Nella prima chiusura del suo Vangelo, è Giovanni stesso a ricordare ai suoi lettori il senso di ciò che ha scritto: si tratta di un viaggio dentro la fede e in vista della fede in Gesù. Lo scopo è portare a credere in lui e ricevere in questo modo la sua vita. Tra le modalità originali del suo modo di raccontare, Giovanni ama descrivere gli incontri tra Gesù e alcuni personaggi che in modo più o meno prolungato si intrecciano col suo cammino. Attraverso di essi il lettore-discepolo si può identificare, riconoscendo le proprie paure, i propri dubbi, le proprie resistenze al suo essaggio, ma anche l'incredibile forza della propria fede. Ecco allora la scelta della lectio di quest'anno: incrociare alcuni personaggi che incontrano Gesù come figure viventi della fede, per entrare nel suo mistero e provocarci a prendere una decisione, proprio come è accaduto loro.
L'itinerario per i Gruppi di Ascolto della Parola si propone di ascoltare e meditare la Lettera ai Filippesi. Leggere Paolo è sempre una scommessa: caratteristica dell'apostolo delle genti, infatti, non è la chiarezza ma la densità. Egli procede a ondate, con un linguaggio carico e spesso complesso. Quella che abbiamo tra le mani non è una delle grandi lettere teologiche (come Galati e Romani) e nemmeno una lettera dove la situazione della comunità chiede a Paolo una serie di interventi circostanziati (come la Prima ai Corinti). In Filippesi prevale il tono della consolazione, della gioia, dell'affetto. Inoltre la sua brevità (si tratta di quattro capitoli) permette di leggerla per intero, dall'inizio alla fine, senza alcuna omissione, raccogliendo tutti gli spunti utili alla vita personale e alla condivisione nella comunità cristiana di oggi.
Il Sinodo minore indetto dal nostro Arcivescovo impegna le comunità della diocesi a diventare “Chiesa dalle genti”. Nell’epoca di cambiamento che stiamo vivendo, uno dei tratti più evidenti è la presenza nelle nostre terre di persone di altri Paesi e di altre culture. Non possiamo pensarci come comunità di Cristo stando semplicemente accanto a loro; occorre ripensare il senso dell’essere Chiesa, riconoscere che nessuno è straniero o ospite ma che tutti siamo concittadini dei santi e familiari Dio.
Ma il cammino per acquisire tale consapevolezza non è automatico. Abbiamo bisogno di convertirci e di lottare per vincere la tentazione di rimanere chiusi nelle nostre abitudini perché timorosi di trovarci esposti a qualcosa di troppo nuovo. Proponiamo dunque la lectio sulla Lettera di Paolo agli Efesini come un alimento utile per la nostra conversione.
Un percorso di lectio divina sul Libro dell ºEsodo (capitoli da 14 a 40) per riflettere sull ºesperienza del popolo di Israele e dell ºalleanza con Dio, formulata nelle ‚Äúdieci Parole‚Äù. Dal cammino di liberazione dal ‚Äúmale‚Äù (la schiavituÃÄ in Egitto), alla nuova dimensione di popolo che vive nella legge del Signore.
Un percorso a tappe, con l ºattenta esegesi, semplificata e resa piuÃÄ agile rispetto al precedente sussidio, con un ºattenzione costante al rapporto tra la Parola di Dio e la vita concreta del credente di oggi.
Il libro dell'Esodo è stato definito il «Vangelo dell'Antico Testamento». Leggere e meditare la vicenda del popolo d'Israele prima schiavo in Egitto, poi liberato da Dio, significa ripercorrere una delle dinamiche più importanti della vita cristiana, quella battesimale. È il cammino proposto ai Gruppi di Ascolto della Parola, invitati a riconoscere una grande novità. Nell'Esodo il popolo non passa dalla schiavitù alla libertà, bensì dalla schiavitù al servizio, cioè dalla schiavitù del faraone al servizio di Dio. Ebbene, "servire Dio" è il nome della libertà. In altre parole, questo libro dell'Antico Testamento dà un fondamento teologico alla nostra libertà.
Venti meditazioni per accompagnare educatori e catechisti, chiamati a portare a piccoli e grandi l’annuncio del Vangelo, rispondendo all’invito di Gesù.
Per vivere concretamente nella prospettiva di una Chiesa «in uscita» occorre accogliere dentro di sé la “chiamata” e poi “andare”, con gioia, creatività e fiducia incontro agli altri.
