Opere complete di santa Elisabetta della Trinità è una traduzione migliore e più fedele al testo originale rispetto alle versioni precedenti. Il prodotto è frutto del lavoro e della collaborazione di diverse persone con ambiti distinti di competenza nella conoscenza della lingua francese, della mistica carmelitana e dei criteri ermeneutici. Prezioso anche il contributo fornito dall'apparato critico. La trasposizione fedele delle introduzioni e delle note dall'originale francese delle edizioni Du Cerf è di una ricchezza ineguagliabile. Non c'è trattato spirituale, diario, lettera, preghiera o poesia che non trovi la sua spiegazione e la sua collocazione. Questa ricchezza si deve al lavoro paziente, sapiente e meticoloso di padre Conrad De Meester, ocd, che ha dedicato la sua vita a studiare, catalogare e a sottoporre a un esame di critica testuale, di esegesi e di ermeneutica tutto il materiale d'archivio, i manoscritti riguardanti il testo e la vita delle due "sorelle nello spirito", Teresa di Lisieux ed Elisabetta di Digione. Arricchiscono la presente edizione gli indici e le appendici poste in fondo al volume. Rispetto alla precedente edizione degli Scritti, si ha il vantaggio di avere a disposizione le Opere complete. Il lettore può accedere così a tutti i testi di Elisabetta conosciuti. Dalle molteplici fonti e numerose citazioni o allusioni presenti nel testo, si potrebbe ricavare l'impressione di una mancanza di originalità nel pensiero della Santa. In realtà, sono queste stesse dipendenze a esaltarne la spiritualità e l'equilibrio. Elisabetta sa cogliere e sperimentare l'essenziale di ogni autore con cui entra in contatto. La Carmelitana di Digione si inserisce in una scia di testimoni che, partendo dalla rivelazione biblica, attraversa la storia della mistica cristiana.
La sofferenza è la comune sorte dell'uomo. Molte persone trascorrono la loro vita in uno sforzo continuo di cercare i modi per evitarla. Duemila anni fa il Figlio di Dio discese dal Cielo e scelse di essere l'«uomo dei dolori», affinché potesse essere via e modello per l'umanità sofferente. Ma gli uomini rifiutarono o trascurarono il suo provvidenziale insegnamento; così Dio, che è sempre ricco di misericordia e compassione, per richiamare alla memoria questi grandi insegnamenti, ha posto all'attenzione del mondo una tenera fanciulla per istruirli in modo affascinante, sia con la parola che con l'esempio. Questa fanciulla non cercava di evitare la sofferenza, ma voleva abbracciarla con gioia e con tutto il cuore: Teresa di Gesù Bambino del Volto Santo (1873-1897). In queste pagine il lettore potrà avere un quadro dell'insegnamento di santa Teresa di Gesù Bambino sulla gioia nella sofferenza. Le letture e le preghiere sono disposte sotto forma di novena con tre pensieri principali su cui riflettere ogni giorno. L'auspicio è che il testo possa essere utile, non in senso sentimentale, ma integrale ed esperienziale, affinché si giunga ad essere generosi fino all'eroismo e all'immolazione per amore di Dio. Per i veri imitatori di santa Teresa di Gesù Bambino, per chi ha una sensibile attrazione per la sofferenza o intende sopportarla per amore.
L'edizione italiana del libro del Card.Gonzales pubblicato in Spagna nel 1993, avvicina alla figura di un grande sacerdote dell'800 che per molti aspetti fu il precursore dell'Azione Cattolica. Sant'enrico de ossr, sacerdot e catalano canonizzato da giovanni paolo ii il 16 giugno 1993 a madrid, sin dai suoi anni di seminarista si dimostrr catechista geniale". Attraverso i bambini riuscl a trasformare l'ambiente della citta di to rtosa. Promosse in tutta la spagna la devozione a santa teresa d'avila, fondando l'arcic onfraternita teresiana, che gia in quel periodo dell'ottoce nto raggiunse il numero di 140.000 iscritte. Pubblicr diversi libri di pieta e di pedagogia, subito diventati celebri e che si diffusero rapidamente non solo nella spagna, ma anche in europa e in america. A tarragona, nella catalogna , fondr la compagnia di santa teresa di gesu, congregazione religiosa femminile dedita all'insegnamento ed oggi estesa in tutta la spagna, in italia, in francia, nelle americhe e in alcuni luoghi dell'africa e dell asia. "
Perché ci sono tante resistenze a credere nell'Uomo-Dio? E quali sono le difficoltà principali a confessare Gesù Messia e al tempo stesso Figlio di Dio? Maurizio Buioni passa in rassegna pregiudizi e incertezze che hanno attraversato la storia del cristianesimo portando luce, con l'aiuto della cristologia, sul mistero di Cristo e oscurando false credenze obbedienti all'idea di un Dio tutto divino o di un Gesù solo terreno
Giovanni della Croce (1542-1591), mistico e dottore della Chiesa, è diventato uno dei più grandi poeti spagnoli dentro un carcere, a Toledo. Rinchiuso in un buco oscuro destinato ad essere una latrina, le sue giornate sono buie come la notte. Che cosa ha fatto per non angosciarsi, deprimersi, impazzire o suicidarsi? In che modo schiva pericoli mortali e balza fino alle vette della genialità artistica? Come riempie di luminosità la sua notte oscura? Con la sua Attenzione piena ("Mindfulness") e la sua Attenzione amorosa, si concentra sull'Amore eterno, si lascia infiammare da Lui, fino a fiammeggiare e trasformare i suoi mali in brace d'amore.
