Ripulsa, accoglienza, orrore, aggressione, abbandono, sorpresa, spavento: il gesto nell'arte è un tema vasto che ha appassionato a lungo André Chastel, al punto tale che gli ha dedicato tre anni di seminari al Collège de France. Quest'opera raccoglie tre di quelle sue lezioni. Dal turbinio di gesti nel Martirio di San Matteo di Caravaggio, all'indice alzato del San Pietro Martire del Beato Angelico, alle 130 dita del Cenacolo leonardiano, dove i movimenti delle mani si legano agli sguardi e alla psicologia dei personaggi, Chastel decripta i segni visibili della comunicazione non verbale.
È il problema che passa nella testa di ogni visitatore di musei e gallerie, che appassiona gli amanti dell'arte e tormenta i filosofi: che cos'è mai un'opera d'arte, se oggi persino una scatola di detersivo può esserlo? Nel rispondere a questa domanda, Arthur Danto compie uno straordinario tour de force attraverso l'espressionismo astratto e la Pop Art, l'arte concettuale e il minimalismo, i racconti di Borges e i quadri di Brueghel, le poesie di Auden e i grandi nomi della filosofia analitica e continentale, costruendo quella che è diventata una pietra miliare della filosofia dell'arte e un punto di riferimento imprescindibile per la critica d'arte contemporanea.
Da Van Gogh a Picasso, da David a Boccioni, da De Pisis a Clemente: Alberto Boatto ripercorre la storia dell'autoritratto dall'inizio del moderno fino al suo tramonto. Il volume, qui proposto in una nuova edizione arricchita di nuovi profili e nuove immagini, è suddiviso in due parti: nella prima l'autore risponde alla domanda "che cos'è un autoritratto?"; nella seconda presenta circa novanta autoritratti, commentandoli e interpretandoli.
All'inferno, ma ancora al lavoro, giudici, mercanti, notai, artigiani, continuano con i propri ferri del mestiere gli inganni esercitati in vita. È uno dei tratti più sorprendenti del Giudizio Universale della chiesa della SS. Annunziata a Sant'Agata de' Goti. Con la guida di un sapiente saggio di Chiara Frugoni, un percorso a più voci, per immagini e parole, alla scoperta degli affreschi di grande godibilità e freschezza dell'intera chiesa.
La tesi centrale di questi saggi di estetica e di critica artistica è che l'"arte", in senso estetico moderno e forse non già più moderno, cioè l'arte per se stessa, e l'"altro dall'arte", che riguarda altri territori, il linguaggio, la conoscenza, l'esperienza in genere, sono le due polarità in cui si determina anche ciò che avvertiamo con ragione quale arte in linea di principio autonoma. Niente a che fare però con una considerazione sociologica, ma piuttosto una genuina e più ampia prospettiva propriamente estetica e critica, che ha nel pensiero di Kant il suo punto di riferimento primario.
Le opere d'arte, i musei italiani pubblici e privati, ma anche il paesaggio, i siti archeologici, gli archivi, le dimore storiche e lo sconfinato patrimonio ecclesiastico costituiscono l'enorme ricchezza dei nostri beni culturali. Questo libro fa il punto della situazione sotto il profilo dei nuovi strumenti normativi ed evidenzia l'importanza di scoprire i beni culturali come risorsa economica.
Bruno Munari (Milano, 1907-1998), pittore, designer e sperimentatore di nuove forme d'arte, ha segnato una svolta fondamentale nella storia del design in Italia e nel mondo. In questo libro affronta un tema di grande attualità, quello della separazione sempre maggiore tra l'arte pura e la produzione d'arte legata all'esigenza della grande industria e dei consumi di massa.