DESCRIZIONE: Nel 1949, dall'alto della Porta della Pace celeste (Tian'anmen), Mao Zedong proclamò la nascita della Repubblica popolare cinese: per i cattolici in Cina iniziò un periodo tormentato che giunge fino ad oggi. Attraverso fonti inedite in lingua cinese, francese, inglese, italiana, Chiesa cattolica e Cina comunista ricostruisce per la prima volta in chiave storica le vicende del cattolicesimo cinese dal 1949 al 1962 e dell'atteggiamento del Vaticano verso la Cina negli anni più difficili della guerra fredda. Dopo che i missionari stranieri furono tutti espulsi, vescovi, sacerdoti e fedeli di nazionalità cinese si trovarono sotto un potere politico che imponeva loro l'inserimento in strutture "autonome" da interferenze esterne e sottoposte al controllo del partito. Aderendo al Movimento delle Tre Autonomie, dovevano dare vita ad una Chiesa cinese indipendente, rompendo ogni rapporto con credenti stranieri. Molti si rifiutarono, andando incontro a persecuzioni, violenze, arresti, ma, dopo qualche anno, una parte di quelli che nella prima ora avevano opposto un netto rifiuto alle pressioni del potere politico accettò, almeno apparentemente, di coHaborare. il libro ricostruisce in particolare la nascita e gli sviluppi dell'Associazione patriottica dei cattolici cinesi, un unicum nella storia della Chiesa cattolica contemporanea tuttora al centro dei contrasti tra la Cina e il Vaticano.
ELISA GIUNIPERO svolge attività di ricerca in Storia contemporanea pressò l'Università degli Studi di Milano. Ha curato il volume Chiesa cattolica e mondo cinese tra colonialismo ed evangelizzazione (1840-1911) ed è autrice di articoli e saggi sulla storia della Cina contemporanea, in particolare sulla rivolta dei Boxers e sui rapporti tra Cina ed Europa nei secoli XIX e XX.
Nel volume secondo delle "Opere" di uno tra i più importanti filosofi della religione italiana del '900, sono raccolti i suoi studi su Kant, Jaspers e sul concetto di persona. Studi divenuti dei classici.
I rapporti tra carisma e istituzioni alle origini del monachesimo. Una esposizione ben informata di fonti della formazione dei carismi tra IV-V secolo in Egitto.
L'opera intende mettere in rilievo gli aspetti letterari che caratterizzano gli scritti dei primi secoli cristiani e che spesso vengono trascurati. La produzione letteraria cristiana, infatti, è stata considerata quasi sempre o come strumento per la storia della Chiesa antica o come aspetto particolare della storia del pensiero patristico. La presente "Letteratura cristiana antica", invece, vuole considerare l'apporto che il cristianesimo ha arrecato alla formazione della cultura occidentale.
DESCRIZIONE: 1911-1964. Gli undici tomi di questo ciclo narrativo (romanzi e raccolte di racconti) sono ambientati in Cirenaica, la provincia orientale della Libia, dal 1911 – quando quella terra era una trascurata provincia dell’impero ottomano – al 1964 – allorché le scoperte di ricchi giacimenti petroliferi alterarono radicalmente la vita del paese. Le vicende politiche furono per lungo tempo drammatiche, la resistenza libica non fu liquidata che vent’anni dopo lo sbarco del corpo di spedizione italiano, si ebbe poi una pausa negli anni Trenta, ma già nel 1940 le armi ripresero la scena, non più un moderno corpo di spedizione coloniale contro la legittima resistenza dei nativi, ma il noto scontro di Grandi Potenze europee. Venne poi grazie alle Nazioni Unite la proclamazione di indipendenza del paese, era il 1951.
In questa cornice, che varia da un decennio all’altro, e quindi da un tomo all’altro del ciclo narrativo, si colloca un gran numero di vicende individuali, con personaggi dell’una e dell’altra parte, che hanno un tratto comune: di non esaurirsi nel moto collettivo – qualunque colore abbia in quel momento –, con una propria, segreta scena mentale, dove la storia giunge talvolta solo come lontano brontolio, ma che periodicamente si risolve in una tempesta, e dove la morte, con maniacale perseveranza, fa a gara con la perversità umana, che inventa guerre, stragi, deportazioni, colpi di mano. Si assiste così a una gamma di odissee individuali, ogni personaggio compie un viaggio nel regno dell’Altro, il nativo incontra l’Europa e il mondo moderno, l’europeo il mondo tradizionale. Sempre pesante il condizionamento della drammatica vita collettiva, che toglie al personaggio buona parte della libertà di artefice della propria storia, operando, la vicenda collettiva, come destino: per questa via, il Fato rimane signore della scena, qualunque sia la strada presa dal singolo.
