Il dialogo ecumenico fra le Chiese cristiane "separate" è un punto fermo del mondo cattolico dopo il Concilio Vaticano II, ma in realtà possiede una storia molto più antica nel tempo, e si intensifica a partire dal XIX secolo. In modo particolare papa Benedetto XVI ha indicato nel dialogo con il mondo ortodosso la grande frontiera della riconciliazione fra i cristiani del secolo XXI. Ma quello che in Occidente e in Italia è poco noto è il punto di vista delle chiese ortodosse, a loro volta articolate in posizioni non sempre omogenee. Grazie ad una serie di inedite traduzioni di documenti delle chiese ortodosse questo saggio espone per la prima volta in modo integrale e coraggioso le posizioni dei cristiani d'Oriente, nelle cui chiese molte sono oggi le resistenze verso le proferte della chiesa cattolica e il concetto di "ecumenismo" in quanto tale.
Il "Regno dei Fanes" è una complessa leggenda che i ladini delle Dolomiti si sono tramandati oralmente per molteplici generazioni. Narra di un antico regno sulle montagne, che divenne potente e glorioso ma fu poi distrutto dal tradimento. L'unica saga nata sul territorio italiano che sia vagamente paragonabile ai grandi cicli leggendari europei, come quello arturiano o quello nibelungico, fu raccolta e trascritta da Karl Felix Wolff, l'autore de "I monti pallidi". Analizzata oggi alla luce delle recenti ricerche archeologiche, storiche, geologiche ecc.., essa lascia intravedere dei precisi riferimenti al quadro culturale proprio dell'epoca di transizione tra l'età del Bronzo e quella del Ferro. Questo saggio espone il paziente lavoro di dissezione ed analisi della leggenda che ha portato l'autore a proporre la sua tesi interpretativa.
Un'autoanalisi in cui l'autore è lo psicologo e l'analizzato, confessando ricordi, cose vissute, sentimenti , sensazioni. Da una vita trascorsa per molti anni con una donna che valuta il suo operato in funzione del denaro guadagnato alla "rinascita", quando , lasciata la vita precedente, sceglie di costruire una famiglia, una casa, un lavoro, utilizzando come pilastri portanti della costruzione l'amore per una donna meravigliosamente moglie e madre. Molti gli spunti di riflessione tra le righe di questa apparente autobiografia: la moralità con cui si deve vivere, gli atteggiamenti sociali, la qualità del nostro lavoro, il degrado indotto dalla necessità di lasciare troppo soli i nostri figli, la scomparsa graduale della civiltà contadina, una globalizzazione mal gestita e deregolata che sgretola la società e distrugge con la fame le etnie più deboli, il dolore per un figlio malato e un Dio che lo ha fatto guarire.
La lunga "coda" delle celebrazioni del 150º della proclamazione del Regno d'Italia (1861-2011) ha portato con sé una recrudescenza della polemica delle "ragioni del Sud" contro il Nord (essenzialmente piemontese) invasore cui ha fatto da contraltare un rinnovato "partito piemontese". Fra le voci più serie di questo schieramento c'è senz'alcun dubbio lo storico Alessandro Barbero, che in un fortunato saggio polemico, "I prigionieri dei Savoia" (Laterza 2012) ha radicalmente criticato i fondamenti storici della deportazione sabauda di migliaia di soldati borbonici sconfitti e "non cooperanti" al forte di Fenestrelle. L'autore, "encomiasticamente" citato nel saggio di Barbero, ricostruisce qui l'intera vicenda, che al di là di "meridionalismo" e "partito piemontese" mira ad un solo obbiettivo: la riscoperta della verità storica.
Con uno stile agile e divulgativo questo libro vuole fornire un contributo alla comprensione di quanto sta accadendo in Europa e nel mondo a causa della globalizzazione finanziaria che è seguita all'egemonia culturale, ormai quarantennale, del monetarismo neoliberista. Negli ultimi mesi del 2011 abbiamo assistito ad un golpe, un golpe del tutto atipico rispetto a quelli classici che conoscevamo, un golpe organizzato dai mercati finanziari, queste anonime entità così lontane dalla vita quotidiana dei cittadini. L'autore ha presente innanzitutto il mondo culturale e politico cattolico, nel quale la confusione è oggi ai massimi livelli e nel quale il liberismo, contro l'insegnamento del magistero, è stato, da alcuni decenni a questa parte troppo accreditato. In realtà il liberismo è assai lontano dalla visione cattolica della comunità politica, intesa come comunità morale di persone concrete e di corpi intermedi naturali secondo una tradizione di pensiero che è possibile far risalire a Tommaso d'Aquino ma che, in ultima istanza, risale direttamente al Vangelo.
"Fascistelli" è un viaggio tragicomico nella provincia abruzzese della prima repubblica. Il protagonista del romanzo, Vittorio Brasile, racconta la sua militanza misssina di quegli anni e dal suo sguardo intelligente, divertito, cattivo e corrosivo non si salva nessuno. "Fascistelli" racconta dal di dentro in maniera impietosa - come mai è stato fatto finora - l'ultima generazione (quella dei primi anni '90) dei ragazzi di provincia che hanno militato nel MSI, riuscendo a farci rivivere i pensieri, le scelte, gli scontri, le contraddizioni, le speranze e le disillusioni di quei tanti giovani che hanno provato a sfidare il mondo facendo politica nell'unico posto dove all'epoca era "proibito" stazionare a destra.
L'Italia è un paese sovrano? Secondo una famosa definizione di Carl Schmitt "sovrano è chi decide sullo stato d'eccezione". Il nostro paese è in condizione di farlo? Più di cento basi militari sul nostro territorio sotto l'usbergo degli Stati Uniti e/o della NATO, costituita al tempo della Guerra Fredda e oggi inutile in quanto non esistono più i blocchi che dividevano l'Europa dell'Ovest da quella dell'Est, stanno a dimostrare che la risposta è no. L'Italia non è in condizione di elaborare una politica estera autonoma, non è neppure in grado di far rispettare i trattati internazionali; l'episodio del Cermis, quello della base Dal Molin di Vicenza, sono soltanto alcuni esempi. Questo libro vuol mettere dunque il dito nella piaga: senza un'autentica sovranità il paese diventa un fantoccio nelle mani delle grandi potenze e ciò vale in politica estera così come in politica interna. Una realtà da conoscere, per avviare un dibattito civile che ancor oggi latita.