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L'archivio per la Storia delle Donne ricopre una sua specificità nella esclusiva pubblicazione di documentazione inedita relativa alla scrittura e al pensiero femminile. Intende offrire agli studiosi materiale raro e prezioso che si presta a un intreccio molteplice di livelli interpretativi e di circolarità, nei quali i codici del maschile e del femminile interagiscono, segnando dialetticamente la trama del nostro tessuto sociale e culturale. L'Archivio vuole applicare modalità nuove di avvicinarsi alla complessità della documentazione, in una prospettiva di esegesi delle fonti e delle loro interpretazioni dinamica. Lo scopo è partire da un diverso centro prospettico, focalizzato sulla realtà donna, per riscrivere non solo la storia della lingua, della filosofia, del diritto, dell'iconografia, della musica, ma anche della presenza nelle istituzioni religiose, nella spiritualità, nell'etica, nell'esegesi, nella liturgia, nella pastorale, nella teologia.
L' incontro con Gesù risorto, la conversione, i suoi viaggi missionari e il messaggio delle sue lettere. Vieni a conoscere la storia di San Paolo e la sua testimonianza di fede!
Il libro narra ai bambini la storia e la fede di Giacomino, il suo modo di accettare e vivere la croce, la sua vicinanza a tutti i sofferenti. Una testimonianza di amore e speranza per tutti.
Il quarto volume è antologico; esso raccoglie i testi sacramentali, che hanno avuto maggiore incidenza nella storia della Chiesa. Data la particolare interdipendenza che, soprattutto nella teologia sacramentaria viene rilevata tra lex orandi, credendi et intelligendi (tra celebrare, credere e comprendere), per ogni epoca storica vengono presentati i testi liturgici più rilevanti, gli interventi magisteriali più significativi, le riflessioni più originali degli autori.
Beati i puri di cuore perché vedranno Dio. (Mt. 5,8) In un mondo pieno di impurità e di scandali ci si chiede: "Ma esistono ancora le anime gelose della loro verginità e ricolme d'amore per il Signore?" Anche se come pietre rare e preziose, esistono; esse hanno compreso ciò che piace a Dio e, con il suo aiuto, lo vivono. Tali anime rendono più luminoso il volto della Chiesa!
La teoria dell'agire comunicativo, che J Habermas completa con l'etica del discorso, nei suoi risvolti etici, politici e culturali risulta essere una salutare provocazione per la teologia morale fondamentale e consente di rileggere la recente riflessione nel campo etico-teologico a proposito di coscienze, strutture e rapporti interumani all'interno della società. La dimensione dell'intersoggettività, che è quella della comunicazione interpersonale e del confronto argomentativo, è l'unica che può portare alla verità, purché gli interlocutori, al di là di ogni razionalità strategica, portino nel confronto le tesi che ritengono effettivamente vere. La teoria della verità elaborata da Habermas sollecita la teologia morale a non ridurre il confronto intersoggettivo alla semplice riaffermazione del rispetto per l'altro e le sue opinioni e a tenere alto l'impegno per la sovrabbondanza della verità.
Simile ad un prisma che restituisce una luce differente a seconda del modo con il quale viene illuminato, il tema della "parola giusta" viene declinato nei saggi qui raccolti percorrendo alcune strade significative della riflessione contemporanea. Alcuni punti di riferimento emergono su tutti: le proposte di Karl-Otto Apel, Paul Ricoeur, Chaïm Perelman, Ferdinand Ebner, Martin Buber, Romano Guardini, Franz Rosenzweig, Emmanuel Lévinas.La natura stessa del tema invita a non restare solo su un piano storiografico o accademico, ma ad andare al cuore di ciò che è nelle attese profonde di molti. Occorre rivendicare l'autentico potere creativo e donativo della parola che si rinnova e arricchisce ogni qualvolta viene rivolta a un Tu che diviene il mio interlocutore. Occorre recuperare il senso profondo del nostro comunicare, parlare, interloquire. Un senso per l'appunto "giusto" perché non si darà giustizia né pace se l'uomo non saprà pronunciare quella parola, la "parola giusta", che accende l'amore nell'uomo permettendogli di aprirsi all'incontro con il Tu.
La preghiera si è sempre presentata come un desiderio nostalgico. L'uomo ha bisogno di pregare perché ha bisogno di Dio, perché ha nostalgia della casa eterna, secondo la preghiera del salmista: quando vedrò il tuo volto (Sal 42,3). Questo libro racconta l'esperienza di preghiera in un sentiero infinito, perché la preghiera è un viaggio che non ci porta a raggiungere gli estremi confini delle nostre grandezze, ma ci conduce nell'infinito di Dio, nella stessa vita di Dio. Quanti si accosteranno a questo libro, forse non troveranno nulla di nuovo, ma troveranno l'invito a ripercorrere quei sentieri tracciati che rimangono aperti al nostro cammino di fede.
La Via Lucis da percorrere insieme ai bambini per vivere insieme il tempo pasquale, meditare sulla Risurrezione di Gesù, scoprire le sue parole di vita e il messaggio d'amore che tutti i suoi discepoli possono portare al mondo. Età di lettura: da 6 anni.