Il volume contiene uno studio sulla genesi della scrittura musicale e in particolar modo sull’origine della notazione neumatica (senza il rigo musicale). È arricchito dalla presenza di fonti manoscritte e di tavole
Alberto Turco, mansionario del Capitolo della Cattedrale di Verona, dal 1965 dirige la Cappella musicale della Cattedrale e dell’Istituto Diocesano di Musica Sacra S. Cecilia
Il presente volume fornisce tutti gli elementi necessari per uno studio ben fondato sul Canto e in particolar modo sul Canto Gregoriano. L’Autore fornisce una visione snella della conoscenza del Gregoriano e dei suoi contesti, storici e musicologico/liturgici sia da un punto di vista paleografico e semiologico.
Una piccola enciclopedia mariana che presenta una approfondita storia della devozione musicale mariana dalle origini, riscoprendone le fonti bibliche e patristiche e l'immensa produzione innografica. La devozione alla Madonna si ritrova in un enorme repertorio mariano maturato in due millenni di cristianesimo con testi di incomparabile bellezza che, dai primi cantori d'Oriente e d'Occidente, arriva ai nostri giorni passando attraverso nomi sommi della letteratura italiana, laudi popolari e canzoncine religiose di rispetto, fino a nuove composizioni soprattutto nei santuari, oasi di spiritualità e devozione mariana. L'autore si è cimentato nella ricerca dei primi componimenti musicali a Maria nella Chiesa d'Oriente e d'Occidente attraverso un taglio storico ed estetico che può illuminare la ricchezza di questo mosaico di cultura poetica, teologica e di forme musicali, molte delle quali ancora oggi in uso. La prefazione è di Gregorios III, Patriarca di Antiochia e tutto l'Oriente, di Alessandria e di Gerusalemme.
Questo volume raccoglie una serie di meditazioni sul ciclo liturgico proponendo come chiave di lettura due aspetti che l'autore ritiene fondamentali in tutte le lingue cristiane e in particolar modo in quelle orientali: da un lato prende in esame le composizioni innografiche delle grandi feste siriache e bizantine evidenziandone la dimensione poetica e il contenuto teologico; dall'altro si sofferma sull'iconografia e sul suo rapporto con i testi eucologici, mettendo in luce come l'icona diventi un commento visivo alla liturgia e viceversa come i testi commentino a loro volta l'immagine. Il lavoro compiuto dall'autore tuttavia non ha l'intento di essere uno studio esaustivo di innografia cristiana orientale, tanto meno un trattato di iconografia, piuttosto vuole mettere in evidenza lo stretto rapporto che lega la preghiera cantata e l'immagine, spingendo il lettore a scoprirne il valore teologico ed estetico. Arricchiscono inoltre il volume alcune raffigurazioni artistiche della tradizione orientale cristiana.
Il volume contiene una raccolta di profili delle Chiese di Pordenone, senza però la pretesa di essere una pubblicazione particolarmente specializzata ed erudita, delineando così in modo scorrevole, ma con fondamento scientifico, il volto storico e religioso della città attraverso i suoi edifici sacri, la loro storia e la loro struttura. Risulta dunque una guida dettagliata, ma al tempo stesso pratica e agevole, completa di carta topografica e immagini a colori, rivolta a tutti i visitatori che giungono a Pordenone con l'intenzione di conoscere più a fondo il profilo storico, sacro e artistico della città friulana.
Questo volume prende in esame il simbolismo del tempio cristiano e l'arredamento degli spazi celebrativi della Messa e di quelli al di fuori della Messa. In particolare l'autore (sacerdote polacco dottore in Diritto Canonico) ha diviso il suo studio in tre capitoli: il primo dedicato agli elementi strutturali e spaziali degli edifici sacri, intesi come espressione dei contenuti teologici del tempio cristiano; il secondo riguarda gli elementi spaziali della celebrazione eucaristica, come l'ambone e l'altare; il terzo prende in esame i luoghi celebrativi distinti dalla messa, quali la fonte battesimale, il confessionale, il tabernacolo e gli arredamenti delle navate della Chiesa.Come riportato nella prefazione di Mons. Piero Marini (fino al 2007 Maestro delle Celebrazioni Liturgiche Pontificie e attualmente Presidente del Comitato per i Congressi Eucaristici Internazionali) il volume rappresenta pertanto uno stimolo per studiosi e addetti ai lavori a riflettere sulle problematiche di carattere teologico e pratico riguardanti la relazione tra architettura e liturgia, in modo che la teologia della Chiesa possa diventare parte integrante della formazione del clero e dei fedeli. L'opera è inoltre arricchita da più di novanta illustrazioni a colori raffiguranti gli interni di svariati edifici sacri.
Oggetto di studio di questo volume è l'Aula per le udienze pontificie, conosciuta con la doppia denominazione di Aula Paolo VI, in quanto realizzata sotto il pontificato di papa Montini, e Sala Nervi, dal nome del grande architetto e ingegnere italiano che l'ha progettata.
Recensione : Il volume analizza il ruolo dell'Aula nel contesto urbanistico dell'epoca, rapportato all'ambiente vaticano, soffermandosi sugli ideali del Concilio Vaticano II e sulla visione dell'arte di Paolo VI. L'opera è ricca di immagini suggestive della Sala Nervi e delle fasi di realizzazione.