Il volume affronta l'analisi del comportamento del consumatore dal punto di vista del marketing: partendo dalle basi teoriche tipiche di questa disciplina (teorie cognitive, comportamentiste e consumer culture theory) sono presi in rassegna i processi e le condotte che gli individui pongono in essere nelle loro attività di acquisto e di utilizzo dei beni di consumo. Il punto di vista del marketing è considerato in via prioritaria in quanto costituisce la funzione più direttamente interessata alla gestione dei rapporti col mercato. Ciò vale sia per le imprese di produzione, di servizio e commerciali, sia per le istituzioni pubbliche o private che operano in questo settore: agenzie pubbliche centrali e territoriali, enti e associazioni a tutela dei consumatori ecc. Il testo fornisce una panoramica della letteratura nazionale e internazionale sull'argomento con approfondimenti relativi alle ricerche empiriche disponibili sui vari aspetti del comportamento del consumatore. In questa edizione l'analisi teorica è stata aggiornata alla luce dei significativi cambiamenti che si sono concretizzati nella seconda metà degli anni Duemila. Il volume è stato snellito e reso più essenziale al fine di renderne più agevole la lettura e coglierne le implicazioni.
La riflessione storica degli ultimi trent'anni è stata dominata da un'interpretazione politica dei processi di scolarizzazione di massa promossi in età contemporanea nelle società occidentali attraverso la creazione dei moderni sistemi scolastici nazionali. La subalternità alla prospettiva storiografica ha causato la marginalizzazione di paradigmi interpretativi alternativi, come quello relativo alla dimensione economica della scolarizzazione di massa. Se infatti il ceto dirigente liberale perseguì la scolarizzazione di massa al fine di generare sentimenti identitari e consolidare il consenso politico alle proprie istituzioni, per raggiungere tale scopo non poté fare a meno di coinvolgere le imprese private, le quali erano in grado - tramite i loro impianti produttivi - di produrre su vasta scala i materiali necessari per porre le basi della "scuola di massa". Utilizzando gli annuari industriali, i bollettini delle organizzazioni di categoria, le inserzioni pubblicitarie pubblicate sulle riviste magistrali, i premi concessi nell'ambito delle esposizioni nazionali e universali, i brevetti e altre fonti inconsuete per questo ambito di studi, il volume mostra come i "mezzi di educazione di massa" serializzati e prodotti su scala industriale da quelle stesse imprese finirono con l'indurre una generalizzata omologazione dei metodi di insegnamento e dei processi di apprendimento e con lo standardizzare gli stessi contenuti educativi.
Questa guida pratica è dedicata a psicologi, insegnanti, educatori, animatori e a tutti coloro che operano con i gruppi. I giochi presentati forniscono informazioni, tecniche, riflessioni e consigli utili per il loro lavoro. Questo manuale è frutto dell'esperienza degli esperti dell'Associazione Culturale J. L. Moreno che opera da numerosi anni a Roma nell'ambito della Psicologia Umanistica. I giochi hanno come filo conduttore la vita e le sue molteplici esperienze. L'obiettivo di questo percorso è di riunificare la nostra esistenza in modo coerente e significativo. I giochi proposti si avvalgono di diverse tecniche: la scrittura creativa, lo psicodramma, il movimento e l'espressione corporea, il training affermativo, le tecniche grafico-proiettive.
Con il termine coping s'intende il complesso processo che gli individui mettono in atto con lo scopo di fronteggiare e ridurre lo stress. Il coping non si riferisce soltanto allo sforzo per ridurre o risolvere i problemi, ma alla gestione delle proprie emozioni e dello stress derivante dalle situazioni problematiche. Il coping si compone di emozioni, pensieri e comportamenti, tutti finalizzati a controllare, tollerare e ridurre le richieste (interne e esterne), le pressioni ambientali e i conflitti che ne derivano. Mentre sta crescendo la sensibilità dei ricercatori e dei professionisti nei confronti dello studio dello stress, il coping - nonostante la sua importanza strategica nel definire il benessere soggettivo degli individui - è un costrutto ancora poco esplorato e conosciuto. Lo scopo del volume è di introdurre il lettore alla conoscenza del costrutto del coping - presentando la più recente letteratura scientifica - e di illustrare i risultati di oltre quattro anni di ricerche svolte in quest'ambito dagli autori. Il volume è arricchito, inoltre, da sette strumenti psicometrici per la misurazione del coping.
Il manuale, il cui autore è il fondatore della omonima Pratica Psicomotoria Aucouturier (PPA), traccia in modo sistematico, forte di trentacinque anni di attività, i fondamenti teorici e le linee applicative del proprio metodo, già noto e applicato in Italia. L'autore dedica la prima parte del volume alla psicodinamica della motricità infantile letta attraverso il concetto di fantasma d'azione. La seconda parte illustra la pratica psicomotoria nelle sue funzioni educativa e preventiva da un lato, e terapeutica dall'altro, esplicitandone gli obiettivi e le strategie di rassicurazione profonda tramite il corpo e il linguaggio. Questo libro si rivolge agli psicomotricisti, ma anche a tutti coloro che lavorano con i bambini.
