In questo libro, Claudio Gugerotti parla delle antiche cristianità del Caucaso per parlare all'occidente. Mentre ne descrive e ne interpreta alcuni tratti della santità, della sensibilità liturgica, spirituale e culturale, ne fa emergere elementi significativi per una comprensione più piena ed integrale dell'esperienza cristiana...
La vita nuova che ci è data nel battesimo e che ciascuno fa propria nel cammino della vocazione, se assecondata, plasma un ambiente ed uno stile di vita da cui traspare la cultura della Pasqua e che aiuta a sostenere la redenzione ricevuta. Dal cuore, con cui abbiamo cominciato, si torna alla superficie, a quello che vedono gli altri.
È possibile vivere un’autentica vita spirituale e avere uno stile di vita secondo l’ultima pubblicità? Chi vive la vita dello Spirito comincia ad irradiarla anche nell’ambiente in cui si trova, a partire dalle relazioni, dai rapporti con la terra, dal vestito, perché il vestito è il prolungamento del corpo ed è uno dei linguaggi più potenti che esistano. Come il corpo è lo spazio in cui prendiamo coscienza della vita che scorre dentro di noi, così anche il vestito è un’espressione di come noi percepiamo noi stessi e ci comunichiamo agli altri. A partire dal vestito, dalla casa in cui abitiamo, si tratta di dare un’impronta personale al mondo intorno a noi. Lo stesso vale per il cibo, per lo stile con cui far festa e divertirsi... Mangiare non è il mangiare soltanto, ma è una sorta di atto liturgico che sarebbe un peccato banalizzare. Non si tratta di risolvere le cose con le regole, ma di discernere e di personalizzare tutto, in modo che trasmetta agli altri la nostra verità.
È questa la bellezza. Ed è questa anche la liturgia, quella della piccola Chiesa, quella dei nostri corpi, quella di ogni giorno, che san Paolo offre come immagine alla quale tende la vita dell’uomo su questa terra.
Per ascoltare la Parola di Dio, dopo l’incarnazione, bisogna avere gli occhi, perché la Parola si è fatta immagine. La gente allora la deve vedere. L’annuncio non passa al primo posto per le orecchie, ma per gli occhi.
Bisogna poter vedere qualcosa di bello. E bello è ciò che è assorbito dall'amore.
Indice: • Educare e formare * L'immaginazione * Un'abitazione secondo l'uomo nuovo * Il vestito * Il cibo * Il fallimento * La conversione della mente alla vita
La vita divina ricevuta nel battesimo ci comunica “un’intelligenza rinnovata in Cristo”. Si tratta di un’intelligenza capace di abbracciare nella comunione personale anche la materia dell’universo, di un pensiero organico, di un’intelligenza capace di tener conto dell’insieme, di cogliere il significato delle cose, della storia, degli avvenimenti nella chiave della comunione realizzata in modo personale da Cristo. I primi cristiani, proprio perché cercavano di esprimere fedelmente la vita nuova ricevuta, sono apparsi nella storia come una novità culturale totale. La loro intelligenza si esprimeva attraverso una mentalità liturgica sacramentale e simbolica dove, più che argomentare si mostrava, più che dimostrare si celebrava la verità. Nella percezione simbolica del mondo si attinge alla profondità delle cose e nello stesso tempo si coglie la loro appartenenza anche ad un altro mondo. Contrariamente al concetto, che ha la segreta volontà di classificare, di possedere, di dominare, l’approccio simbolico rimanda sempre all’al-di-là del simbolo, a dove l’essere delle cose ha le sue radici nella vita divina. In un mondo che spesso riduce il senso degli esseri e delle cose al loro aspetto fenomenico e l’intelletto solo ad alcune delle sue dimensioni, è più che mai urgente che i cristiani imparino a pensare secondo la logica che è inscritta nel loro stesso battesimo.
