Preghiere di lode e di invocazione dal Libro dei Salmi della Bibbia
Quattro piccoli libri della Bibbia da amare e ricordare con tenerezza.
Da bambino lo rifiutarono cinque scuole medie, ora è un fisico nucleare brillante, conteso dagli Stati Uniti e dalla Russia. E' la storia di Fulvio Frisone, 34 anni, siracusano di nascita, catanese di adozione, spastico distonico per un errore del parto: è seduto su una sedia a rotelle, parla a fatica, non può mangiare e muoversi da solo ma ha vinto la sua battaglia. Tutto grazie alla sua volontà e ad una madre eccezionale che non si è mai data per vinta e lo ha seguito passo passo fin da bambino, anche quando i medici le dicevano che quel figlio sarebbe stato soltanto un peso. Oggi Fulvio, che è ricercatore presso il Centro Siciliano di Fisica Nucleare, lavora alla nuova frontiera della fusione fredda. Studia, legge e comunica grazie ad un casco speciale con cui digita sulla tastiera del computer. Sempre con quel casco, e con un pennello, dipinge quadri che gli hanno fruttato premi e riconoscimenti in tutta Italia. "Sono grato a Dio", ama ripetere, "perché mi ha dato una vita meravigliosa".
Stiamo attraversando la Terza rivoluzione industriale: l'informatica, con i suoi servizi e le sue minacce, è ormai l'ambiente nel quale respiriamo, comunichiamo ed operiamo. È la nostra Infosfera. Per la maggior parte della gente questa trasformazione epocale non fa problema: la subisce passivamente, rischiando - ancora una volta - di essere manipolata piuttosto che esser padrona della propria esistenza Ma, a beneficio di quei pochi che vogliono vivere consapevolmente, la filosofia non può sottrarsi al compito di pensare il computer: la sua struttura, le sue conseguenze attuali nella vita quotidiana, le sue potenzialità rispetto al futuro. Con linguaggio meno tecnico possibile, vengono qui tematizzate le due principali strade che l'intelligenza Artificiale ha imboccato dalla conferenza di Dartmouth 1956) in poi: la versione 'debole' (che vede nelle macchine calcolatrici essenzialmente degli strumenti operativi) e la versione 'forte' (che insegue il progetto di menti artificiali dotate, in qualche modo, di una propria coscienza). Le prospettive - verso cui l'autore del saggio ci accompagna con lucidità razionale - coinvolgono la natura stessa dell'essere umano e sono vertiginose: ma, proprio per questo, affascinanti.
Nonostante Keynes nel 1930 avesse profetizzato per i suoi nipoti un futuro libero dallo spettro della disoccupazione involontaria, all'alba del ventunesimo secolo i senza lavoro si contano a milioni, non solo nel Meridione italiano ma in tutto il mondo industrializzato. Questo libretto si interroga sulle cause, ripercorrendo le vicende storiche che ci hanno portato nuovamente a convivere col paradosso della povertà nell'abbondanza. Alla base del ragionamento, l'idea che i nostri malanni affondino le radici nel fraintendimento della lezione di lungo periodo della rivoluzione keynesiana: se è vero che la tecnologia si sviluppa più velocemente della nostra capacità di inventare nuovi posti di lavoro per la manodopera che il progresso rende superflua, non sarà il caso di cominciare a pensare a come ripartire fra tutti il tempo liberato dalla necessità di lavorare, piuttosto che continuare nell'assurdità di far lavorare troppo alcuni e lasciare disoccupati troppi altri?