Il turismo conviviale parte dal presupposto che gli italiani sono europei del Mediterraneo, il Mare Nostrum. Questa unione di popoli rappresenta la cultura del noi e non quella dell’io. Il turismo come un luogo di scambio e contaminazione nella mistica della fraternità.
Questo romanzo si fonda su un fatto immaginario: Gregorio che si reca e si ferma a Montecassino il tem- po necessario per informarsi sulla vita di Benedetto da Norcia e per trascrivere la Regola da lui scritta per i cenobiti.
...Lo sforzo che le monache benedettine di Sant’Atto hanno compiuto con quest’opera dedicata alla risco- perta della figura paternamente geniale di San Bene- detto, è oggi consegnata alla stampa, affinché tutti noi - impegnati nella costruzione di questa nostra grande e amata Europa - possiamo di nuovo riappropriarci di un amico che - con grande genialità - apre ancora oggi sentieri che è bene continuare ad esplorare.
Tutti gli storici oggi concordano nel considerare San Benedetto
come il primo padre fondatore dell’Europa. E, di più, egli può certamente reclamare questa paternità sia in riferimento all’unità dell’Europa, sia in riferimento all’unione degli europei come unica famiglia...
Dalla presentazione di mons. Lorenzo Leuzzi, Vescovo della Diocesi di Teramo-Atri
Vivere nello spirito è una sfida che si ripropone in ogni tempo e che dobbiamo ogni volta attualizzare, nella terminologia e nei contenuti. L’aspetto più difficile di tale sfida consiste nel mantenere intatta la verità che ci è stata tramandata, e nello stesso tempo renderla fruibile al variare dei costumi e del- le culture. Non vogliamo offrire un trattato scientifico, ma una guida agile con criteri chiari e traducibili nella vita quotidiana. Il taglio divulgativo nulla toglie al rigore e all’affidabilità della proposta...
dalla presentazione
Ubaldo Terrinoni narra con maestria la vita di suor Ambrogina, dall’infanzia alla consacrazione nelle suore di Gesù redentore
Il volume “Beata Vergine del Monte Carmelo” con l’im- posizione dello Scapolare vuole essere un aiuto molto concreto per tutte le persone di buona volontà che cam- minano per la realizzazione della perfezione cristiana. Inoltre, i fedeli, con questo rito dell’Imposizione dello Scapolare, possono ottenere numerosi benefici durante il pellegrinaggio terreno e soprattutto possono garantir- si la salvezza eterna.
Mi sembra opportuno chiarire qualche idea e togliere un po’ di confusione oggi molto diffusa a proposito di numerose pratiche di pietà.
Mi piace citare, su questo argomento, alcuni insegna- menti del Magistero della Chiesa.
Mi è stato chiesto di scrivere un profilo di San Gabriele dell’Addolorata per i giovani, sia ben chiaro non per i giovani in genere, scritto magari con uno stile accattivante e brillante,ma per quelli reali di oggi, del Duemila, che
non entrano automaticamente nel genere dei giovani dei secoli precedenti. La prima qualifica che mi viene in mente per i giovani di oggi
è che sono smagati, nel senso di disincantati.Forse anche noi avremmo voluto essere smagati da giovani, ma non c’era molto spazio per
esserlo. Oggi c’è più spazio. Un giovane svagato come vorrà che si descriva un santo? In modo autentico e non adattato o commisurato
alle aspettative vere o presunte della gente.
In una società molto gerarchizzata come quella fascista, San Gabriele doveva essere il giovane esemplare nella disciplina e nell’obbedienza.
Spesso, proprio una vita semplice, custodita dalla freschezza della natura, poco conforme ai rumori che attirano
l’attenzione, quasi – verrebbe da dire – una vita anonima, trova la sua dignità in Cielo e si irradia sulla Terra. Proprio come tutte le cose di Dio.