Indice: Il mistero della conoscenza * “Trasformatevi, rinnovando la vostra mente” * La teologia simbolica * La bellezza cristologica * Cristo, Parola del Padre * Il mondo glorificato
Si nasce dal fonte battesimale, come dice Nicola Cabasilas. Lì muore una vita e ne risorge un’altra, la vita in Cristo, che assume e trasfigura l’esistenza presente, liberandola dai determinismi dell’eredità biologica, psichica, culturale e sociale e rendendola creativa della creatività divina. Forte di questa esperienza battesimale, Olivier Clément è come assorbito da Cristo e sperimenta la verità della vita nuova, fondata nel perdono. Con ciò, diventa importante non quello che eri, ma cosa Cristo ha fatto per te e cosa tu puoi diventare in Lui. La Chiesa, la comunione delle persone, diventa così un luogo per rinascere e passare dalla frantumazione ad una unità integra dove è coinvolta tutta la persona e tutte le sue capacità di conoscere. In un graduale assorbimento di questa verità, passano gli anni di progressiva trasfigurazione della vita, del lavoro e della sua intera esistenza. Questa raccolta di articoli, in parte inediti, di Olivier Clément, vuole essere come una testimonianza al se
Nella collana “Immagini” proponiamo stavolta le immagini del Natale, accompagnate da brevi commenti teologico-spirituali e da citazioni patristiche e liturgiche. Attraverso parole e immagini, in queste pagine si rifletterà sul mistero dell’incontro tra Dio e l’umanità, sulla salvezza che ci viene offerta con il Bambino deposto in una mangiatoia, sulla Luce che vince le tenebre e inaugura la trasfigurazione del mondo... L’incarnazione del Figlio di Dio manifesta il grande mistero nascosto da sempre nel cuore di Dio: Dio ha determinato in anticipo, prima della fondazione del mondo, che noi saremmo stati per Lui dei figli (cf Ef 1,5), e ha stabilito che l’uomo ricevesse questa filiazione tramite la sua unione al Figlio unico. Perciò l’incarnazione è al centro del mistero cristiano.
Indice: Introduzione * L’attesa dell’incontro * Una montagna nella grotta * La luce che le tenebre non possono contenere * La mangiatoia della salvezza * Troverete un bambino * La Vergine-Madre * Il germoglio dal tronco di Iesse * Il nascondiglio rivelato * Ypapanti * L’Epifania del Re e Sacerdote * La discesa in Egitto * Dalla Parola seminata al Covone mietuto * Breve saggio sul Natale
Anche in sloveno.
Parole che accompagnano le immagini dei mosaici nella discesa che porta alla cripta dove sarà il corpo di padre Pio. Il percorso verso la cripta è ideato come un cammino spirituale che aiuta a prendere atto che la vita che viviamo non è semplicemente quella ricevuta dai genitori, che finisce nella tomba, ma la vita che Dio vuole concedere all’uomo e che noi riceviamo nel battesimo affinché la sviluppiamo e la maturiamo in pienezza assorbendo nell’immortalità anche la vita naturale. Tale cammino non è un intimismo soggettivistico tra il fedele e un suo presunto Dio, ma si compie all’interno della memoria della tradizione della Chiesa. Perciò è accompagnato dalla comunione dei due santi particolarmente significativi per questo luogo: Francesco e padre Pio. Scene della loro vita, messe “a contrappunto”, aiutano a cogliere i tratti di questa vita nuova.
Mosaici a tema mariano dove le immagini sono accompagnate da un breve commento teologico-spirituale e da una breve citazione di Padri siriaci. Arricchisce il tutto un breve testo di Sebastian Brock, rinomato nel campo degli studi siriaci, su Maria nella tradizione siriaca.
L'uomo della riconciliazione è un battezzato adulto, maturo, con un gusto ormai inconfondibile di Dio. L'esame generale di coscienza ha la sua funzione proprio nel custodire questa realtà e nel garantire un ambiente spirituale dell'agire cristiano: le opzioni che il cristiano intraprende e il suo agire morale nascono così nell'ambito di questa nuova vita nella quale tutte le cose cominciano a parlare di Dio, portano il suo profumo e coinvolgono anche l'ambiente circostante in questa nuova direzione. Uno strumento della Tradizione che ci aiuta a prendere coscienza della vita divina in noi, di dove ancora esistono in noi i blocchi oscuri impenetrabili dell'individualismo, dell'autosalvezza, del volontarismo, e dove la nostra persona è già entrata nella relazione con Dio e in questa relazione coglie anche le novità suggerite dallo Spirito.