La catechesi pre e post battesimale con i genitori nelle case è un'espressione concreta della "Chiesa in uscita", auspicata da papa Francesco. Si tratta di un vero e proprio percorso di nuova evangelizzazione, rivolto ai neo-genitori, che vengono accompagnati per tre anni da persone mandate dalla comunità cristiana. L'originalità della "guida" Andate! sta proprio nell'indicare i passi concreti e i contenuti specifici, il metodo e lo spirito con cui dar vita a una "pastorale battesimale missionaria". Essa nasce da una prassi consolidata e rappresenta uno strumento indispensabile per la formazione delle catechiste battesimali che raccolgono la sfida di comunicare il Vangelo agli uomini e alle donne del nostro tempo.
Sollecitati da papa Francesco a vivere un Anno Giubilare alla luce della Parola del Signore "Misericordiosi come il Padre", anche i Gruppi di Ascolto offrono un percorso di riflessione e preghiera a partire dal testo di Luca, che è per eccellenza il Vangelo della misericordia. La proposta è quella di porsi in ascolto di alcune parabole (il buon Samaritano, la pecora perduta e la dracma smarrita, il Padre misericordioso, il povero Lazzaro e il ricco, il fariseo e il pubblicano al tempio) e di riflettere sugli incontri con il pubblicano Zaccheo e con il buon ladrone. Pagine che svelano come il tema della misericordia non riguarda solo il mistero di Dio, ma tocca le relazioni umane, in particolare l'esercizio della giustizia. Dimensione teologica e antropologica si fondono insieme, in un fecondo dialogo...
"Fuoriclasse" non è il solito libretto di preghiere, ma un testo da usare nell'ambiente in cui i ragazzi vivono tutti i giorni: in classe, a scuola, magari insieme ai propri compagni, per incontrare persone che sono davvero uniche e molto speciali! Un testo che accompagna i ragazzi nel tempo di Avvento, per allenarsi a diventare persone "fuori dall'ordinario", capaci di riaccendere in loro la speranza.
Una storia per ragazzi e ragazze, da leggere da soli o in gruppo, per conoscere il santo dei giovani attraverso una narrazione piacevole e illustrata, riscoprendo l'oratorio come il "cortile dei sogni". "Qui con voi mi trovo bene!", diceva don Bosco ai suoi ragazzi dell'oratorio di Valdocco: perché non provare?
Un quaderno attivo per ragazzi dai 6 anni, con proposte operative, schede di approfondimento da completare e coloratissime illustrazioni: per conoscere da vicino il Concilio Vaticano II e scoprire qual è il suo messaggio per i ragazzi di oggi e per tutta la Chiesa.
L'interrogativo che percorre tutto il volume, frutto di diversi contributi di esperti e autori legati al mondo del Centro Sportivo Italiano, riguarda la possibilità e le condizioni per stabilire un proficuo rapporto tra fede e sport. Si tratta di un tema molto delicato e poco esplorato nella letteratura italiana di settore, ma pare essere una delle frontiere imprescindibili per una Chiesa che voglia sempre più interagire con gli ambiti del vissuto umano e portarvi il lieto annuncio del Vangelo.
Il percorso di riflessione offerto dal volume si pone in modo estremamente ricco e originale, indagando i fondamenti di pensiero circa queste due dimensioni ma anche offrendo inedite letture del mondo dello sport e dei vissuti sportivi come metafore efficaci del cammino dell’uomo e della sua apertura alla trascendenza.
Il volume, curato da Roberto Mauri, psicologo, coordinatore del Team Formazione Nazionale del Csi, raccoglie interventi di autorevoli esponenti della Chiesa italiana, come monsignor Melchor Sánchez de Toca y Alameda (sottosegretario del Pontificio Istituto per la Cultura), don Alessio Albertini (consulente ecclesiastico nazionale del Csi) e don Mario Lusek (direttore dell’Ufficio Nazionale Cei per la pastorale del tempo libero, turismo e sport) insieme a un nutrito numero di formatori e studiosi legati al mondo del Centro Sportivo Italiano a livello nazionale: Andrea Barbetti, Beppe Basso, Andrea De Pascalis, Vittorio Ferrero e lo stesso Roberto Mauri.
Ciascuno, a partire dalla propria esperienza e dalle proprie competenze, traccia un profilo del rapporto tra fede e sport, che nell’insieme suggerisce un’interessante parabola interpretativa, certamente utile come punto di partenza per ogni ulteriore tentativo di approfondimento del tema.