Due libri in uno: ecco l'ultima opera di Elena Balsamo, dedicata alla perinatologia, ovverossia a tutto ciò che sta intorno alla nascita. La gravidanza, il parto, l'accoglienza al neonato, visti però in un'ottica poco usuale per gli operatori sanitari: quella spirituale. L'esplorazione della dimensione della sacralità viene condotta in due testi, scritti con lo stile poetico che le è proprio, i quali potrebbero vivere ciascuno di vita propria ma che si affiancano quasi come due gemelli: il primo si riferisce all'accoglienza al neonato in condizioni di normalità, quando tutto va bene; il secondo invece è dedicato ai casi più difficili e problematici, quando qualcosa non procede per il verso giusto, come nel caso dei parti prematuri o in qualche modo traumatici.
L'ecologia oggi va di moda: non si fa che parlare di pannolini lavabili, borsette biodegradabili, raccolta differenziata e cibo biologico. A volte sembra persino una cosa da ricchi o per persone che hanno molto tempo. Ma un vero cambiamento che ci permetta di consegnare alle generazioni future un ambiente più salubre e pulito è necessario e improcrastinabile, e può avvenire soprattutto grazie alla costruzione di relazioni virtuose tra famiglie; relazioni che ci aiutino a cambiare gradualmente le nostre abitudini nel segno di un consumo critico e responsabile, di una mobilità più sostenibile, di un nuovo modo di vedere la pulizia e la cura della persona, di costruire la nostra casa e di gestire il denaro. In questo libro troverete idee e proposte concrete per essere più ecologici senza spendere una follia, per ridurre i consumi, per insegnare ai vostri bambini la sostenibilità e per viverla assieme ad altre famiglie: troverete consigli pratici per organizzare gli acquisti, ricette di autoproduzione, proposte creative per giocare, andare in vacanza, gestire i rifiuti.
Da bambini, tutti sappiamo giocare. Crescendo però smettiamo gradualmente di farlo per poi accorgerci, di fronte ai nostri figli, che non ne siamo più capaci. Fortunatamente abbiamo dei piccoli insegnanti molto pazienti che saranno felici di aiutarci a riacquisire questa capacità perduta. Attraverso il gioco è possibile creare un legame profondo con i nostri bambini e, se restiamo in ascolto, potremo capire molte cose che essi non sanno ancora esprimere a parole. Creare giocattoli con e per i nostri figli è un modo per ritrovarsi, per venirsi incontro. Per trascorrere insieme del tempo in modo creativo. Per trasmettere ai bambini il valore del lavoro e il rispetto per ciò che ne risulta. Perché comprendano che ciò che non esiste... si può sempre inventare. In questo libro troverete, oltre ad alcune riflessioni sull'importanza del gioco nei suoi diversi aspetti, molti progetti creativi alla portata di tutti da realizzare con e per i bambini.
Nella vita domestica della famiglia March, ritratta nel capolavoro di Louisa May Alcott, "Piccole donne", e nel suo seguito "Piccole donne crescono", non mancano pagine esilaranti sugli esperimenti ai fornelli, volonterosi e problematici, di Jo e di Meg come sugli inviti a pranzo, in grande stile ma sfortunati, della piccola "lady" Amy, mentre solo la timida Beth sembra trovare soddisfazione nell'attività casalinga, tanto da meritare dalle sorelle l'appellativo di "angelo del focolare". La vita in casa March offre però un'immagine alquanto idealizzata di quella che fu la vita della Alcott e dei suoi famigliari, travagliata dalla povertà e messa spesso a repentaglio dall'esagerato idealismo del padre. Quell'Amos Bronson radicalmente vegetariano, maniaco di uno stile di vita ispirato ai canoni della "purezza" di anima e corpo e tutto preso dalla necessità di propagandare le sue convinzioni filosofiche in giro per il mondo, a costo di trascurare il benessere di moglie e figlie. Ripercorrendo i punti salienti del duplice romanzo e della vita della sua autrice, il tema del cibo affiora in questo libro nella sua quotidianità e viene indagato nella sua specificità storica, con il recupero di molte ricette in uso nella cucina statunitense dell'Ottocento (rese tuttavia di facile attuazione anche oggi) e in particolare di quella tradizionale del New England, dove visse la famiglia Alcott e dove sono ambientate le vicende delle quattro sorelle March.