Traduzione dal francese di Maria Campatelli
La convinzione di base di questo libro è che il monachesimo è sempre da rifare, ma sempre è già detto, già fatto. La vocazione del monaco ha le sue radici profonde nella creazione dell’uomo ad immagine di Dio. Il peccato ha modificato la realizzazione di tale vocazione: c’è bisogno di una “rinascita dall’alto” per tornare a vivere questa vita. È il battesimo che costituisce questa novità.
Ora, in modo emblematico, le professioni monastiche, prima in Oriente e poi in Occidente, si sono tutte modellate sui riti battesimali. Questo nella convinzione – una convinzione che l’Oriente non ha mai perduto – che la spiritualità monastica è semplicemente la radicalizzazione escatologica delle promesse battesimali e perciò è sentita esemplare per tutti i cristiani. La vita monastica quindi non come una condizione a parte, propria di una categoria di cristiani, ma come punto di riferimento per tutti i battezzati, nella misura dei doni offerti a ciascuno dal Signore, proponendosi come la paradigmaticità di uno stato cristiano cristallizzato in una forma particolarmente significativa e saporosa.
Un libro utilissimo per conoscere ciò che la Chiesa universale custodisce attraverso quanto ha vissuto e trasmesso, e ancora oggi continua a fare, il monachesimo orientale.
Indice: Introduzione * 1. Paragoni storici * 2. I monaci - uomini di Dio * 3. I consigli evangelici * 4. La vita ascetica * 5. La vita di preghiera * 6. L'opera dei monaci * 7. Le forme della vita monastica * 8. La città di Dio.
Per scoprire la nostra strada bisogna tornare dentro di sé e indietro. A monte di ogni uomo c'è una visione, una vocazione, una voce che chiama. Siamo chiamati per realizzare la visione che il Creatore ha su di noi, che è l'amore. A questo scopo, Lui ci dà il tempo, ci fa incontrare le persone, ci offre doni e talenti. E poichè il nostro fondamento è posto in un Dio che ci crea rivolgendoci la parola, a noi è accessibile attraverso il dialogo. Perciò la vocazione si realizza nel dialogo, non come l'esecuzione di un diktat.
Ma l'amore presuppone un lungo cammino per giungere alla sua maturità. Ci sono delle tappe in questa chiamata. Uno si fidanza, entra in noviziato, in seminario, con una grande buona volontà, ma anche con tante sue idee. La scelta è il massimo che ha potuto fare in quel momento. Occorre allora che muoia alle sue idee, a quello che si aspetta, per risuscitare ad una vita di sinergia, sua e di Dio insieme.
Indice: 1. Creati per la vocazione * 2. Vocazione e redenzione * 3. L'itinerario del discernimento vocazionale * 4. La maturazione della vocazione.
Quale fisionomia spirituale il superiore deve coltivare perché la sua autorità sia un servizio al vangelo? In molte comunità fa fatica chi è chiamato a fare il superiore e fatica altrettanto chi, con i voti, non è aiutato a metterli in pratica. Non si può improvvisare un superiore, né troppo velocemente concludere che chi obbedisce fa sempre bene. La ricca tradizione della Chiesa indica varie fisionomie possibili del superiore, dovute alla complessità dei carismi. Oggi, la teologia trinitaria ci aiuta a capire meglio il loro fondamento cristologico e pneumatologico e, forse, a trarne maggior frutto.
Indice: Premessa * 1. Una persona a capo di una comunità: la complessa ricchezza della storia * 2. Partecipare alla vita della Trinità: la perfezione della persona è la comunione * 3. Il peccato della comunità: sazietà - idolatria - lavoro * 4. Il servizio dei superiori. Perchè i superiori sono necessari * 5. Custodi della sapienza e delle beatitudini.