Sembra incredibile: solo un secolo fa l'America attraversava un periodo di segregazione. Tutto dipendeva dal colore della pelle: scuole, ristoranti, perfino autobus, parchi e servizi pubblici. Figlio di un predicatore, King imparò fin da giovanissimo il valore dell'uguaglianza e del rispetto dei popoli. Crescendo imparò a inseguire un sogno, quello di un'America futura in cui tutti avessero gli stessi diritti. Ci credette così tanto che il sogno divenne realtà. Questo fumetto a colori è la sua storia.
Abbiamo tutti quell'amico a scuola... quello strano, eccentrico; il ragazzo le cui buffonate ci divertono, ci intrattengono e, qualche volta, ci fanno preoccupare. Quello che rimane nei nostri ricordi, anche con il passare degli anni. Quel compagno di classe poi viene dimenticato una volta che ci diplomiamo, sparendo nei meandri della nostra memoria, messo da parte assieme ai nostri vecchi annuari e altri momenti di quando eravamo teenager. Ma ora come allora ci domandiamo: che fine ha fatto quel tipo? Per un giovane uomo cresciuto in una piccola città dell'Ohio, questo dubbio venne chiarito da ogni media sparso nel mondo il 22 luglio 1991, quando Jeffrey Dahmer venne arrestato per l'omicidio di diciassette tra uomini e ragazzini. "My friend Dahmer" è l'inquietante e originale graphic novel di Derf Backderf; qui l'autore tenta di far luce sulla vita del futuro serial killer con il quale ha condiviso i banchi di scuola e passaggi in macchina. Ciò che emerge è un ritratto più che empatico di un giovane disturbato che combatteva futilmente contro quei terrificanti bisogni che sgorgavano direttamente dei recessi più profondi della sua psiche. Il Dahmer che viene qui presentato, universalmente riconosciuto come un mostro inumano da tutto il mondo, è un ragazzo eccentrico che, in realtà, è fin troppo umano. Un ragazzo timido risucchiato nell'inesorabile vortice della follia. Il tutto mentre gli adulti della sua vita mancavano all'appello. Noi tutti sappiamo cosa abbia fatto Dahmer, ma in "My friend Dahmer" Backderf ci dà una visione profonda, dal suo punto di vista unico, (e al tempo anche stranamente comico) sul come, ma ancora più importante, sul perché Jeffrey Dahmer si sia trasformato da un nerd delle scuole superiori a un maniaco depravato paragonabile a Jack lo squartatore.
Celebrato durante la sua vita tanto per la sua personalità quanto per i suoi dipinti, Andy Warhol (1928-1987) è il più famoso e influente degli esponenti della Pop art, che ha concorso a sviluppare la nozione di "15 minuti di fama" e l'idea che un artista possa essere noto quanto il suo lavoro e ciò che crea. Warhol è stato pittore, scultore, regista, produttore cinematogarafico, direttore della fotografia, attore, sceneggiatore e montatore... dimostrando che il talento può davvero contaminare diversi ambiti. La sua arte, che portava gli scaffali di un supermercato all'interno di un museo o di una mostra, era una provocazione nemmeno troppo velata: l'arte doveva essere "consumata" come un qualsiasi altro prodotto commerciale. Questa graphic novel biografica permette di comprendere il punto di svolta della carriera di Warhol e la creazione del murale "Thirteen Most Wanted Men" per il padiglione dello Stato di New York della Fiera del mondo, nel 1964, occasione in cui Warhol si scontrò con l'urbanista Robert Moses, l'architetto Philip Johnson e il governatore Nelson Rockefeller. Il murale fu coperto/ridipinto con vernice d'argento prima dell'apertura della fiera; ancora non è chiara la ragione di questa scelta. "Becoming Andy Warhol" mostra il momento in cui, con la forza ostinata della sua personalità e grazie al talento puro, Warhol emerse nel mondo dell'arte, scontrandosi con le istituzioni creative e non, fino a diventare uno degli artisti più significativi del XX secolo.
Una storia dedicata a tutti coloro che pensano che la spazzatura, una volta ritirata, sparisca come per magia. Un’irresistibile graphic novel ispirata dall’esperienza dell’autore, che ha lavorato per un periodo come netturbino. Il protagonista di Trashed affronta giorno dopo giorno, con sole, pioggia o neve, bidoni maleodoranti, personaggi bizzarri e la burocrazia di una piccola cittadina americana. Scandite dalle stagioni, le situazioni tragicomiche di tre amici ventenni che puliscono le strade da mucchi di spazzatura maleodorante sono lo spunto per considerazioni più ampie, che riguardano il nostro stile di vita. Intervallate da questa epica commedia di bidoni e sacchetti di rifiuti che esplodono ci sono pagine di saggistica che dettagliano cosa la nostra immondizia è e dove va a finire. La realtà vi stupirà. Trashed è un esilarante e rivoltante racconto che vi farà ridere – e trasalire – increduli. Un’opera che tutti dovrebbero leggere, pervasa di ironia e arricchita da momenti comici irresistibili, in grado di far riflettere e divertire al tempo stesso.
Alan Turing è il brillante matematico che decifrò il codice Enigma usato dai tedeschi per scambiarsi informazioni; il suo lavoro su una serie di interruttori di codice accorciò la Seconda guerra mondiale di anni, salvando innumerevoli vite e accelerando la sconfitta del nazismo. Già questo sarebbe sufficiente a garantire un posto a Turing nella storia, ma il suo genio non si fermò qui… a lui si deve la nascita della moderna scienza informatica (per questo può essere considerato l’inventore del computer), che coincide con la creazione della macchina universale di Turing, e di The Imitaton Game, un test di intelligenza artificiale che è ancora oggi in uso. Jim Ottaviani e Leland Purvis raccontano con delicatezza la storia tragica e avvincente di un genio eccentrico, un teorico rivoluzionario le cui idee innovative sono ancora alla base dell’informatica e dei sistemi di telecomunicazione che alimentano il mondo moderno. Un uomo arrestato, processato e condannato per la sua omosessualità dalla stessa patria per cui aveva lavorato con tanta fatica e passione, riabilitato solo nel 2013, a oltre cinquant’anni dalla sua morte, con la grazia postuma concessa dalla regina Elisabetta.
La Chiesa "a pezzi e strisce" secondo la penna del giornalista Roberto Beretta e la matita di Gianni Chiostri.