I sette sacramenti sono le porte attraverso cui la grazia entra nella nostra vita. Dalla nascita alla morte, nella gioia e nella sofferenza, essi ci accompagnano in ogni momento dell'esistenza, illuminandola con la luce del Risorto. Questi brani di Marco Frisina sono dedicati proprio ai sacramenti, da cui riceviamo forza nel cammino della fede e nella testimonianza dell'amore di Dio: «La Chiesa è chiamata a offrire queste ricchezze attingendo al mare di grazia di Cristo e ce le dona nei sacramenti, lì dove raggiunge ogni uomo con la potenza dei suoi segni, efficaci strumenti che ci mettono in comunicazione con Dio». Nel fascicolo con gli spartiti, accanto al testo dei canti sono riportate alcune referenze bibliche e liturgiche utilizzate come fonti teologiche e pensate a scopo catechetico, che possono servire per valorizzare questa proposta in modo originale e più completo.
Gesù Cristo, parola del Padre, continua a penetrare gli spazi della quotidianità di quanti lo cercano, di coloro che si affidano a lui... Interpella la vita; chiama all’ascolto e a spalancargli il cuore.
La preghiera diventa il luogo privilegiato di incontro, dialogo e conoscenza di Gesù. Le diciannove tracce di adorazione si propongono come un itinerario che lungo l’anno liturgico può aiutare ciascuno a entrare, sempre più progressivamente, nel mistero dell’amore di Dio che, in Gesù Cristo si è fatto storia. Le tracce, dopo una introduzione iniziale al tema proposto, si sviluppano su tre momenti:
- comprendere con tutta la mente (ascolto della parola di Dio); - aderire con volontà e desideri (riflessione e confronto con la vita); - amare con tutto il cuore (la Parola si fa preghiera di intercessione).
L'AUTRICE
Mariangela Tassielli, della congregazione delle Figlie di San paolo, è impegnata nell’animazione giovanile vocazionale e nella formazione dei catechisti. Per la rivista Catechisti parrocchiali è autrice di una rubrica su percorsi musicali per l’animazione dei giovanissimi. Si occupa di spiritualità e formazione alla comunicazione animando incontri per giovani, e del coordinamento di un blog (www. cantalavita.wordpress.com), volto a far sperimentare forme redazionali relative all’ambiente digitale.
La scala del paradiso, uno dei più grandi classici della tradizione bizantina, delinea un vero e proprio itinerario di perfezione, irto di difficoltà e di ostacoli, di tranelli e di insidie, ma anche di incontri straordinari, di maestri spirituali e discepoli degni di imitazione e di ricordo. Attraverso i trenta gradini (capitoli), che descrivono la difficile ascesi, il monaco impara la necessità della penitenza e del discernimento e, guidato dal padre spirituale, supera le difficoltà percorrendo gradatamente questo itinerario spirituale che conduce alla imitazione del Cristo morto e risorto. Si tratta di un testo straordinario, capace di parlare ancora oggi a monaci e laici. Sintesi di quanto la tradizione monastica ha precedentemente elaborato, è al contempo un'opera originale, nella sua ricchezza di insegnamenti spirituali, che passano ora attraverso argomentazioni teoriche, ora attraverso aneddoti gustosi, ora attraverso veri e propri ritratti di santità.
In queste pagine Grün ci conduce alla scoperta delle molte vene d'oro che vale la pena «estrarre» da noi stessi, come il silenzio, il perdono, l'amicizia, la natura, la presenza di Dio, il desiderio, la ricerca. Grande tesoro nascosto in ciascuno di noi è la gioia. Numerose sono le occasioni per gioire: il dono della vita, la natura, i piccoli successi di ogni giorno, i rituali (positive abitudini quotidiane o legate alle feste), gli amici, la buona tavola, la relazione con Dio. Gioire è una questione di scelta: posso decidere consapevolmente di gioire o di lamentarmi per ogni difficoltà. La scelta di gioire non ignora i lati negativi della vita, ma anche nell'oscurità vede brillare una luce e cerca di raggiungerla.
Parole semplici, ma profonde ci accompagnano nel cuore della grande devozione di papa Francesco per la Madre di Dio, compagna di viaggio di ciascuno per vivere la fede nella quotidianità del nostro tempo. Il libro - attraverso omelie, discorsi, angelus e messaggi - si snoda in un percorso che, sulla scia dei Vangeli, vede in Maria l'esempio di fede in cammino, la maestra di speranza gioiosa, il modello di tenera carità e l'apostola e annunciatrice di pace. La raccolta comprende, nel difficile momento storico che stiamo vivendo, i due atti di affidamento a Maria di Francesco e alcune sue preghiere per chiedere l'intercessione di colei che ci guida verso il cuore di Cristo. Il volume è arricchito dal commento introduttivo di suor Daniela Del Gaudio.
