Include: libro; piattaforma connect, smartbook.
La nuova edizione di "Psicopatologia dello sviluppo" conferma l'approccio che ne ha garantito peculiarità e successo, le "storie di bambini", che partono dalla concretezza del quadro clinico per arrivare all'inquadramento diagnostico, questa volta, però, secondo i criteri del nuovo DSM-5, che ha profondamente rinnovato classificazione e valutazione dell'ampio raggio dei disagi psicologici. Descrivendo quanto avviene nello studio dello psicologo e l'interazione fra psicologo e bambino, genitori, insegnanti, e tracciando caso per caso le linee di intervento terapeutico, offre agli studenti delle lauree triennali e magistrali, agli specializzandi in psicoterapia, a coloro che si apprestano a sostenere l'esame di Stato uno strumento efficace e aggiornato per entrare nel vivo nel lavoro psicologico in età evolutiva. Presentazione di Francesco Rovetto e Furio Lambruschi.
"Chi conosce il lettore, non fa più,nulla per il lettore". Questo souvenir dei miei studi liceali, tratto dal celeberrimo Così parlò Zarathustra di Nietzsche, mi è tornato in mente più volte nel curare la seconda edizione di questo manuale. Nei quasi quattro anni che sono trascorsi da quando è uscita la prima edizione ho avuto il privilegio e il piacere di conoscerli, i miei lettori. Il fatto che queste persone abbiano trovato il tempo di scrivermi e abbiano voluto condividere le loro opinioni è stato per me un graditissimo regalo, e in questa nuova edizione ho provato a fare qualcosa per i miei lettori cercando non solo di correggere le inesattezze, ma anche provando a rendere il testo più, snello sia nella scrittura, sia nell'organizzazione dei capitoli. Gli argomenti trattati sono gli stessi della prima edizione, ma sono organizzati in un numero maggiore di capitoli. Ho anche rivisto tutti i materiali supplementari, aggiungendo alcuni Approfondimenti e aggiornando gli Strumenti Informatici alla luce delle nuove funzioni delle ultime versioni di SPSS.
La novità più importante sul piano del contenuto di questa seconda edizione è rappresentata dal capitolo sulla relazione fra le variabili (Capitolo 9). Per come l'argomento era trattato nella prima edizione, infatti, alcuni lettori avevano l'impressione che la relazione fra variabili potesse essere studiata solo attraverso gli indici di associazione, che non è vero, dato che anche tutti i test statistici per il confronto fra campioni di osservazioni, coinvolgendo due variabili, sono a pieno titolo test di associazione - anche se non producono come esito dell'analisi un coefficiente di associazione.
Sempre nel Capitolo 9 ho ritenuto inoltre opportuno approfondire la questione della causalità di una relazione, che troppo spesso vedo fraintesa. In questo senso, mi sono anche impegnato, nei capitoli successivi, a discutere in breve la plausibilità dell'esistenza di una relazione causale fra le variabili implicate negli esempi, con la speranza che anche questo costituisca un miglioramento rispetto all'edizione precedente. Inoltre, ho aggiunto nuove formule per il calcolo della dimensione dell'effetto: visto che nella stesura di un articolo scientifico può capitare di riportare vari indici, ognuno con linee guida diverse per la sua interpretazione, ho inserito le formule per convertire qualunque indice di dimensione dell'effetto nella metrica di r, in modo da poter riportare sempre lo stesso indice, con le stesse linee guida per l'interpretazione, indipendentemente dal test statistico utilizzato. (l'Autore)
Si propone una nuova edizione del manuale di Psicologia sociale McGraw-Hill, ampiamente rivisitato e aggiornato nei contenuti, ma inalterato nei punti di forza che ne hanno contraddistinto il successo, vale a dire solido dal punto di vista scientifico ma anche 'caldo' dal punto di vista umano, rigoroso nella rendicontazione di teorie e ricerche, ma anche stimolante dal punto di vista intellettuale e culturale, dove la psicologia sociale dialoga e si integra con le scienze umane e medico-biologiche per leggere e comprendere l'animo umano anche attraversi i suoi prodotti simbolici e concreti. In particolare, vengono introdotti i recenti sviluppi delle neuroscienze nell'ambito della psicologia sociale, della teoria delle rappresentazioni sociali di Moscovici, le nuove teorie della leadership e del pregiudizio, e approfonditi i concetti di coesione e inibizione sociale. Completano ulteriori box applicativi.
