Il lavoro segue tre percorsi di ricerca che indagano ed evidenziano l'instabilità costitutiva e permanente del testo sceneggiatura. Un'instabilità vitale, dinamica che sostanzia la natura, la pratica, il graduale farsi della scrittura per il cinema. Il primo percorso è di taglio storico e ripercorre la formazione della scrittura destinata al cinema, affrontando il passaggio dal muto al sonoro, con particolare attenzione al cinema delle origini, al cinema realizzato nell'ambito dello studio system, al cinema in Italia. Il secondo percorso è di natura teorica e indaga l'oggetto da diversi punti di vista, con la possibilità di ascriverlo al campo d'indagine dei Visual Studies, affrontarne la molteplicità dei livelli significanti, aprendosi alla nozione di intertestualità e ipotizzando per la scrittura per immagini un primo originario fondamento nel concetto di immagine-idea. Il terzo percorso è un tentativo di analisi intertestuale di alcuni film che, già sulla carta, si ispirano al romanzo Delitto e castigo di Feodor Dostoevskij: Pickpocket di Bresson, Taxi Driver di Scorsese, Salto nel vuoto di Marco Bellocchio.
Pubblicati in un lungo arco di tempo, che va dal 1964 "(Per un'estetica della lingua tedesca") al 2006 "(Il tempo dei testi o il tempo nei testi?"), i saggi di Harald Weinrich offrono un vasto panorama di problemi riguardanti la lingua e la cultura linguistica del tedesco. Affrontano sia tematiche prettamente grammaticali, come il sistema delle forme attive e passive del verbo ("Per una teoria non-aristotelica della diatesi attivo-passivo") che problemi volti a integrare la prospettiva grammaticale e testuale ("Linguistica del testo: a proposito della sintassi dell'articolo nella lingua tedesca", "Il tedesco: una lingua a parentesi"). Altri saggi relativi alla pragmatica e alla storia della comunicazione ("Essere cortesi vuol dire mentire", "Esiste una verità dei dizionari?", "Il futuro della lingua tedesca" completano l'orizzonte scientifico rispecchiando la pluralità degli interessi di Weinrich, incline a costruire stimolanti connessioni fra la lingua e la cultura di appartenenza.
Questo volume si rivolge essenzialmente a insegnanti e studenti universitari, e in particolar modo a coloro che operano nel campo della traduzione. Infatti, se la prima parte di ogni capitolo fornisce descrizioni del sistema morfosintattico francese, la seconda focalizza l'attenzione sulle varie scelte traduttive che possono essere effettuate a partire da uno stesso testo, sia dal francese verso l'italiano, che dall'italiano verso il francese. Gli esempi contemplano la letteratura italiana e francese dall'Ottocento ai giorni nostri e sono elencati in ordine cronologico al fine di mostrare l'evoluzione delle strategie traduttive e della lingua stessa. A conclusione di ogni capitolo figurano esercizi pratici di grammatica e traduzione con relative soluzioni.