L'analisi dell'opinione pubblica assume un ruolo sempre più significativo nelle società moderne perché ne determina le scelte politiche, istituzionali ed economiche. Il rischio, però, è che i sondaggi e le ricerche di mercato divengano mezzo di persuasione più che di spunto, che finiscano per "creare" quelle opinioni che avrebbero dovuto esclusivamente "misurare". Un volume per capire come sta cambiando la società italiana e come si intrecciano i rapporti tra opinione pubblica, mass media, Chiesa e politica.
Il volume riporta il testo originale di un commento ad un saggio di Giorgio La Pira apparso sulla rivista "Cronache sociali", pubblicazione edita a Roma negli anni 1947-1951 e animata da importanti collaborazioni, come quelle di Giuseppe Rossetti, Amintore Fanfani, Giuseppe Lazzati e dello stesso La Pira.
La Sezione Monografica punta l'attenzione su i beni culturali nella scuola: sulla base dell'analisi di numerose realtà scolastiche italiane viene sottolineata l'opera per la tutela e la valorizzazione degli archivi scolastici, anche dal punto di vista del loro uso didattico. Ampio spazio è dedicato anche alla presentazione dei musei e delle collezioni, nonché alle esperienze delle biblioteche scolastiche. Nella Miscellanea si propone, tra l'altro, un contributo sul trasferimento delle facoltà teologiche all'interno dei seminari e uno sguardo sulla realtà scolastica in Francia tra le due guerre. Fonti e Documenti presenta un testo inedito del Laberthonnière in tema di rapporti tra credere e conoscere. Il filosofo Carlo Arata racconta le sue Memorie di scuola.
Il volume parte dell'analisi delle pagine autobiografiche delle Lettere di Paolo per offrire un ritratto dell'Apostolo e rendere familiare al lettore il suo pensiero prima che il suo messaggio. Si illustra, infatti, il metodo pedagogico di Paolo nei suoi temi fondamentali (imparare il Cristo, guadagnare il Cristo, imitare il Cristo), per poi fare riferimento ai contatti dell'Apostolo con le comunità di Atene, Corinto e Galazia, che mostrano le difficoltà nell'educazione all'ascolto della Parola.
Affronta la composita ma estremamente preziosa dimensione della solidarietà in Italia. Tre milioni di volontari, oltre 30mila organizzazioni non profit, 700mila dipendenti: sono questi i numeri del terzo settore italiano, ovvero il variegato mondo, fatto di solidarietà, volontariato, partecipazione civica ed economia sociale che non è «né Stato né mercato». Un mondo fatto di persone, giovani e meno giovani, impegnate per un ideale di giustizia e orientate dal valore della sussidiarietà, che negli ultimi vent'anni nel nostro Paese è costantemente cresciuto fino a diventare interlocutore irrinunciabile delle istituzioni ed elemento portante anche del sistema economico.
Luigi Bobba, oggi deputato, ma per anni dirigente e poi presidente nazionale delle Acli, è un testimone privilegiato di questa evoluzione e un osservatore attento delle dinamiche sociali che caratterizzano il mondo dell'impegno volontario, oltre che un protagonista dell'associazionismo italiano. La guida ideale, dunque, per conoscere il non profit italiano e capire quali sfide lo attendono oggi, tra crisi economica, globalizzazione, povertà emergenti e bisogni sociali a cui né Stato né mercato, da soli, riescono più a rispondere.
Gli autori.
Luigi Bobba è giornalista pubblicista, ricercatore sociale e autore di numerose pubblicazioni sui temi del lavoro, del welfare e della formazione. Già presidente nazionale delle Acli ed esponente di spicco del mondo cattolico, senatore nella XV Legislatura. Dal 2008 è deputato e vice presidente della Commissione Lavoro della Camera.
Gabriella Meroni è giornalista, caposervizio del settimanale "Vita". Scrive di economia sociale, non profit, tematiche fiscali. Dal 1999 al 2003 ha condotto la trasmissione radiofonica “Senza fine di lucro” su Radio24-Il Sole24Ore.
Questo libro dà voce ad alcune donne (da Anna Maria Canopi alle educatrici della Casa Famiglia di S. Omobono, da Barbara Manfredini a Paola Ricci Sindoni) le cui narrazioni permettono di toccare molti nodi cruciali della condizione femminile: il rapporto della donna con se stessa e con il proprio corpo, il rapporto tra famiglia e lavoro, maternità e carriera, il mondo della politica e le professioni ritenute inconsuete fino a poco tempo fa per le donne, ma anche la volontà di far emergere i tratti originali della propria femminilità nella cultura, nella fede e nella propria interiorità.
Questo libro, come una guida rapida di semplice lettura, trattando un tema di forte attualità come il messaggio pubblicitario, diviene un pretesto per parlare dei problemi dell’educazione dei bambini di oggi.
Il volume, che coniuga la storia dell'educazione e della pedagogia con quella della cultura italiana tra Ottocento e Novecento, focalizza l'attenzione sul periodo del modernismo. Partendo dallo studio di Fogazzaro, Gallarati Scotti, Semeria e Murri fino a Tocco e Prezzolini, la ricerca mette in luce come questi intellettuali abbiano recuperato figure-chiave dell'età medievale, fornendo modelli di comportamento fungibili sul piano dell'educazione e dell'autoeducazione. Da questo intervento nasce una pedagogia della libertà che vuole ripsondere alle sfide del nietzschianesimo: il Santo come alternativa al Superuomo.