Il volume raccoglie le ricerche condotte da Nello Cipriani, nell'arco di circa trent'anni, sulla dottrina antropologica di Sant'Agostino, ancor oggi ritenuta dalla maggioranza degli studiosi il frutto dell'influsso neoplatonico sul pensiero del giovane filosofo di Tagaste. Attraverso un'accurata ricostruzione filologica dei testi agostiniani, Cipriani è in grado di documentare la presenza di influssi stoico-aristotelici, giunti ad Agostino tramite le opere di Cicerone e, soprattutto, dell'eclettico romano Varrone, erede del pensiero dell'accademico Antioco d'Ascalona. In particolare, da questi Agostino avrebbe ereditato l'idea dei prima naturae, cioè di quegli impulsi originari iscritti naturalmente nell'animo umano, che lo avrebbero portato a rivalutare - anche alla luce della maturata fede cristiana - sia la dimensione corporea sia la dimensione sociale dell'umano, aspetti delegittimati, invece, dalla tradizione platonica.
Don Luigi Giussani è un testimone esemplare di quella tradizione vivente con cui l'avvenimento cristiano, sin dalle sue origini, viene trasmesso. Il sacerdote ambrosiano entra in dialogo e si confronta con personalità ed espressioni dell'epoca patristica, rendendole così familiari e attraenti per gli uomini del suo e del nostro tempo. In questo volume, dodici studiosi del cristianesimo antico presentano e indagano i Padri della Chiesa a cui Giussani si rifà con maggiore frequenza nel corso della sua ampia opera. Guidati dalle riflessioni e dalle intuizioni del fondatore di Comunione e Liberazione, viene offerta anche ai più inesperti una prima e basilare introduzione ai Padri della Chiesa. Si avrà così un'occasione per riscoprire le radici della fede cristiana, di cui Giussani rappresenta un testimone vivo, perché dei Padri ha voluto essere ed è stato autenticamente figlio. Prefazione di Angelo Scola.