"Da quasi trenta anni visito bambini, e cerco di curarli 'in scienza e coscienza'. Durante gli studi universitari ho appreso la pratica vaccinale. E per molti anni ho vaccinato i bimbi affidati alle mia cure con ogni vaccino disponibile, convinto dell'utilità dell'immunizzazione di massa. Ho dedicato buona parte del mio tempo ai bambini, ai miei pazienti, spinto dalla voglia di andare al fondo dei problemi, senza fermarmi alla superficie, mantenendo uno spirito critico. Nel corso della mia attività ho avuto modo di incontrare bimbi non vaccinati, e ho iniziato a rendermi conto che avevo accettato senza riserve e riflessioni il concetto secondo cui i vaccini sono sempre efficaci e sicuri. Ho cominciato a constatare che la frequenza delle malattie pediatriche più comuni erano ridotte nei bimbi non vaccinati rispetto a quelli sottoposti alle vaccinazioni. Ho conosciuto genitori i cui figli si erano ammalati gravemente, o che addirittura erano morti a causa della somministrazione di un vaccino. Ho iniziato a vedere questa pratica con occhi diversi, ho dato altre interpretazioni alle malattie che avevo visto insorgere dopo la vaccinazione, provocate a volte anche da me, e che non avevo messo in relazione al vaccino. Ho cominciato a pormi altre domande, a cercare risposte non conformiste o obbedienti a logiche di routine, studiando quanto disponibile nella letteratura scientifica internazionale, mettendo a confronto dati e ricerche cliniche". (Dall'Introduzione)
È innegabile che tra Laura Mancinelli, il buon cibo e la perizia culinaria intercorrano ottimi rapporti. Non a caso la sua autobiografia Andante con tenerezza si apre proprio con una ricetta, quella delle "melanzane imbottite", che erano "molto più buone" quando le preparava con le sue mani: esse rappresentano per la Mancinelli il passato, prima che la malattia la colpisse. Nelle sue opere il buon cibo è fonte di allegria, di serenità, di consolazione; può essere dono, legame, ricordo; è arte e cultura; ha stretti rapporti con la nostra naturalità biologica, con la nostra complessità sociale e con la nostra apertura mentale. E intorno al cibo ruota un piccolo e variegato universo fatto di persone, ambienti, oggetti, ingredienti, ricette, utensili: dal cuoco (o cuoca) ai paioli e alle padelle, dall'orto al forno, dalla dispensa allo spiedo, dai ceppi accesi nel camino alle stoviglie scintillanti sulla tavola imbandita. Il cibo è per la scrittrice uno dei piaceri genuini della vita: e poiché "la vita è tutto quello che abbiamo", "nulla è più saggio... che cercarvi la gioia che vi si può trovare".
Quando la teoria è un po' confusa (poppate ogni tre ore, no anzi, ogni cinque minuti) e la pratica anche peggio (ma non doveva essere un gesto naturale?), quando il seno fa male, gli altri criticano, il pianto è inconsolabile (del bebè e/o della mamma) è il momento di sedersi. E di aprire questo libro.
Una guida che unisce il rigore dell'informazione scientifica all'immediatezza di brevi testi e vignette: una formula per informare, sostenere, ma anche perché no? - regalare un sorriso alle mamme.
Sapere è potere, partorire è potere. Con questo testo rivoluzionario Sarah J. Buckley, esperta di gravidanza e parto nota e apprezzata in tutto il mondo, fa luce sull'evento nascita e sui primi mesi da genitori mettendo a disposizione delle future mamme e dei futuri papà conoscenze attinte alla saggezza antica e alla medicina moderna. Un testo che approfondisce la fisiologia del parto normale (o, come lo definisce l'autrice, "nascita indisturbata") mostrando quanto va perso quando tale esperienza viene vissuta come mero evento medico. Nella prima parte, alla scrupolosa descrizione di gravidanza e parto medicalizzati (che prevedono il ricorso a ultrasuoni, epidurale, induzione e cesareo) e di scelte più naturali (parto in casa, rifiuto dell'epidurale o di farmaci durante la fase espulsiva) si intreccia il racconto dell'attesa e della nascita dei quattro figli dell'autrice - dati tutti alla luce tra le mura domestiche. La seconda parte prende in esame gli studi scientifici su attaccamento, allattamento materno e sonno infantile, ed esorta i neogenitori a operare scelte attente e amorevoli durante i primi mesi con il proprio bambino.