COMMENTO: Edizione economica dell'evento letterario insignito del Premio Bagutta 2007. Il ciclo di romanzi dedicati all'avventura coloniale italiana in Africa: il deserto, la guerra, la decolonizzazione. Romanzi e racconti storici che sono anche delle narrazioni, per scrittura e atmosfere, uniche nel panorama letterario italiano ed europeo. Con un'introduzione di Pietro Gibellini.
L'Autore a detta dei critici (Citati, Magris, Barghellini Amidei, Galimberti) è una rivelazione nella letteratura italiana contemporanea. Ha pubblicato con successo per Garzanti, Mondadori, Scheiwiller. Presso la Morcelliana: Conversazioni in Piazza Sant'Anselmo e altri scritti. Per un ritratto di Cristina Campo (2002).
DESCRIZIONE: Due sono stati negli ultimi decenni i modelli interpretativi della filosofia platonica: un modello, ispirato a Schleiermacher, ha privilegiato l’interpretazione cronologica dei dialoghi, l’altro, proprio delle scuole di Tubinga e Milano, ha reinterpretato tutto Platone alla luce delle «dottrine non scritte». Come per sottrarsi a unilateralità ermeneutiche, l’autore di questo volume legge «il corpus platonico come un vero e proprio "protrettico" che propone filosofia per costringere il lettore a trovare soluzioni sulla base di poche indicazioni, il che implica la proposta di difficoltà crescenti che via via nello svolgimento delle opere selezionano i "veri filosofi". Platone appare convinto socraticamente che la filosofia è lavoro comune e scoperta. Ciò dà luogo a un insegnamento che, sempre, ma soprattutto nella forma scritta, avvicina al vero senza rivelarlo, comunica informazioni vere che non sono tout court la verità, ma che richiedono la partecipazione, l’elaborazione e lo sviluppo da parte del lettore». Un modello messo qui alla prova nella disamina del Sofista: ad assumere inaspettati significati sono i suoi punti più controversi (la dialettica come esercizio diairetico, il parricidio di Parmenide, la scoperta del non-essere in quanto "diverso").
L'AUTORE è ordinario di Storia della filosofia antica all’Università di Macerata. Tra le sue pubblicazioni ricordiamo: Dialettica e verità. Commentario filosofico al «Parmenide» di Platone (Vita e Pensiero, Milano 20002), L’uomo tra piacere, intelligenza e Bene. Commentario storico-filosofico al "Filebo" di Platone (ivi, 19982), Arte politica e metretica assiologica. Commentario storico-filosofico al "Politico" di Platone (ivi, 1996). Presso la Morcelliana ha curato: Gigantomachia. Convergenze e divergenze tra Platone e Aristotele (2002) e Dio e il divino nella filosofia greca («Humanitas» 4\2005).
COMMENTO: Un commento al celebre dialogo platonico (che affronta i temi del non-essere e della legittimità dell'idea del diverso) da parte di uno dei più autorevoli storici del pensiero antico.
Il primo volume di un'impresa editoriale: un Annuario di storia delle categorie teologiche-politiche costitutive dell'Occidente, tra ebraismo, cristianesimo e islamismo, con la partecipazione dei maggiori specialisti.
Un classico del pensiero moderno. Raccolti da Carlo Renouvier e commentati da Augusto Del Noce, questi sono gli scritti postumi del filosofo francese (1814-1862) dai quali emerge la sua insuperata riflessione sulla libertà (La ricerca di una prima verità, II problema della scienza, Indicazioni dell'idea del libero arbitrio...). Un pensiero oggi più che mai attuale. Con la postfazione di Giuseppe Riconda.