Viviamo un'epoca in cui è facile provare disorientamento. Le leadership sono sottosopra, cambiano e mutano natura, si perdono. Talvolta abbiamo la sensazione di lottare senza forze contro poteri che sembrano tenere in mano saldamente le redini non solo dell'economia ma, ormai, anche della società. Anche gli uomini d'affari, gli executive e i manager possono sentirsi prigionieri di questo meccanismo. Pur consci di percorrere una strada sbagliata, talvolta si sentono costretti a chiudere gli occhi e ad assumere decisioni che produrranno ricchezza per pochi, disagi (talvolta drammi) per molti, costi sociali elevati. Il disorientamento però può diventare anche fonte di consapevolezza. Vogliamo davvero essere schiavi della dittatura della ragione strumentale che, assottigliando progressivamente la nostra libertà, ci allontana dal processo di umanizzazione della vita e del lavoro? Siamo proprio convinti che non vi siano modelli alternativi per immaginare e rendere fattibile una diversa economia? Il volume raccoglie numerose riflessioni su questi aspetti, s'interroga su molte dimensioni, racconta - da diverse prospettive - inquietudine, disagi, ma soprattutto speranza. Sollecita impegno in un lavoro educativo che sviluppi una diversa e attiva consapevolezza, nella convinzione che le imprese e chi le guida possono fare molto in questa direzione, soprattutto testimoniando esperienze che le mostrino come luoghi fertili di significati e di senso per il lavoro.
Tra la fine dell'Ottocento e i primi decenni del Novecento la stampa quotidiana iniziò a svolgere anche in Italia una funzione cruciale di trasmissione e disseminazione di idee e giudizi di valore e fu strumento di sensibilizzazione e orientamento dell'opinione pubblica su specifiche proposte di riforma e misure di policy. Quest'opera raccoglie, in due volumi, i risultati di un ampio lavoro di ricerca diretto a ricostruire e analizzare approfonditamente questo fenomeno e, in particolare, l'attività di opinion makers svolta in età liberale dagli economisti italiani sui principali giornali nazionali. Il primo volume, dedicato ai maggiori cultori italiani di scienze economiche, contiene studi dedicati all'analisi complessiva del loro rispettivo contributo sulla stampa quotidiana. Oltre all'importante azione di alcune figure pionieristiche in queste attività - come Salvatore Cognetti de Martiis, Vilfredo Pareto, Maffeo Pantaleoni, Antonio de Viti de Marco - viene esaminata l'attività di studiosi della generazione più giovane quali Gino Borgatta, Attilio Cabiati, Edoardo Giretti, Federico Flora, e soprattutto del loro Maestro Luigi Einaudi che ha rappresentato un caso pressoché unico nel panorama nazionale. Il secondo volume, che ha invece un'impostazione tematica, raccoglie i saggi relativi ai principali interventi di politica economica e sociale pubblicati sulla stampa quotidiana, in particolare nel periodo compreso tra il 1890 e la presa del potere da parte del Fascismo.
Tra la fine dell'Ottocento e i primi decenni del Novecento la stampa quotidiana iniziò a svolgere anche in Italia una funzione cruciale di trasmissione e disseminazione di idee e giudizi di valore e fu strumento di sensibilizzazione e orientamento dell'opinione pubblica su specifiche proposte di riforma e misure di policy. Quest'opera raccoglie, in due volumi, i risultati di un ampio lavoro di ricerca diretto a ricostruire e analizzare approfonditamente questo fenomeno e, in particolare, l'attività di opinion makers svolta in età liberale dagli economisti italiani sui principali giornali nazionali. Il primo volume, dedicato ai maggiori cultori italiani di scienze economiche, contiene studi dedicati all'analisi complessiva del loro rispettivo contributo sulla stampa quotidiana. Oltre all'importante azione di alcune figure pionieristiche in queste attività - come Salvatore Cognetti de Martiis, Vilfredo Pareto, Maffeo Pantaleoni, Antonio de Viti de Marco - viene esaminata l'attività di studiosi della generazione più giovane quali Gino Borgatta, Attilio Cabiati, Edoardo Giretti, Federico Flora, e soprattutto del loro Maestro Luigi Einaudi che ha rappresentato un caso pressoché unico nel panorama nazionale. Il secondo volume, che ha invece un'impostazione tematica, raccoglie i saggi relativi ai principali interventi di politica economica e sociale pubblicati sulla stampa quotidiana, in particolare nel periodo compreso tra il 1890 e la presa del potere da parte del Fascismo.
