La Scuola tende oggi a presentarsi sempre più come un semplice servizio consegnato agli interessi individuali. Essa corre così il rischio di perdere la sua legittimazione collettiva. Philippe Meirieu parte da questa semplice constatazione per proporre una vera e propria rinascita della Scuola che faccia di essa un'Istituzione capace di contribuire alla costruzione di un'autentica democrazia. L'autore non si limita però ad enunciare le finalità della Scuola. Fondandosi sulla sua pluriennale esperienza di insegnamento e di formazione, ha scritto un vero e proprio manuale di pedagogia praticata, in cui si analizzano i principi fondatori dell'istituzione Scuola (parte prima), le tensioni costitutive della professione di insegnante (parte seconda) e gli strumenti pedagogici per la pratica didattica in classe (parte terza). Il volume è rivolto prima di tutto agli insegnanti in servizio e in formazione iniziale. Ad essi offre spunti di lavoro, orientamenti di metodo e preziosi riferimenti al patrimonio pedagogico. È rivolto anche ai formatori e ai consulenti, per i quali può costituire un prezioso strumento di lavoro grazie alla presenza di schede e proposte di attività con i docenti. Non un libro operativo come ce ne sono tanti, ma un prezioso documento frutto della profonda riflessione e dell'esperienza di uno dei più importanti pedagogisti francesi.
Questo volume affronta i temi fondamentali della teoria e della pratica della psicologia clinica. A partire dai riferimenti storici della disciplina, il lettore è guidato attraverso le varie fasi del processo diagnostico, le tecniche del colloquio clinico, gli strumenti della diagnosi testologica, fino alla trattazione dei principali approcci psicoterapeutici. Pensato soprattutto per gli studenti dei corsi di laurea in psicologia triennale e magistrale, può tuttavia costituire un utile strumento di consultazione anche per i giovani colleghi che stanno formandosi nelle varie Scuole di psicoterapia, nonché per professionisti più esperti, che desiderino una lettura agile e up to date sugli argomenti clinici di più frequente riscontro. L'aggiornamento e l'ampliamento dei contenuti di questa nuova edizione risponde all'esigenza di un apprendimento sempre più "professionalizzante", ossia orientato a un "saper fare" che risponda in modo puntale all'attuale multiformità delle richieste di intervento psicologico.
Che cosa è la Gamification? A cosa serve? E come si applica? Questo manuale analizza le radici e l'evoluzione del fenomeno, i trend di mercato e le previsioni di sviluppo, proponendo una raccolta di modelli e casi di studio utile sia a game designer sia a responsabili della formazione e comunicazione in organizzazioni che si trovino a progettare o implementare strategie di Gamification. L'analisi si concentra su come l'implementazione di meccaniche ludiche può produrre cambiamenti significativi sui comportamenti e sulle performance individuali. Evidenze neuroscientifiche chiariscono, infatti, che la pratica del gioco interessa direttamente alcuni istinti umani primari, come il bisogno di autoespressione o la volontà di porsi nuove sfide, consentendo di creare coinvolgimento, motivazione e fedeltà. Eppure, lo stigma culturale che da sempre accompagna il fenomeno ludico nel tempo ne ha limitato fortemente la diffusione, relegando il gioco a pratica di nicchia o intrattenimento infantile. La nostra epoca, con la disponibilità di reti a banda larga, la diffusione capillare di dispositivi mobili e il largo impiego dei social network, crea un panorama del tutto inedito. Oggi il pianeta spende collettivamente più di tre miliardi di ore alla settimana nel gioco: una "alfabetizzazione videoludica di massa" che ha reso possibile lo sviluppo e la diffusione sempre più rapida della Gamification.
Il percorso di sviluppo della sport industry prosegue con sempre nuovi fruitori (dai neonati alla quarta età), applicazioni (in particolare con le finalità salutistiche), ambiti geografici (si pensi al mondo medio-orientale e asiatico) e tecnologie (per esempio big data e social media), così da costituire uno dei più importanti settori industriali in termini di contributi al pil e all'occupazione. La costante crescita dello sport anche dal punto di vista economico spinge sempre nuovi protagonisti (anche stranieri) ad affacciarsi nel contesto competitivo mondiale, innalzandone le difficoltà. A questa intensa concorrenza si può rispondere solo aumentando proporzionalmente la capacità manageriale intesa a 360 gradi. Tematiche come il brand e l'event management, il customer relationship management, il co-marketing, l'heritage marketing e altri aspetti diventano sempre più parte di una vera professionalità di management sportivo. Sergio Cherubini propone con questo volume un approccio al tempo stesso rigoroso dal punto di vista scientifico e pratico da quello applicativo, inserendo nel testo molti casi ed esperienze reali (dagli Internazionali di tennis alla Nike, dall'Amsterdam Arena ai circoli sportivi), a sostegno di un quadro concettuale costruito nell'arco di oltre venti anni di studi, ricerche e pubblicazioni su questo tema.
