La teologia di Rahner è una teologia coraggiosa e anticipativa del coinvolgimento di tutte le discipline in un unico sapere e continuamente interagente al suo interno; la teologia di Rahner è una teologia pubblica, aperta al dialogo e all'incontro dei problemi nuovi, costituita nell'incontro con le persone e non nel chiuso delle aule accademiche; è una teologia militante nel senso che accompagna il cammino del popolo di Dio, che dialoga con tutte le posizioni, che non teme di prendere posizioni sui problemi del tempo. La sua teologia è una singolare testimonianza dei problemi del suo tempo e, in una certa misura, anche del tempo che verrà.
Come sempre nella Chiesa, le grandi rivoluzioni non accadono improvvisamente. Esse vengono preparate lungo tempo innanzi dall'intelligenza credente e, spesso, dalla sofferenza di molti cristiani che, pur incompresi, profeticamente, intuiscono il nuovo e tentano di rispondervi con pertinenza umana e cristiana. Padre Pierre Teilhard de Chardin fu uno di questi. Scienziato e gesuita, mistico e filosofo, innamorato di Dio e del mondo, egli seppe far dialogare teologia e scienza, in modo da trasformare la reciproca supposta estraneità, in una visione globale di senso. Il suo messaggio, di cui questo libro è una breve introduzione, resta di grande attualità: guardare al mondo con simpatia per potenziare in esso l'Ambiente Divino.
La parola di Dio è come un tesoro inesauribile, a cui ci si accosta in molti modi. L'esperienza dei gruppi d'ascolto sta definendo sempre meglio il proprio. Si tratta di un ascolto comunitario e meditativo, cui corrisponde normalmente una condivisione fraterna di ciò che la parola di Dio suggerisce a ciascuno. Lo smeraldo realtà preziosa per eccellenza. Come ogni pietra preziosa brilla ed emette bagliori di luce. Questi "riflessi dello smeraldo" che lasciano trasparire la bellezza di Dio nella Chiesa sono le opere dell'amore trinitario, i segni della misericordia divina che salva, i frutti della redenzione. Aiutati dalla Parola di Dio, ne identifichiamo sette: la fraternità, l'ospitalità, la gioia, la povertà, il perdono, la perseveranza e la preghiera.
I sofferenti psichici come tutti "cercano casa", vogliono abitare la comunità benché spesso tale desiderio d'integrazione e di benessere non sia chiaro dentro di loro e venga espresso con atteggiamenti bizzarri, isolamento, apparente rifiuto per ogni relazione umana. Il lavoro nasce dal rimando continuo tra elaborazione culturale ed esperienza sul campo.