Quello delle persecuzioni è sempre un tema tanto terribile quanto attuale, e all'argomento Marie-Françoise Baslez dedica uno studio che si distingue per adottare principi metodologici innovativi. L'ambito della ricerca abbraccia la storia delle persecuzioni dal periodo classico al mondo ellenistico greco e romano, nella tradizione sia greca sia ebraica sia cristiana, mostrando come le persecuzioni siano state più spesso scatenate contro gruppi o categorie di persone che contro dottrine. A una prima parte dell'opera dedicata al quadro sociale e religioso nel quale le persecuzioni poterono svilupparsi, fa seguito una seconda che mette al centro la figura del martire (distinta da quella della vittima e dell'eroe greco), con esempi attinti alla storia sia cristiana sia ebraica. Una terza parte affronta i rapporti fra religione, diritto e libertà, fra il potere e i cristiani fino al momento in cui il cristianesimo diventa religione di stato. Ricchissima miniera di dati, nell'edizione italiana il saggio di Marie-Françoise Baslez è reso ancor più fruibile da minuziosi indici analitici settoriali.
Piramidi erette verso il cielo, tombe scavate nella profondità della terra, sarcofagi, mummie, libri dei morti e rituali funerari infiniti sono all'origine dell'idea che l'Egitto fosse il più prossimo dei portali di accesso al mondo dei morti. Dietro questo Egitto si nasconde una società di gente comune, che se non trovò spazio in discussioni teologiche e testi religiosi, d'altro canto viveva di cose concrete e quotidiane come possono essere il pane per mangiare o il denaro per vivere. E queste persone erano solite scrivere ai propri defunti per ottenere beni materiali, per questioni di denaro, di eredità, di furti, di malattie, tradimenti, salute, fecondità, ecc. In queste lettere non c'era nulla di solenne; erano lettere irriverenti che venivano deposte nelle tombe, riaperte di continuo a ogni nuova richiesta, e miravano a scuotere il defunto dal suo sonno eterno. Nell'antologia curata da Gianluca Miniaci, oltre a lettere di questo tipo sono raccolti e commentati altri testi che raccontano di fantasmi, di morti e di spiriti, di formule di protezione e metodi per respingere i fantasmi, e anche una storia "senza fantasmi" in cui l'anonimo autore, disilluso da un mondo ultraterreno che non si vede, s'interroga sulla reale prosecuzione della vita oltre la morte.
"Cronaca degli ultimi pagani", nell'edizione in lingua francese giunto alla terza edizione, fu al suo apparire una sorpresa sia per la critica sia per il grande pubblico, soprattutto perché l'autore vi racconta - in uno stile chiaro e vivido - il trionfo del cristianesimo nell'impero romano, ma dalla parte dei vinti, i "pagani". Il volume fornisce la cronaca documentata delle misure di prescrizione e di messa al bando che in tempi successivi si adottarono contro i culti politeisti e monoteisti non cristiani, e al tempo stesso fa rivivere le ultime credenze e le pratiche "pagane" dell'antichità classica. Intento del libro di Pierre Chuvin è anche di mostrare come vicende tragiche come quelle del martirio e dell'assassinio di una Ipazia, la celebre filosofa di Alessandria, non abbiano impedito alla parte cristiana d'integrare nelle proprie feste rituali, oggetti e cerimonie "pagane", e come in tal modo l'eredità pagana sia stata fatta propria dal cristianesimo, a dispetto dell'intolleranza, di qualsiasi parte, e in sfida all'ortodossia dispotica, di qualsiasi autorità.
Dalle religioni semitiche al giudaismo e al cristianesimo
Mentre la più sofisticata tecnologia bellica occidentale rovesciava fuoco e morte su Bassora e Bagdad, da certe case e villaggi si udiva levarsi un'invocazione antica: "Aiuto, Hibil Ziua!". Erano case e villaggi abitati dai mandei, gli appartenenti all'unica religione che, divenuta religione di popolo, sia sopravvissuta sino ai nostri giorni emergendo dal complesso magma dello gnosticismo tardoantico. Soffocata da tredici secoli di dominazione islamica, la religione maniaca si presenta oggi con il fascino di una sapienza antica e le contraddizioni di una visione arcaica del mondo.
Questo libro si rivolge ai lettori anche non specialisti come introduzione al mondo mandaico tradizionale, alla sua storia spesso tormentata, ai suoi riti, alle sue leggende, ai suoi miti. Parte integrante del volume è un'estesa antologia di testi maniaci in traduzione italiana annotata, che consente un primo contatto con i nuclei più significativi di una produzione letteraria quanto mai ampia e particolare.