Il nuovo libro di Milton Bennett Principi di Comunicazione Interculturale. Paradigmi e pratiche non è solo una nuova edizione di Principi di comunicazione interculturale, tradotto e pubblicato in Italia nel 2002 da FrancoAngeli. Seppure mantenga la struttura di testo con sezione antologica, è completamente rinnovato nei contenuti. Nelle prima parte l'autore si concentra sull'accuratezza del lessico e dei livelli di analisi appropriati per potere parlare di comunicazione interculturale. Focalizza poi la propria prospettiva entro la dimensione epistemologica costruttivista, alla base del noto Modello Dinamico di Sensibilità Interculturale (MDSI). Lo stesso modello è qui presentato nella sua ultima versione in cui rivede alcune posizioni e soprattutto suggerisce un diverso linguaggio per riferirsi al continuum di esperienza della differenza all'interno del paradigma quantistico. In questa nuova edizione amplia i contenuti relativi all'analisi dell'interazione tra persone di culture diverse, pubblicando finalmente anche la sua teoria di stili percettivi sottostanti il modo in cui individui con diverso retroterra culturale preferiscono, collettivamente, pensare e imparare. Infine inserisce un capitolo su come la prospettiva interculturale costruttivista si declina in diverse applicazioni pratiche. Nella seconda parte offre una selezione di letture antologiche "classiche" su alcuni concetti fondamentali della comunicazione interculturale.
A partire dagli anni '70, numerose ricerche cliniche ed epidemiologiche, che hanno coinvolto centinaia di migliaia di persone e studiato decine di migliaia di casi di tumore, hanno confermato, al di là di ogni ragionevole dubbio, che l'alimentazione ha un ruolo importante nella genesi delle malattie croniche che caratterizzano il mondo moderno. L'obiettivo del volume è quindi valorizzare il cibo semplice e trasmettere poche ma importanti raccomandazioni preventive: più cereali integrali, più verdura e frutta, meno zuccheri e cereali raffinati, meno carni, latticini e grassi animali, meno sale e meno alimenti conservati sotto sale. L'autore fornisce una guida per chi diffida della pubblicità e dei nutrizionisti televisivi ma non sa come orientarsi; per i genitori che si interrogano su quale sia l'alimentazione migliore per crescere i propri figli; per chi soffre di piccoli disturbi che incidono fortemente sulla qualità della vita; per i malati che si chiedono quale sia l'alimentazione per aiutare la guarigione e prevenire le recidive della malattia; per i medici che, consapevoli della loro impreparazione, desiderano aiutare i loro assistiti con umiltà e competenza; per erboristi, farmacisti e gestori di negozi biologici perché non veicolino proposte dietetiche potenzialmente nocive.
Questo libro si rivolge non solo ai counselor ma a tutto coloro che a vario titolo si occupano, professionalmente o come volontariato, delle relazioni d'aiuto. Al giorno d'oggi solitudine, stress da lavoro, ansia da prestazione o da sovraccarico di responsabilità, mancanza di senso e direzione per la propria vita sono sempre più diffusi e frequenti. Si tratta di un malessere diffuso, un male di vivere a volte episodico e a volte più esistenziale che, seppure non patologico, risulta ugualmente invalidante e distruttivo per l'individuo. In questo contesto, di fronte al progressivo aumento di richieste d'aiuto, il Counselig a orientamento analitico transazionale offre risposte adeguate, specializzate e di valore: non bastano, infatti, l'altruismo, la generosità o l'impegno. Ci vuole professionalità per essere veramente d'aiuto ai singoli individui o ai gruppi, ci vuole competenza tecnica per gestire situazioni relazionali complesse, ci vuole preparazione personale per sostenere la sofferenza senza farsi travolgere. E poi ci vuole supervisione, esercizio ed esperienza. In questo libro otto counselor - con specializzazione presso la Scuola Superiore di Counseling del Centro Berne di Milano e con esperienze, professioni di partenza e ambiti di lavoro molto diversi fra loro - descrivono gli strumenti e le applicazioni di una metodologia ormai consolidata e raccontano, in soggettiva, nel modo più concreto e coinvolgente possibile, le loro pratiche esemplari.