La carriera scolastica ancora oggi risulta influenzata da molteplici aspetti riconducibili all'origine sociale degli studenti. Tuttavia, nello spiegare questo fenomeno gli studiosi tendono a considerare in maniera distinta gli aspetti economici e quelli culturali piuttosto che interrogarsi sul loro legame. Il volume colma questa lacuna, evidenziando come il rapporto di studenti e famiglie con la scuola cambi a seconda della classe sociale di appartenenza. A partire dai dati dell'Indagine Istat sul percorso di studio e lavoro dei diplomati, l'autore coniuga le categorie classiche della letteratura sociologica con le più recenti declinazioni sul tema, il rigore metodologico con la combinazione eclettica di sofisticate tecniche di analisi, riuscendo così a svelare l'ambivalenza della scuola. Questa istituzione, infatti, da un lato riproduce le diseguaglianze tra le classi sociali; dall'altro permette a molti studenti di modesta origine sociale di seguire traiettorie "eretiche", caratterizzate da mobilità educativa. Il rapporto dialettico tra dispositivi scolastici e disposizioni sociali, tra ideologia e struttura sociale, spinge il lettore a riflettere sulle ragioni della "continua riforma" del sistema di istruzione negli ultimi due decenni. Il volume è corredato da un allegato on line disponibile nell'area Biblioteca multimediale del sito www.francoangeli.it.
Il volume presenta approfondite riflessioni teoriche e spunti pratici sulla resilienza - intesa come capacità di riemergere fortificati da difficoltà e traumi - focalizzando l'attenzione sui bambini e sugli adolescenti vittime di maltrattamenti ed abusi. Integrando l'ottica corrente che si concentra sulle difficoltà ed i fattori di rischio, i vari contributi intendono proporre un nuovo approccio al trauma che faccia perno sulle risorse individuali, familiari e sociali per promuovere costruttivi percorsi di sviluppo. A tal fine viene prima descritto il ruolo fondamentale che possono svolgere le relazioni affettivamente significative all'interno delle famiglie - comprese quelle maltrattanti - e poi analizzate le caratteristiche dei bambini e degli adolescenti che appaiono resilienti malgrado le ferite relazionali subite. Seguono dettagliate indicazioni, utili per genitori, educatori, insegnanti, psicologi e operatori, sugli interventi che portano a "costruire" il processo di resilienza, incentivando i tre fattori che ne stanno alla base: il senso di sicurezza interno, la stima di sé e la sensazione di operare in modo efficace. Particolare cura viene posta nel promuovere l'intelligenza emotiva, potenziare l'empatia, gestire l'aggressività senza trascurare lo sviluppo della creatività e dell'umorismo.
Le vittime di reato focalizzano ormai da tempo l'attenzione di studiosi, organismi internazionali e istituzioni anche non governative in linea con disposizioni internazionali e leggi nazionali che ne sanciscono il diritto ad un adeguato riconoscimento, protezione, tutela e interventi sulle conseguenze dei processi di vittimizzazione. La vittimologia, sin dalle sue origini, si è imposta come disciplina orientata alla rivalutazione delle vittime sviluppandosi in diverse aree di interesse in una prospettiva interdisciplinare che coinvolge discipline penalistiche, sociologiche e psicologiche. Il volume ripercorre questa evoluzione rilevando in modo particolare i fattori di vulnerabilità che facilitano i processi di vittimizzazione, con particolare riferimento alle vittime di età minore e alla violenza di genere, indicando anche le possibili cautele per evitare negli interventi giudiziari e istituzionali fenomeni di vittimizzazione secondaria. I modelli di intervento dei servizi a favore delle vittime vengono proposti come evoluzione della giustizia riparativa per la rivalutazione e la tutela della vittima e per la rassicurazione sociale e la prevenzione di future vittimizzazioni.
"Non compio il bene che voglio, ma il male che non voglio" (Rm 7,19), scrive san Paolo. Come scegliamo il modo di comportarci? La psicologia dello sviluppo morale e la neuroetica indagano la condotta umana: il complesso intreccio tra capacità di ragionamento, emozioni e sentimenti che sostengono la nostra vita morale. Le emozioni hanno un ruolo fondamentale nel guidare le nostre decisioni. Ne siamo consapevoli? Viviamo in una società emotivamente analfabeta, alla ricerca di sensazioni a tutti i costi e poco abituata ad ascoltare le emozioni. La conoscenza di noi stessi - "cuore", "mente", dinamismi - ci aiuta a scoprire quello che realmente desideriamo e non soltanto quello che crediamo di desiderare. Gli autori ci accompagnano in un viaggio affascinante alla scoperta delle fonti motivazionali dell'agire morale, dimostrando come emotività ed affettività costituiscano leve formidabili per comportarci in modo moralmente corretto. Un percorso che non si ferma al piano morale ed indaga come sia possibile amare il prossimo "con tutto il cuore" nel proprio matrimonio, ministero, consacrazione. L'amore è un sentimento insito nella natura umana, è una realtà con diverse dimensioni, eros e agápê, è un "frutto" dello Spirito Santo, che porta a preferire in maniera costante, per tutta la vita, il bene dell'altro a quello proprio.