Come si pone la questione di "Dio" oggi? Il confronto con il nichilismo contemporaneo può rivelarsi una risorsa, nella misura in cui sollecita a ripensare le condizioni effettive della nostra esistenza. Nella condizione di "essere nati" e nella responsabilità della libertà si attesta una eccedenza nel vissuto quotidiano. Il tema di "Dio" intercetta questa condizione, quindi la forma radicale dell'umano dell'uomo. Il dossier include la presentazione di un'opera significativa di Jean-Luc Marion sulla Rivelazione.
La prof.ssa Marta Cartabia firma l'editoriale, con il testo della prolusione di inaugurazione dell'Anno Accademico della Facoltà. I saggi che seguono sono il frutto della riflessione di autori di fama internazionale, pubblicati in omaggio al prof. Sergio Ubbiali. L'insieme dei contributi disegna un itinerario che nel rivisitare le tematiche fondamentali del sapere teologico ne ripensa le condizioni in stretto dialogo con il pensiero contemporaneo.
Tra i possibili modi di rendere omaggio alla lezione di un grande teologo quale H.U. von Balthasar, si è scelta la strada di verificare la fecondità di alcune intuizioni centrali che strutturano la Trilogia, ovvero l'estetica teologica (Gloria), la Teodrammatica e la Teologica, mettendole in relazione con problematiche attuali della riflessione credente. Contributi: Von Balthasar e la sua estetica teologica (Nicola Gardusi); Sacrificio ed Eucaristia tra verità di Dio e salvezza dell'uomo. Contributi a partire dalla Teodrammatica (Alberto Cozzi); La fede di Gesù, forma e mediazione cristologica della verità di Dio (Simone Duchi).
«L'avvenire dell'ecumenismo e quello della missione dipendono in larga parte dall'ecclesiologia di comunione rivalutata dall'ultimo concilio, e più precisamente ancora dagli orientamenti che favoriscono l'affermarsi delle Chiese-soggetto!». Questa la convinzione che esprimeva già nel 1981 il teologo domenicano Hervé Legrand, suggerendo vie di soluzione, teologiche e istituzionali, ad alcune delle principali sfide che attendono oggi le Chiese. Il superamento del clericalismo a favore di una struttura sinodale può essere favorito grazie alla valorizzazione della soggettualità propria di ogni Chiesa locale e regionale e di ogni membro.
Il tema della sinodalità è al centro del dibattito ecclesiale. La rivista offre due contributi qualificati alla riflessione: la prolusione del Segretario generale del Sinodo, il Card. Mario Grech, e lo studio storico sulle pratiche sinodali a cura di G. Canobbio. Il pensiero di Giovanni Scoto Eriugena (815-877) presenta profili di interesse anche per la sensibilità contemporanea, in particolare in merito al rapporto uomo-mondo e al tema dell'essere creati a immagine e somiglianza. La produzione teologica di J. Ratzinger rimane un punto di riferimento fecondo, come si può verificare nella sua analisi dell'azione liturgica. Il pensiero filosofico di C. Bruaire costituisce uno stimolante saggio di dialogo con la speculazione di Hegel e di Schelling.
Francesco Saverio Toppi (1925-2007), cappuccino della Provincia di Napoli, è nominato Arcivescovo-Prelato di Pompei il 13 ottobre 1990. Questo volume esamina la mariologia dell'episcopato toppiano attraverso la lettura contestuale degli scritti pubblicati: le "Lettere pastorali", le meditazioni e gli appunti spirituali, consegnati al "Diario" di Mons. Toppi.
Il testo è un "classico" della spiritualità medievale, scritto fra la fine del XII secolo e l'inizio del XIII, quasi certamente in un monastero benedettino e attribuito erroneamente a Bernardo di Chiaravalle. L'opera si propone di guidare l'uomo nella ricerca delle "cose necessarie", aiutandolo a discernere ciò che rende una vita saggia, rivolta alla ricerca di Dio, e rigettando tutto ciò che ostacola il cammino dell'uomo verso il suo vero fine. Nonostante il linguaggio e le immagini, talvolta lontane dalla nostra sensibilità, il testo ha nutrito per sette secoli generazioni di cristiani: sacerdoti, monaci e laici.
Il contributo di Eberhard Jüngel (1934-2021) è di tutto rilievo nella storia della teologia contemporanea. Al suo profilo teologico ed al suo contributo sistematico è dedicato l'editoriale. Il Saggio di Jörg Lauster offre una preziosa panoramica sulla produzione teologica, protestante e non solo, dell'area linguistica tedesca. Su questa scia, un rapido approfondimento riguarda l'analisi di Sloterdijk del rapporto tra la metafisica e il moderno. Chiude questo numero la nutrita - e molto apprezzata - rubrica con la presentazione degli articoli di maggior interesse metodologico delle principali riviste teologiche internazionali.
Come può l'uomo conoscere Dio, e come effettivamente lo conosce? Uno studio approfondito su alcune risposte del secolo secondo ad una questione basilare per ogni riflessione teologica. Medioplatonismo e gnosticismo valentiniano sono indagati nelle loro architetture ontologiche e nelle proposte gnoseologiche come termini di paragone per mettere in rilievo la gnoseologia teologica di Ireneo di Lione. Da questo saggio emerge sotto nuova luce la feconda sistematica teologico-fondamentale del neo-proclamato "Dottore della Chiesa".
La cristologia è una scienza che ha molti inizi ma un solo principio, Gesù. Duchi ne studia un aspetto fondamentale: il legame di quest'uomo con Dio, e viceversa. Attraverso la disamina di tre autori (Louis Billot, Karl Rahner e Roger Haight), il saggio valuta quanto abbia ancora senso parlare di unione ipostatica delineando due paradigmi sistematici tra loro conflittuali. La natura di quel legame spiega perché Gesù, il Cristo salvatore, sia il canone che rivela la verità di Dio, dell'uomo, del mondo.
Dei venticinque anni di episcopato milanese e a ricordo del 50° della morte del Card. Schuster, il presente volume cura la riedizione delle sue prime due Lettere pastorali, di una sua allocuzione sinodale, di un penetrante e affettuoso opuscolo sulla Vergine - L'Evangelo di Nostra Donna - e dell'ultimo suo scritto o, meglio, canto monastico - il Carmen Nuptiale.Gli scritti e le direttive pastorali di Schuster possono apparire oggi come dottrine e orientamenti monasticamente ovvii o pastoralmente scontati; in realtà si avverte una penetrazione, un giudizio da cui si può intravedere la profondità e la "modernità" dottrinale. Scritti dotti e puntuali, ardenti e preveggenti. Per questo, le pagine di Schuster raccolte in questo volume hanno conservato una loro freschezza e un loro gusto, che gli anni non hanno consunto o appassito.
Il libro presenta la figura di don Pietro Ceribelli, in particolare negli anni della sua direzione dell'Ufficio Missionario (1964 - 1986), che coprono la stagione effervescente dell'assise conciliare e del suo immediato seguito. È il tempo in cui prende forma una nuova prospettiva missionaria, all'insegna di una stretta collaborazione tra preti, religiose e laici, in Bolivia (1970) e in Costa d'Avorio (1975). Don Ceribelli, dotato di acuta capacità introspettiva e forte carisma, è riuscito a trovare una forte consonanza con il mondo giovanile, fondando nel 1964 il "Celim Bergamo" (Centro Laici Italiani per le Missioni), Organizzazione di Volontariato Internazionale di ispirazione cristiana.