Quella dei Santi è forse la testimonianza più efficace di come il mistero di Cristo continui a rendersi presente, nella storia della Chiesa e del mondo, in modo sempre nuovo e universale. In diverse epoche e latitudini, tra vicende e culture differenti, in ciascun Santo è comunque rappresentato "al vivo" un aspetto unico del Volto di Gesù. Il presente libro è particolarmente dedicato alle figure di: Federico Ozanam, Clelia Barbieri, Isidoro Bakanja, Arcangelo Tadini, Pier Giorgio Frassati, Irene Stefani, Mario Borzaga, Giancarlo Rastelli, Oreste Benzi, Chiara Lubich.
"Buongiorno", mormora Riccarda che è appena entrata, tutta intera, nel mondo di santa Ildegarda. Lo sguardo blu trasparente della religiosa si volge verso la bambina.
"Buongiorno, sorellina, come stai?" risponde con una voce melodiosa.
"Va bene, grazie..." risponde timidamente la fanciulla che non ha il coraggio di parlare dei suoi problemi di salute. "Di che cosa parla il libro che stai scrivendo?"
"Della natura. Sto cercando di descrivere le specie animali e vegetali che conosco. Per questo osservo: per capire meglio.
E inclino l'orecchio del mio cuore!"
Un libro di spiritualità adatto ai bambini per raccontare loro, alla maniera di Ildegarda di Bingen, le meraviglie del giardino di Dio.
Nel rapporto con Maria, i carmelitani non hanno coltivato soltanto una generica devozione, ma hanno identificato l'espressione più: nobile del loro carisma originario. Fu quest'alta coscienza di sé che ha permesso all’Ordine - soprattutto alla sua parte più mariana, quella femminile — di produrre "personalità mariane" o "marieformi" di inarrivabile grandezza anche magisteriale. Tale fu, ad esempio, san Giovanni della Croce (1542-1591), che, nella sua opera poetica e in prosa, descrisse il cammino della vita spirituale con immagine della sposa del Cantico dei cantici, chiamata come Maria a lasciarsi guidare dallo Spirito attraverso la "notte oscura" della fede.
Nel rapporto con Maria, i carmelitani non hanno coltivato soltanto una generica devozione, ma hanno identificato l'espressione più: nobile del loro carisma originario. Fu quest'alta coscienza di sé che ha permesso all’Ordine - soprattutto alla sua parte più mariana, quella femminile — di produrre "personalità mariane" o "marieformi" di inarrivabile grandezza anche magisteriale. Tale fu, ad esempio, santa Teresa di Gesù (1515-1582), che, nel suo cammino di perfezione si è Incontrata con Cristo nell'orazione, lasciandosi inabitare, come Maria dalla presenza del Figlio di Dio fatto Uomo.
Il fascino del pensiero di Giovanni della Croce non conosce davvero limiti temporali.
Frutto di una travagliata esperienza spirituale e vertice della sua maturità artistica, la Salita del Monte Carmelo è stata oggetto di studi lungo i secoli. Nell'Introduzione di Federico Ruiz, il leitmotiv della critica sull'opera non cambia: ci si chiede se sia possibile, ancora ai nostri giorni, vivere una vita cristiana autentica, alla sequela di Cristo e in unione con lui. La Salita del Monte Carmelo è essenzialmente un inno all'amore: l'amore di Dio per l'anima e l'amore dell’anima che incontra Dio e ne è attratta, fino a consumarsi nel congiungimento con l’Amato.
L'itinerario che il Santo propone è descritto con l'immagine della salita al Monte Carmelo, durante la quale l’anima passa attraverso un progressivo denudamento – la "notte oscura" dei sensi e dello spirito – fino ad arrivare sulla vetta all'unione con Dio. Tutto e nulla, luci e tenebre, aridità e desiderio, sono atteggiamenti interiori in cammino verso la meta finale. Oltre le barriere del tempo, la Salita ci parla ed è attuale. La via esposta da san Giovanni è ancora percorribile, giacché l'azione divina che soccorre e la risposta umana come impegno totale di vita restano parte integrante del pensiero cristiano.