L'icona è un fenomeno vastissimo che interessa il mondo bizantino ma anche il vicino e il medio Oriente cristiano: Egitto, Etiopia, Palestina, Siria, Cappadocia, Armenia, Georgia. Costantinopoli fu certamente il grande centro di diffusione delle icone che investì la Grecia e le isole del Mediterraneo, sviluppandosi poi nei Balcani e raggiungendo la Russia, da Kiev a Novgorod a Mosca. Con la caduta di Costantinopoli nel 1453 l'arte dell'icona non si spegne e raggiunge altri paesi, Italia compresa, persistendo fino a oggi. Il volume affronta il tema fondamentale del posto dell'icona nella società, nella cultura, nella liturgia e nella teologia. L'icona è una straordinaria espressione del sacro ed e un oggetto artistico solo come conseguenza della sua profonda funzione religiosa e politica. L'icona è un oggetto potente, taumaturgico, salvifico, protettivo dei monasteri, delle città, dei popoli.
Un'opera fortemente innovativa che intreccia storia dell'arte, politica e religione
Nel mondo bizantino la Vergine Maria incarnava il potere piuttosto che la tenerezza materna. Conosciuta come la Madre di Dio, divenne garante della vittoria militare e quindi dell’autorità imperiale. In questo libro pionieristico, Bissera V. Pentcheva collega la fusione di culto mariano e ordinamento imperiale con i poteri attribuiti alle immagini di questa donna Tutta Santa. Attingendo a una gamma di fonti e immagini, da monete e sigilli a mosaici monumentali, Pentcheva dimostra che uno slittamento fondamentale dalle reliquie alle icone nel culto bizantino avvenne verso la fine del X secolo. Inoltre, l’autrice mostra come le processioni attraverso la città di Costantinopoli fornissero il contesto nel quale le icone mariane si presentavano quali colonne portanti delle richieste imperiali di protezione divina. Pentcheva apre nuove strade sostenendo che la devozione alle icone mariane dovrebbe essere considerata uno sviluppo posteriore a quanto generalmente si presume. Questa nuova prospettiva ha importanti implicazioni non solo per la storia del rituale imperiale, ma anche per la comprensione della creazione di una nuova iconografia mariana nel corso del XII e XIII secolo. Centrato su questioni fondamentali di arte, religione e politica, Icone e potere fornisce un contributo significativo all’intero campo degli studi medievali. L’opera sarà anche di grande interesse per tutti coloro che si occupano del culto di Maria nelle tradizioni cristiane in Oriente e in Occidente.
Le opere derivate dall’arte arabocristiana testimoniano una ideale simbiosi tra le civiltà che si sono intrecciate nella fertile regione d’Oriente. Oggi, essendo questa simbiosi minacciata da conflitti politici, le icone arabe sono diventate opere emblematiche riconosciute, messaggere di dialogo, di pace e di apertura verso l’altro. Al di là del piacere estetico e culturale, queste opere apportano un beneficio fondamentale: costituiscono ai nostri occhi ciò che, nel passato dell’eredità comune, può rappresentare un messaggio per l’avvenire, nel senso di possibilità che le culture si fecondino reciprocamente, prendendo di ciascuna la parte migliore, senza per questo rinnegare se stesse o dissolversi le une nelle altre ma contribuendo, al contrario, al reciproco arricchimento. Attraverso questo libro, il lettore entra in un universo artistico multiforme. Potrà contemplare l’opera, spesso inedita, di una ventina di artisti, molti dei quali pubblicati per la prima volta, opere di estrema ricchezza, che attingono alle fonti dell’iconografia orientale, dall’alveo culturale occidentale e cattolico e dall’arte ornamentale arabo-musulmana. Le circa centocinquanta icone individuate attraverso il Libano e la Siria fanno penetrare il lettore in un universo insospettato dove, sullo sfondo culturale del Medio Oriente, mistico e universalista, non esiste nessuna separazione ma un’apertura alle dimensioni del tempo e dello spazio, ovvero dell’eternità, dal momento che si tratta, per l’arte sacra, di manifestare l’Invisibile nel suo mistero più prossimo.
Líarte dellíicona ha sempre esercitato su artisti e fedeli un potere di attrazione, tanto che il mistero delle immagini sante resta una questione aperta anche oggi.
In questo libro, che puÚ essere a ragion veduta considerato un classico sul tema, cíË tutta la capacit‡ degli autori di far penetrare con sensibilit‡ il lettore occidentale nella tradizione ortodossa, nella teologia e nelle intuizioni spirituali, in un approccio allíicona che non possiamo definire se non contemplativo.
I contenuti sono da considerarsi teologici: líicona Ë una eco visuale dellíIncarnazione; la predicazione vivente della Chiesa; una traduzione per immagini della conoscenza teologica e spirituale.
Il volume offre la riproduzione di icone superbe del tutto inedite o sconosciute al grande pubblico. Troviamo nel libro una sezione sulla tecnica pittorica dellíicona; la descrizione dei principali tipi di icone e líindividuazione di oltre sessanta icone (di cui dieci dedicate alla Vergine) tutte debitamente illustrate con splendide tavole a colori; nonchÈ la presentazione dettagliata dellíiconostasi della chiesa russa.