I Best in Class della collana "Giorgio Eminente" perseguono l'obiettivo di valorizzare i lavori di alcuni diplomati del Master Universitario in Marketing Management, presentando delle case history inedite, costruite a partire dalle esperienze di project work condotte presso alcune delle imprese partner del Master. I casi proposti sono di grande utilità e interesse per tutti coloro i quali, studenti e professionisti, desiderino accrescere le proprie conoscenze di marketing attraverso la lettura e l'analisi di concrete esperienze d'impresa. Questo undicesimo volume della collana presenta le storie di: Telecom Italia, Criteo, Consul-marketing, Consorzio per la Tutela dell'Asti docg. Il libro accoglie, inoltre, i contributi dei relatori intervenuti al MUMM Conference Day 2014, dal titolo Competitività e Relazioni di Filiera (in collaborazione con Centromarca). Al convegno annuale del Master hanno partecipato studiosi e manager di elevato profilo in rappresentanza sia del mondo accademico sia di imprese e istituzioni di rilievo internazionale, come: Centromarca, Conad, Peroni-SAB Miller, Procter & Gamble.
Nel periodo più violento della storia europea, tra il 1900 e il 1945, si sviluppa un ampio dibattito che pone la pace come obiettivo politico fondamentale. Si tratta di un dibattito che coinvolge molte voci, spesso diverse tra loro e a volte perfino opposte, ma accomunate dal desiderio di rimettere in sesto un "mondo fuor dei cardini", in preda alla brutalità e all'oppressione. I protagonisti di questo dibattito sono, per ricordare solo i nomi più illustri, Norman Angell, Lev Tolstoj, Rosa Luxemburg, Bertrand Russell, Romain Rolland, Max Scheler, Altiero Spinelli, Simone Weil e Aldo Capitini: personalità spesso isolate nel loro tempo e che, qualche volta, hanno pagato a caro prezzo la propria coerenza, ma il cui pensiero offre suggerimenti su cui ancora oggi dovremmo riflettere attentamente.
Questo testo nasce dall'esperienza decennale dell'hospice "La Valle del Sole" dell'Ospedale S.Maria di Borgo Val di Taro (Parma) e intende fornire una serie di contenuti e strumenti relativi alla cura dei malati inguaribili e al lavoro sanitario nell'ambito delle cure palliative. A fianco del racconto di esperienze e vissuti degli operatori sanitari che si occupano di queste cure, vengono presentati strumenti, tecniche e metodi derivanti dal lavoro clinico e dalla ricerca in questo campo. Vengono inoltre approfonditi contenuti medico-sanitari, quali l'accoglienza del malato e dei familiari, il supporto al lutto, la comunicazione malato-operatori sanitari, la relazione di cura, l'etica medica, l'integrazione tra ospedale e territorio, la collaborazione tra operatori professionali e volontari, il lavoro in equipe interdisciplinare e la supervisione del gruppo di lavoro. Il testo è rivolto sia agli operatori sanitari - infermieri, medici di medicina generale, medici specialisti, operatori sociosanitari, psicologi e psicoterapeuti - che si occupano di cure palliative e di relazione di cura con malati gravi, cronici e inguaribili, sia agli studenti e agli specializzandi che si formano in queste professioni.
Nato nel 1953 come coalizione elettorale contro la cosiddetta "legge truffa" con la quale la DC e alleati puntavano ad accaparrarsi un ampio premio di maggioranza -, il movimento Unità Popolare si tradusse in strumento atipico di militanza politica. Nel raccogliere quanti si riconoscevano nell'eredità dell'antifascismo di matrice giellista e azionista, esso costituì un esperimento - limitato nella portata, ma non per questo meno vivace - di "terza forza", inserendosi in modo originale nell'affollato scenario delle alternative di sinistra all'imperante bipolarismo ideologico del dopoguerra. Ingabbiati nella prosa delle schermaglie politiche dell'Italia repubblicana, eppure costantemente ispirati dalla poesia della Resistenza, questi "partigiani in borghese" presero posizione non soltanto sulle questioni che man mano si presentarono all'attenzione di un'agenda politica nazionale e internazionale dominata dalla Guerra fredda, ma anche sulla cultura, l'economia e la società del tempo. Il libro di Roberto Colozza diventa dunque l'occasione per un viaggio nell'Italia degli anni Cinquanta, vissuto attraverso gli occhi di attivisti e simpatizzanti del movimento, intellettuali allora tra i più acuti e aperti al futuro, fautori di un "riformismo radicale e ragionevole" che ha rappresentato una rilevante corrente di pensiero e di azione nel dopoguerra.