"Una gabbia per l'allevamento dei tonni è il suo primo ricordo. In quel tratto del mar d'Africa a una decina di miglia dalla costa, i pescatori catturano i giovani tonni e li nutrono fino alla mattanza. Lui è attaccato a una rete metallica circolare di una ventina di metri di diametro, con una passerella da cui si butta il mangime ai pesci. Ma non è esattamente aggrappato. E legato con una corda alla schiena di qualcuno che artiglia la rete. Chi è l'uomo? Suo padre? E che ne è stato della madre? Non chiedetelo a lui. Non sa nulla e non ricorda nulla. All'alba è perso tra sonno e veglia. Per tutta la notte ha udito i lamenti degli altri appesi alla gabbia dei tonni. Ogni tanto sentiva qualcosa premere sull'uomo a cui è legato, e quando si è fatto chiaro ha visto al di là della rete i grossi pesci argentati fissarlo con i piccoli occhi neri orlati di bianco e tuffarsi nella schiuma."
L'unica novella scritta da Machiavelli si impone ancora oggi per la sua originalità. Da un conciliabolo di demoni nasce l'idea di inviare Belfagor a vivere tra gli uomini per verificare se davvero le mogli sono la causa di tutti i peccati. Il testo rappresenta un quadro fedele e malizioso della ricca borghesia fiorentina del tempo. Il "povero diavolo", dopo ogni genere di peripezie nella sua avventura terrena, alla fine fugge spaventato e preferisce ritornare all'inferno. Un piccolo capolavoro del grande fiorentino scritto con un limpido linguaggio pieno di sale e umore che appartiene tradizionalmente alla letteratura satirica antifemminile.
Il volume è il catalogo della mostra di Genova (Palazzo Ducale, 7 - 30 novembre 2006). L'esposizione presenta un inedito Ceronetti tramite suoi collages dedicati al ventesimo secolo, provenienti dalla Biblioteca Cantonale di Lugano - Fondo Ceronetti.
Tema e sfondo di questa raccolta di racconti brevi è il mondo editoriale. Le figure canoniche, i ruoli codificati per eccellenza di questo brulicante universo che sembra ruotare unicamente intorno alla propria orbita, vengono sezionati con spietata impassibilità. L'esordiente, il libraio, l'editore, la traduttrice improvvisata, il filologo, il critico stroncatore, l'autore "maledetto", i premi letterari, l'ufficio stampa, tutto viene visto attraverso l'humour di chi, pur consapevole di appartenere a quell'ambiente, non rinuncia a posarvi uno sguardo distaccato e ironico, talvolta amaro fino allo struggimento.