In quest'ultimo libro, Giorgio di Simone, fuori dai suoi decennali schemi di lavoro sul piano più strettamente filosofico e metafisico, va ben oltre le classiche tesi tradizionali o moderne per tentare di avvicinare l'anima dell'essere umano a una visione di Dio paradossalmente molto più "realistica" di quelle finora descritte. Questa ricerca è fatta, come sempre, con un uso della logica e, soprattutto, della razionalità che oltrepassa quella scontata e, comunque, fino a oggi sempre assolutamente insufficiente, adottata dagli scrittori di Filosofia e Metafisica. In prima istanza il risultato può apparire difficile da accettare da parte della media delle menti umane, ma nello stesso tempo esso è l'unico che sia in grado di fare capire qualche piccola cosa in più dell'infinito mistero della divinità alla mente e al cuore di ogni persona di questa Terra. Una riflessione lucida sull'"essere in sé e per sé", non un presunto essere influenzato da altri e la cui mente è comunque manipolata dalle cosiddette dottrine religiose del passato o del presente storici. Il "Soffio di Dio" ha grandi possibilità di agire in senso estremamente positivo sul nostro comportamento, in armonia e in proporzione con il "destino" che ogni essere umano ha scelto per la sua vita sulla Terra.
Il nuovo libro di di Simone rappresenta qualcosa di innovativo nel campo dei rapporti tra aldiqua e aldilà. A differenza di quanto accadeva fino ad ora erano le entità disincarnate e gli spiriti evoluti a dare messaggi e insegnamenti agli incarnati - in questo caso, come in una sorta di rivoluzione copernicana, sono le entità a chiedere lumi e conoscenza agli incarnati. Le comunicazioni, rese possibili dall'intervento di Symbole, avvengono attraverso una medium canadese, la quale, circa tre anni or sono, prese contatto con di Simone per domandargli un parere circa la validità di questi e vari altri fenomeni da lei vissuti. Ne è nata una collaborazione e una ricerca che continua tuttora e che è destinata ancora a evolvere.
Oltre 1500 anni fa, un grande saggio dell'India, Patanjali, compose una serie di aforismi, o sutra, allo scopo di spiegare lo yoga ai suoi contemporanei. Di volta in volta, lo yoga è stato definito, dai suo vari studiosi, una filosofia, una religione, un modo di vita, uno stato dell'essere, e, perfino un semplice esercizio fisico. In realtà, lo yoga non può essere definito esattamente servendosi di termini o espressioni propri delle tradizioni occidentali; esso è semplicemente "lo yoga", e come tale deve essere studiato, al fine di comprendere la sua natura, il suo significato, la sua essenza. Questa nuova traduzione del testo originale sanscrito, arricchita da un limpido e preciso commento, sfronda questo testo classico di verbose astrusità e di oscuri aspetti esoterici che caratterizzavano le precedenti versioni, offrendolo al lettore nella sua chiara e semplice integrità.
"Il messaggio ritrovato" è un'opera destinata agli uomini e alle donne predisposti a credere all'incredibile. In più di 5000 aforismi e pensieri, questo libro parla di un'unica cosa, in termini sempre diversi e con un linguaggio attuale. È un testo laboriosamente intessuto con la pura materia della vita, tracciato con precisione, ove ciascuna parola è posta intenzionalmente e pesata con esattezza, come una quintessenza pazientemente distillata goccia a goccia. Questo libro, come qualsiasi altro, può leggersi dall'inizio alla fine, ma si può anche aprirlo a caso per leggere i versi che così si manifestano, oppure introdurre nel libro chiuso un tagliacarte e leggere il versetto indicato dalla punta. Così, il testo si aprirà al lettore e questi ne otterrà un insegnamento o una risposta alla domanda che aveva formulato, poiché questo è un libro vivo che sempre parla e risponde a quelli che lo cercano con semplicità e senza malizia, perché non si rivolge all'intelligenza raziocinante, ma "all'intuizione e alla memoria profonda" (XIX, 3) e contiene una luce che può esumare la luce sepolta in ciascuno di noi.
Mario Meunier in Apollonio di Tiana ha voluto rendere accessibile e fare rivivere con lo stesso spirito della sua pia leggenda, la curiosa e attraente figura di uno degli ultimi rappresentanti della sapienza antica e dell’ascetismo aristocratico e mistico del saggio di Samo, Pitagora. La storia della vita, dei viaggi e dei prodigi di Apollonio di Tiana ci è giunta soprattutto attraverso il racconto, in otto libri, che ci ha lasciato Filostrato (III secolo d.C.). La Vita di Apollonio sembra essere stata composta per incarnare in un uomo un ascetismo rigoroso, rari doni di chiaroveggenza, di guarigione e di divinazione, l’ideale stesso che ci si faceva allora di un pitagorico. Filostrato, in effetti, ha rappresentato il saggio di Tiana come l’erede della dottrina, della regola di vita e della scienza taumaturgica e mistica del divino Pitagora. Malgrado tutti i suoi difetti, il romanzo filosofico o, per essere più esatti, la vita romanzata di Apollonio di Tiana scritta da Filostrato, getta dunque la più viva luce sui costumi, le idee, le credenze di un secolo interessante; costituisce un documento di prim’ordine sull’ideale che si facevano, all’inizio del III secolo, del saggio e del santo le anime e i circoli che aspettavano la loro salvezza da un paganesimo purificato, da una rigenerazione spirituale delle tradizioni pitagoriche e da una comprensione più filosofica e più corretta delle dottrine, dei miti e dei riti delle religioni del passato. “L’anima è immortale; essa non ti appartiene, ma appartiene alla Provvidenza. Quando il corpo si è estinto, come un cavallo da corsa rapidamente liberato dai suoi legami, essa si slancia facilmente e sale a mischiarsi con l'aria pura e leggera, fuggendo dalla sua pesante e triste servitù. Il bene che questa sorte deve riservarti, tu lo conoscerai quando non ci sarai più. Perché allora cercare di saperlo, finché ti annoveri nel numero dei viventi?”
L'ultimo secolo, con il suo alternarsi di guerre mondiali e conflitti di ogni tipo, dimostra il fallimento del progresso, quando l'abilità tecnologica supera la capacità morale di indirizzarla al bene dell'umanità. La storia umana, però, è anche lotta per la liberazione e il miglioramento della vita di tutti: i movimenti per la democrazia e i diritti dei popoli, i movimenti per i diritti delle donne, dei bambini, degli omosessuali, il movimento pacifista. Questo volume raccoglie otto lettere indirizzate dal premio Nobel per la pace "a tutti i figli di Dio". Non solo un richiamo a un credo religioso, ma un appello a qualcosa di più profondo cui l'essere umano deve aspirare: la fratellanza tra gli uomini in quanto membri di una stessa famiglia.