Il libro non rivoluziona la storiografia su Francesco d'Assisi, che è molto vasta e diversificata, né propone ribaltamenti interpretativi. Non è però conciliante con la tendenza di appiattire Francesco sulle posizioni del papato del suo tempo, né con una lettura delle fonti che - rifiutando un metodo critico elaborato in oltre un secolo - escluda una gerarchia fra di esse. Gli storici sono d'accordo che, per vagliare l'attendibilità dei biografi medievali di Francesco, i suoi scritti siano una "pietra di paragone"; tra questi il più utilizzato è il testamento, e lo è ampiamente anche in questo volume. Ma, accanto ad esso, sono presentate altre opere del frate di Assisi per evidenziarne la personalità e per verificare anche su di esse quanto scrissero gli agiografi.
L'espansione del francescanesimo è uno dei fenomeni religiosi più significativi del Medioevo. Un piccolo gruppo di penitenti è diventato in breve tempo uno degli Ordini più importanti della Cristianità. L'intuizione di Francesco d'Assisi ha trovato seguaci in contesti e aree del mondo diverse dalla valle di Spoleto in cui era nata. Gli stessi Frati Minori videro questa espansione come un miracolo e ne vollero raccontare la storia attraverso cronache e riflessioni teologiche e spirituali. nelle opere presentate in questo libro vi sono un inizio ed una narrazione, il racconto diviene un momento di formazione dell'identità francescana. Ne emerge un panorama quantomai variegato. L'intuizione delle origini ha dato vita ad esperienze diverse, è così che il messaggio di Francesco - anche tra divergenze e contrasti - si è diffuso da Assisi al mondo intero.