Il testo si rivolge agli insegnamenti avanzati di psicometria, come teoria e tecnica piscometrica e teoria e tecniche dei test, presenti in molti corsi di laurea della facoltà di psicologia. Lo scopo dell'opera è fornire le basi teoriche del processo di misurazione delle variabili psicologiche e indicare i passi fondamentali da seguire per lo sviluppo di un test psicologico. Particolare attenzione viene dedicata alle tecniche di analisi statistica caratteristiche della psicometria (analisi degli item, analisi fattoriale esplorativa e confermativa, modelli di equazioni strutturali, modelli di Rasch), che vengono presentate nei loro fondamentali aspetti teorici nella versione cartacea e approfondite a livello di realizzazione mediante software dedicati nel materiale online. Punti di forza del testo sono un approccio molto concreto, grazie all'uso di un linguaggio semplice e di numerosi esempi applicativi di ambito psicologico, un grande numero di esercizi e il riferimento continuo all'uso di strumenti fondamentali come Excell, SPSS, MPLUS, Winsteps e FACTOR.
Le dipendenze sono state oggetto di innumerevoli studi e ricerche, con diversità di approccio nel corso degli anni. Nella ricerca scientifica entrano in gioco, ormai, non solo le caratteristiche dell’individuo, delle sostanze e il contesto, ma anche le interazioni, le pressioni e i modelli sociali: come i bisogni e le identità si costruiscono anche attraverso comportamenti di uso e abuso. Le nuove dipendenze sembrano essere una forma di cura dell’alessitimia sociale. Una società senza parola per le emozioni che cerca di emozionarsi con comportamenti a rischio e di abuso. La definizione di dipendenze sociali appartiene a una rappresentazione in cui ciò che è legale è accettato socialmente, e ciò che è illegale è disapprovato. In un contesto in cui sono importanti gli attori sociali, le fonti di influenzamento, i pari, gli atteggiamenti e i comportamenti del gruppo, i messaggi pubblicitari associati al consumo.
Questo volume è un approfondimento degli elementi che costituiscono il contesto (i giudizi, i valori, gli stili di vita della comunità e del gruppo di appartenenza) in cui si determina la scelta del comportamento da intraprendere: dall’alcol al gioco d’azzardo, allo shopping compulsivo, alla dipendenza da lavoro o da cellulare, all’abuso da palestra, solo per citare alcuni dei temi che percorrono il volume.
Il libro non può raccogliere l’intero panorama - siamo ancora agli inizi di una riflessione - ma contributi che individuino nuovi interrogativi sui quali costruire percorsi di ricerca.
Dopo tanta teoria, finalmente un po’ di pratica. Per l’azienda, il consultorio, la AUSL, spesso è importante che il neo assunto sappia proporre progetti validi, sia in grado di mettere in pratica interventi efficaci (ed efficienti), oltre che scientificamente corretti. Senza una buona preparazione teorica l’intervento in ambito clinico, riabilitativo, educativo, gestionale e di ricerca non sarebbe possibile, ma la teoria è quasi sempre insufficiente quando si affrontano problemi pratici.
L’università, per lo meno quella pre-riforma, ha però fornito una preparazione fondamentalmente teorica. Non si tratta di una lacuna marginale, che cosa possiamo fare per colmarla?
Tirocini, laboratori, esercitazioni caratterizzano in misura sempre più significativa il percorso formativo universitario. Mancava però un testo che proponesse esempi concreti di ciò che ci aspetta nella attività lavorativa. Una raccolta di progetti di intervento di pratica applicazione, di proposte e suggestioni derivate dalla esperienza professionale, una serie di esperienze che aiutano a riflettere su casi concreti. In questa prospettiva operativa le tradizionali differenze tra le materie accademiche sfumano. Un progetto di intervento psicologico inevitabilmente coinvolge conoscenze apprese in quasi tutti i corsi seguiti prima della laurea. La pratica implica la capacità di collaborare con colleghi di diversa formazione, il superamento di astratti schematismi e richiede un ripensamento e un costante richiamo a tutte le proprie conoscenze, non solo a quelle acquisite negli studi universitari. Proprio questa capacità di progettazione e di integrazione sarebbe opportuno acquisire negli anni "alti" dell’università, per non incorrere poi in un rischioso apprendimento per "prove ed errori" quando ormai impegnati nell’attività professionale.
Progetti di intervento psicologico, affiancandosi al best seller Psicologo: verso la professione, si propone pertanto come testo indispensabile per affrontare la nuova formulazione dell’Esame di Stato.
Il volume si propone come un testo di pratica clinica della terapia cognitiva nei disturbi d'ansia, prendendo in considerazione non solo cosa fare nel trattamento, ma anche come fare. Attraverso un'analisi dei problemi, si è mirato a sviluppare dei protocolli specifici di intervento per implementare l'ampia gamma di procedure di base o di modificazione cognitiva. Il libro riporta numerosi esempi di situazioni e conversazioni cliniche; tutto il materiale riportato è attinto da reali situazioni terapeutiche.