L'errore non gode di buona letteratura tanto presso i filosofi quanto presso gli scrittori in genere: Malebranche lo considerava "cagione della miseria degli uomini". Ma gli scienziati e gli epistemologi hanno assunto un atteggiamento diverso: l'errore nella scienza è strettamente legato alla creatività e all'immaginazione. Non è, dunque, qualcosa di scandaloso, ma è il motore del sapere scientifico ed è parte integrante del processo di apprendimento. Di questo devono tener conto anche i pedagogisti e gli insegnanti per una più consapevole utilizzazione pedagogica dell'errore. La scuola migliore sarà così quella in cui si trasmetterà la passione per la scienza, l'amore per i problemi, il piacere della critica e si insegnerà a trarre giovamento dall'errore.
La problematica etica che coinvolge tutti i settori della medicina odierna prospetta una serie di sfide intellettuali e morali della massima importanza tanto per il futuro della professione quanto per la società nel suo complesso. La medicina affronta tali sfide con il supporto di una tradizione di riflessione morale e di codificazione deontologica che l'accompagna fin dalle sue origini e con la consapevolezza del ruolo centrale che l'etica ha sempre avuto nella sua autocomprensione come professione finalizzata alla cura e al sollievo della sofferenza. In questa prospettiva, la relazione di cura emerge come "principio architettonico" della medicina, in grado di fornire la cornice di riferimento per una teoria etica normativa e per la definizione delle "virtù" e delle obbligazioni che ineriscono essenzialmente al patto di fiducia che fonda l'alleanza terapeutica tra medico e paziente.
In una realtà lavorativa che riconosce non più nella stabilità bensì nel cambiamento la sua caratteristica principale, è importante riuscire a soddisfare le richieste di modifica e trasformazione tanto nei profili quanto nelle competenze professionali. A partire dalla comprensione dei fenomeni che caratterizzano la costruzione dell'identità professionale, il volume propone la realizzazione di azioni di sostegno rivolte a coloro che si affacciano al mercato del lavoro, al fine di favorire l'acquisizione della capacità di "apprendere ad apprendere" necessaria a garantire un proficuo inserimento socio-lavorativo.
Partendo dalle fondamentali questioni del diritto all'istruzione, della libertà d'insegnamento e dell'identità giuridico-funzionale delle scuole e del personale docente, il volume passa in rassegna i diversi percorsi di istruzione e formazione. Il risultato è un quadro organico ed essenziale dell'attuale legislazione scolastica, con integrazioni di giurisprudenza e dottrina, per rispondere alle esigenze di una pluralità di esperienze professionali e di finalità culturali.
Le difficoltà dell'educazione odierna, a tutti evidenti, sono comunemente riconducibili all'"emergenza educativa"; attraverso un percorso articolato e guidato principalmente dalla lettura dei classici, il volume propone una ricomprensione della teoria e della pratica educative nella prospettiva della "sfida della libertà". In altri termini: c'è educazione solo quando la relazione interpersonale ha un chiaro e intenzionale profilo etico. Per educare non basta entrare in una relazione generica né praticare forme aggregative più o meno strutturate: occorre agire sul piano etico, allo scopo di guidare l'educando a diventare capace di scegliere - da se stesso - il bene.