filosofia dell’educazione.
Presentazione del volume
I cinque saggi riportati in questo libro punteggiano un disegno filosofico-educativo coagulato intorno ad alcune tematiche di ampio spessore pedagogico, quali il dialogo, la poetica, la morale dell'essere, la crescita dell'animus e la partecipazione. Capaci di non cedere al fascino dell'immediatezza in cui il sapere pedagogico spesse volte trova il suo approdo, questi temi, intesi nella loro profonda umanità, potrebbero aiutare a comprendere quelle direzioni tese a un'azione educativa portatrice di fondanti valori etici. I pensatori a cui gli autori dei saggi si appoggiano per analizzare le singole tematiche hanno vissuto ed esperito l'uomo nella sua totalità: Platone, maestro insuperabile del dialogo, analizzato attraverso il suo Protagora, per scrutare la comprensione di un agire comunicativo fatto di indagine e di premesse, categorie essenziali per un dialogo educativo vero e autentico; Tommaso d'Aquino, interpretato attraverso il suo De Magistro, per cogliere gli strumenti del conoscere e insieme tentare di comprendere nell'educativo la necessità di una profonda riflessione tra poesia e pratica filosofica; Dhuoda, madre di un figlio lontano, letta attraverso il suo Liber Manualis, per indirizzare alla formazione di una coscienza personale portatrice di momenti paidetici essenziali quali l'umiltà, la volontà e la relazione; Seneca, autore senza età, per stimolare una desiderosa conoscenza di sé, per risvegliare un autentico interesse per l'educativo, per motivare a una professione responsabile e delicata quale quella dell'insegnante; Ebner, dialogista tra i più importanti del nostro tempo, per far comprendere, attraverso un'azione educativa partecipata, il confine tra natura e storia dell'uomo in cui lo spirito, tramite una comunicazione fatta non di suoni ma di parola, esprime pienamente ciò che rende umano l'uomo. Coerenti con la riflessione della filosofa dell'educazione Edda Ducci (1929-2007), queste direzioni sono tenute insieme dal filo del filosofare, inteso come mezzo, o meglio, come cuore che pulsa e sempre rinnova l'oggetto della filosofia dell'educazione.
Scritti di: Fiamma Albanesi, Stefano Bacchetta, Cosimo Costa, Barbara Minelli, Valeria Muti.
Cosimo Costa è ricercatore di Pedagogia generale e Filosofia dell'educazione presso la Libera Università Maria Santissima Assunta (LUMSA) di Roma. Per l'editore Anicia ha curato Per una filosofia dell'educazione. La riflessione di Edda Ducci attraverso i suoi scritti (2015); Sulla natura dell'essere. Le origini di una filosofia dell'educazione (2016).
Indice
Carmela Di Agresti, Presentazione
Fiamma Albanesi, Il dialogo nell'agire educativo. Annotazioni su un dialogo platonico
(Dia-logos ed esistere; Dialogo o chiacchiera?; Il dialogo: cuore pulsante della realtà-uomo; Le categorie dell'incontro; Il percorso dialettico; Bibliografia)
Stefano Bacchetta, Filosofare con i bambini. Dal De magistro di Tommaso d'Aquino indicazioni per un'educazione poetica
(Introduzione; Chi può insegnare? Una risposta dal De magistro; Gli strumenti e i signa; Filosofia e poesia. Quando insegni al bambino il nome dell'uccello, il bambino non vede più l'uccello; Poesia come signum e strumento; La Poesia nella dinamica tra inventio e disciplina; Riflessioni; Quale filosofia con i bambini? Quale poesia?; Conclusioni; Bibliografia)
Cosimo Costa, Sulla formazione morale dell'essere. Spunti di riflessione dal Liber Manualis di Dhuoda
(Circa l'educazione morale; Dhuoda: anima "turbata dai molti affanni; La condizione dell'umiltà; Il motivo della volontà; L'etica della relazione; Conclusioni; Bibliografia)
Barbara Minellim Attendere all'umano (Attendas ad totum hominem)
(Filosofare sull'educativo; Inquietare; La proposta di Seneca; Seneca e lo Stoicismo; L'educazione dell'animo; Bibliografia)
Valeria Muti, La parola tra l'Io e il Tu in Ferdinand Ebner. Prossimità o partecipazione?
(La muraglia cinese; L'Io e il Tu; Dalla prossimità alla partecipazione; Bibliografia).
L'anoressia e la bulimia sono disturbi del comportamento alimentare in crescente espansione. Diffuse soprattutto tra gli adolescenti, prevalentemente di sesso femminile, esse esprimono, però, una sofferenza che va al di là del puro problema nutrizionale, e coinvolge la sfera psicologica e quella relazionale. Il libro vuole, appunto, restituire a questi disturbi il significato di "fenomeni complessi", in cui si intrecciano molteplici componenti, sempre strettamente collegate: influenze socio-culturali che si riferiscono alle profonde trasformazioni del ruolo della donna, in una società che mette in vetrina corpi eternamente giovani ed efficienti; aspetti psicologici individuali che, nel problematico rapporto col corpo, esprimono una complessiva difficoltà di crescita; dinamiche familiari che, nelle rigidità delle interazioni dei legami e dei miti condivisi, evidenziano un "corpo familiare" che sembra arrestarsi nelle proprie capacità evolutive. C'è dunque un filo conduttore che attraversa le molteplici componenti in gioco in questi disturbi: il tentativo impossibile di sospendere il tempo dello sviluppo e della crescita. Di questo "tempo sospeso", il corpo anoressico e bulimico offre una suggestiva metafora, di cui vanno pazientemente ricostruiti i significati. Il libro fornisce al lettore una guida essenziale in questo percorso.
Svogliati, incompetenti, senza valori, senza mordente: così vengono spesso descritti i nostri giovani. E poi c'è il web: che li distrae, li impigrisce, li allontana dalla vita reale e annichilisce le loro relazioni. Questo libro la vede in modo diverso. Partendo da una ricca mole di dati, frutto di più di 15.000 interviste, l'autore propone una lettura del binomio giovani-web che, oltrepassando gli stereotipi, interpreta e riconosce l'originalità, le capacità, i valori e l'entusiasmo di un'intera generazione. Una generazione che si è costruita la sua identità nel mondo digitale, anzi nel partecipativo e collaborativo web 2.0. E allora, che cosa hanno portato nelle vite di questi ragazzi i social network, i blog e i forum? Come ne hanno influenzato i tratti, le relazioni e le abitudini? Come cambia la semantica del loro linguaggio? E come si può dialogare con loro? Socialità, Trasparenza, Immediatezza, Libertà, Esperienza (in una parola: S.T.I.L.E.) sono gli elementi chiave che i genitori e le Istituzioni, il mondo della formazione e le imprese dovrebbero adottare per capirli e coinvolgerli. È una generazione nata dalle ceneri delle certezze delle generazioni precedenti, in debito di fiducia e opportunità; eppure, a dispetto di tutto ciò - ci sfida l'autore ha i talenti giusti per il tanto invocato cambio di rotta del nostro Paese.