“Il Venerabile, nell’animo di quanti lo hanno conosciuto, ha suscitato il desiderio delle Beatitudini perchè, accanto a loro, come sacerdote, è stato padre, fratello e sostegno nella grande notte della storia”
Pietro Santoro
Vescovo di Avezzano
Madre Speranza è stata una religiosa e mistica spagnola, fondatrice delle Congregazioni delle Ancelle dell'Amore Misericordioso e dei Figli dell'Amore Misericordioso. È venerata come beata dalla Chiesa cattolica. E’ un nuovo libro appartenente alla collana “I Santi Oggi” snello con molte immagini a colori che tenta di sintetizzare la vita di una donna straordinaria, l’autentico percorso di vita e di carità della beata Madre Speranza, che ha testimoniato ogni giorno l’amore di Cristo. La Madre si è sentita ispirata a raccontare tutto quello che poteva dimostrare che l'iniziativa, il progetto di una Famiglia religiosa e la dottrina dell’Amore Misericordioso provenivano da Dio e Lui stesso guidava tale progetto. La collana in questo momento si compone di questi libri: Santa Maria Goretti di Angelo Comastri Don Oreste Benzi di Emiliano Antenucci Padre Pio e Madre Teresa di Angelo Comastri, San Francesco d’Assisi di Ubaldo Terrinoni, (in uscita) san Gabriele dell’Addolorata di Adolfo Lippi Santa Gemma Galgani di P. Giovanni Alberti
“Desideriamo però ancora di più, il nostro sogno vola più alto. Non parliamo solamente di assicurare a tutti il cibo, o un “decoroso sostentamento”, ma che possano avere “prosperità nei suoi molteplici aspetti”. Questo implica educazione, accesso all’assistenza sanitaria e specialmente lavoro, perché nel lavoro libero, creativo, partecipativo e solidale, l’essere umano esprime e accresce la dignità della propria vita. Il giusto salario permette l’accesso adeguato agli altri beni che sono destinati all’uso comune.” (Francesco, “Evangelii Gaudium 192”)
Sono rimasto gradevolmente sorpreso quando l’arcivescovo emerito Benigno Luigi Papa, mio confratello cappuccino, mi ha consegnato il manoscritto di una sua conferenza-meditazione su don Tonino Bello tenuta ad Alessano il 30 ottobre 2003, in occasione del decimo anniversario della sua morte.
Sono contento che per volontà espressa da mons. Papa questa sua riflessione su don Tonino Bello sia pubblicata dal Convento dei frati minori cappuccini di Alessano, che io ho rinominato “Convento di don Tonino Bello”. Da qualche anno sulla portone d’ingresso i frati hanno posto una lapide con l’intestazione: Casa francescana di spiritualità don Tonino Bello!
Negli ultimi due anni, sono venuti alla ribalta della cronaca internazionale, alcuni casi riguardanti neonati, affetti da gravi patologie neurodegenerative.
Il mondo ha scoperto la tragica storia del piccolo Charlie Gard, di Isaiah Haastrup, di Alfie Evans e dei loro rispettivi genitori, coinvolti in prima persona nel dramma dei propri figli.
Anche se la geografia di questi casi è circoscritta all’Inghilterra, l’opinione pubblica mondiale ne è rimasta molto scossa e nello stesso tempo si è sentita interpellata, Italia per prima. È emerso un mondo sotterraneo e anonimo di situazioni reali, contemporanee, che superano i confini politici delle nazioni e che, da un momento all’altro, possono coinvolgere i contesti familiari più disparati. Si è preso coscienza di tutti i risvolti, talvolta sottili o agghiaccianti, che si celano dietro un trattamento sanitario di fine vita. È come se, di punto in bianco, si fosse rotto un incantesimo e il mondo si è dovuto confrontare con il dolore di un neonato, il dramma dei propri genitori e l’impossibilità, da parte di quest’ultimi, di deliberare sulla sorte dei propri figli malati, perché uno Stato, attraverso il suo ordinamento giuridico, seppur
democratico, si è inevitabilmente sostituito ad essi…