Il volume parte dall'analisi del concetto di discrezione, che è alla base dell'istituto della direzione spirituale, per individuare caratteri e forme di una pratica dalle complesse implicazioni teoriche, che nel periodo dell'età moderna esce dai confini dei chiostri e delle confraternite e raggiunge progressivamente i singoli fedeli, fino a divenire nel corso dei secoli XVIII e XIX esercizio così generalizzato da sovrapporsi al sacramento della confessione. Nella letteratura spirituale il termine latino "discretio" ha valenza di categoria cognitiva e di categoria etica, e assume tanto il significato di discernimento tra il vero e il falso quanto quello di virtù regia, o mediana, che conduce alla perfezione; essa ha quindi rilievo non soltanto in rapporto alla coscienza individuale, ma anche in relazione alle attività interpersonali e di governo. Nella cultura religiosa della fine del medioevo la discretio spirituum diviene elemento fondante del percorso mistico e la prudenza che l'accompagna rappresenta la virtù privilegiata per acquisire un comportamento devoto; allo stesso modo nella cultura moderna la discrezione è virtù emblematica della civiltà di corte e della civiltà delle buone maniere, così come la simulazione e la dissimulazione sono comportamenti etici che hanno valenze molteplici tanto sul piano religioso che su quello sociale.
˛ˇ D E S C R I Z I O N E : S o l l e c i t a t o d a l l a t r a d u z i o n e i n l a t i n o , n e l 1 8 2 3 , d e l l a B h a g a v a d g ˝ t a , u n o t r a i p i ˘ i m p o r t a n t i d e i t e s t i s a c r i d e l l o h i n d u i s m o , W i l h e l m v o n H u m b o l d t p u b b l i c a t r a i l 1 8 2 5 e i l 1 8 2 6 d u e m e m o r i e a c c a d e m i c h e d i c o m m e n t o a l t e s t o s a n s c r i t o e a l c u n e n o t e s u l l a v e r s i o n e l a t i n a . I n t a l i t e s t i , q u i t r a d o t t i p e r l a p r i m a v o l t a i n i t a l i a n o , l i n t e r e s s e l i n g u i s t i c o s i i n t r e c c i a c o n l a p r o b l e m a t i c a d e l l o s v i l u p p o s t o r i c o d e l l u o m o e d e l l e m o d a l i t ‡ d e l s u o a g i r e p o l i t i c o n e l m o n d o , a t t e s t a n d o c o s Ï l a d i m e n s i o n e a n t r o p o l o g i c a c o m e u n l u o g o c e n t r a l e d e l l a f i l o s o f i a h u m b o l d t i a n a . N o n a c a s o H u m b o l d t r e n d e i l t e r m i n e h i n d u y o g a c o n V e r t i e f u n g : l a t t o d e l l a p p r o f o n d i r e , d e l c o n c e n t r a r s i s u u n d a t o o g g e t t o , d e l l o s c a v a r e , d e l l i m m e r g e r s i f i n o n e l l e p r o f o n d i t ‡ d i q u a l c h e c o s a . I n q u e s t a c o n c e n t r a z i o n e d i t u t t e l e e n e r g i e p s i c h i c h e i n u n o s p r o f o n d a m e n t o t o t a l e c h e a n n u l l a o g n i a l t r a r e a l t ‡ c i r c o s t a n t e s i r i t r o v a n o u n a n e l i t o e u n a t e n s i o n e r e l i g i o s a m e n t e i s p i r a t e c h e s i e v o l v o n o f i n o a i n t r a p r e n d e r e l a v i a d i u n a u n i o n e m i s t i c a c o n l A s s o l u t o . I d e n t i f i c a n d o i n t a l e s p r o f o n d a m e n t o i l n u c l e o d e l l a p o r t a t a f i l o s o f i c a d e l l a r e l i g i o n e i n d i a n a , H u m b o l d t p e r v i e n e i n f i n e a c e l e b r a r e n e l l a B h a g a v a d g ˝ t a u n c a n t o s u p r e m o d e l l a l i b e r t ‡ r e l i g i o s a d e l l u o m o m o r a l e .
C O M M E N T O : P e r l a p r i m a v o l t a i n i t a l i a n o u n a l i m p i d a i n t r o d u z i o n e a l g r a n d e t e s t o r e l i g i o s o i n d u i s t a , s c r i t t o d a l l ' i l l u m i n i s t a t e d e s c o .
W I L H E L M V O N H U M B O L D T ( 1 7 6 7 - 1 8 3 5 ) p e n s a t o r e p o l i e d r i c o , l i n g u i s t a , t r a d u t t o r e m a a n c h e p o l i t i c o e d i p l o m a t i c o , e l a b o r Ú l a s u a r i f l e s s i o n e f i l o s o f i c a s e c o n d o u n o r i g i n a l e p r o f i l o a n t r o p o l o g i c o . T r a l e s u e o p e r e i n i t a l i a n o r i c o r d i a m o : S c r i t t i f i l o s o f i c i , a c u r a d i G . M o r e t t o e F . T e s s i t o r e ( U t e t 2 0 0 7 ) .