Il titolo esprime chiaramente il contenuto del testo, che intende dare un contributo, fondato sulla Parola, al Sinodo che si è aperto nell'ottobre 2021 e che si concluderà nell'ottobre 2023 con l'assemblea generale dei Vescovi e che avrà per tema: «Una Chiesa sinodale: comunione, partecipazione e missione ». Attraverso una analisi del Vangelo di Luca e degli Atti, nella prima parte, scopriamo il fondamento cristologico della sinodalità e la via di Gesù, tra solidarietà e liberazione; nella seconda, la vocazione sinodale della Chiesa, che deve far rivivere, giorno dopo giorno, l'oggi messianico di Gesù, perché la sinodalità è divenuta struttura ecclesiale. Introduzione di Firmino Bianchin.
Una proposta di canti per le messe di Avvento e Quaresima, composti, orchestrati e diretti da Marco Frisina, con l'esecuzione dell'Orchestra Sinfonica Supernova e le voci del Coro della Diocesi di Roma. Una scelta originale, quella di riunire in un unico album questi due tempi forti dell'Anno Liturgico, in cui la Chiesa celebra il mistero della redenzione a partire dalla venuta del Salvatore fino al compimento pasquale. Un'opera di grande qualità, indirizzata ai cori parrocchiali e agli animatori musicali della liturgia.
Strumento agevole per la consultazione e lo studio, questo testo raccoglie tutti i documenti pubblicati dal Concilio Vaticano II, costituzioni, decreti e dichiarazioni. Edizione in formato tascabile.
Dio, quanto lo desideriamo! Lo desideriamo quando, nello stordimento dei sensi che ci impediscono di ascoltare la nostra anima, emerge il grido profondo che ci abita: "Ho bisogno di amare, di essere amato, di esistere!". Questo percorso meditativo sul Padre nostro nasce proprio dalla consapevolezza che quel grido interiore è stato ascoltato, ha ricevuto una risposta, ha ricevuto una indicazione. Da allora (e per sempre) siamo diventati cercatori di Dio. Il Padre nostro è la preghiera cristiana più conosciuta, l'unica consegnataci direttamente dal Rabbi Gesù, che non è venuto per insegnarci preghiere, ma come pregare e chi pregare. Riprendendo, invocazione dopo invocazione, la preghiera del Padre nostro, pregando e meditando le parole del testo, possiamo convertire il nostro cuore al vero volto del Dio di Gesù. Perché noi non crediamo in un Dio, ma nel Dio di Gesù Cristo.
Il testo è costruito con l'apporto di cinque autori, conosciuti e apprezzati nell'ambito della catechesi per ragazzi e adolescenti: Tonino Lasconi, Fausto Negri, Tassielli Mariangela, Cecilia Salizzoni e Maria Teresa Panico. Il tema centrale, i doni dello Spirito, vengono riproposti a ragazzi e catechisti in otto tappe e sotto differenti angolature: la Bibbia, l'attualità, la musica, il cinema, il test, la preghiera. Gli autori offrono input di riflessione, attualizzazioni, percorsi ed esperienze da vivere con i ragazzi e idee da concretizzare in gruppo.
Questa Via crucis si rivolge a tutti, perché, davanti alla sofferenza e alle prove della vita, tutti si pongono delle domande e tutti ricercano delle risposte che possano rasserenare il cuore, delle luci di speranza per guardare al futuro con più ottimismo. La finalità di questo testo, quindi, è di stimolare delle domande e far nascere nel lettore risposte che lo confermino nella fede in Gesù Cristo, morto e risorto per la salvezza dell'umanità. Ogni stazione della Via crucis fa scaturire dal cuore un "perché" stupito, indignato, ma non rassegnato, che chiede una risposta per ciò che contempla.
Il Natale ci riporta all'essenza del cristianesimo: la persona di Gesù, carne di Dio. Dio, scegliendo il cammino dell'umiltà, viene ad abbracciare l'umanità. Noi oggi, come un tempo i Magi, siamo cercatori di Dio, ma nel Natale spesso vediamo solo la poesia di un bambino avvolto da un abbraccio. Maria, la madre, ci aiuta però a capire il significato di questo abbraccio: lei è l'abbraccio che fa vivere. Gesù vive per l'amore di sua madre... Da questo abbraccio gli verrà, insieme alla fede, forza per vivere. Ancora adesso Dio vive per il nostro amore, sta a noi aiutarlo a incarnarsi nelle nostre case, valorizzando il feriale, il carnale, l'umiltà di Dio, la compenetrazione di cielo e terra. Questo è il messaggio straordinario del Natale, che padre Ermes Ronchi poeticamente sottolinea.