Il volume presenta una riflessione realista e creativa sulla pace da costruire con mezzi di pace, con spirito critico e appassionato, affrontando i conflitti con animo costruttivo.La scelta nonviolenta di don Tonino è presentata spesso con le sue parole-immagini, perché possiamo penetrarvi come in un grembo generatore. Cuore del suo pensiero attivo: la nonviolenza e il processo di pace.
L’autore prende spunto dal viaggio di Benedetto XVI a Cipro (4-6 giugno 2010) per narrare la storia e la cultura del popolo cipriota. È la prima volta che un Papa visita Cipro.
Il Presidente Christofias sottolinea le radici cristiane di Cipro, la sofferenza del suo popolo, le linee di azione del Governo e la ricerca di nuovi negoziati. Il Papa mette in rilievo che a Cipro Barnaba lascia la guida a Paolo, cittadino romano, e la predicazione cristiana, generalmente diretta allora a quanti frequentavano la sinagoga, inizia a raggiungere anche i pagani. È da qui, dunque, che si avvia l’evangelizzazione dell’intera Europa. Cipro: la porta del cristianesimo in Europa.
Molto importante è la posizione strategica di Cipro non solo dal punto di vista geografico ma anche culturale. Il Papa sottolinea l’importanza del dialogo ecumenico tra cristiani cattolici, armeni e ortodossi come pure dei musulmani e invita tutti al superamento di quanto divide perché si possa vivere un’era di pace e di riconciliazione.
Viene evidenziato anche come, nella storia, molti beni antichissimi di valore artistico e spirituale siano stati profanati, distrutti e trafugati. L’autore afferma: «Le opere d’arte sono espressione del pensiero e nascono per sopravvivere a chi le ha concepite perché possano trasmettere un messaggio universale. Per questo mi piace ricordare quanto scriveva Concetto Marchesi e cioè che “l’arte ha bisogno di uomini commossi, non di uomini riverenti”. La vicenda di Cipro ha bisogno di uomini commossi».
Autore
George Poulides, primo Ambasciatore residente della Repubblica di Cipro presso la Santa Sede, Ambasciatore Rappresentante Permanente della Repubblica di Cipro presso le Organizzazioni delle Nazioni Unite a Roma, primo Ambasciatore della Repubblica di Cipro presso il Sovrano Militare Ordine di Malta. Si è laureato in Inghilterra e parla correntemente quattro lingue: greco, inglese, francese e italiano. Sposato con Marie Eugenie, è padre di Marcantonio, Fotis e Alexandros.
L’autore è il postulatore della causa di beatificazione di don Pino Puglisi.
La beatificazione di don Pino è sempre stata rimandata perché la sua uccisione era letta come motivata dal suo aver agito contro la mafia. E quindi la sua morte non sarebbe stato martirio.
Proprio gli approfondimenti di Bertolone hanno permesso il cambio di angolatura. E in questo testo l’autore dimostra, attraverso la vita, gli insegnamenti, l’agire tutto di don Puglisi, come egli sia stato ucciso “in odio alla fede” perché proprio il suo essere sacerdote e pastore fino in fondo, fedele al Vangelo che viveva e annunciava, nell’amore ai fratelli che il Signore gli aveva affidato, specialmente i più piccoli, proprio questo l’ha messo in rotta di collisione con la mafia. È la sua fede - vissuta nel concreto nel quartiere di Brancaccio - che ha “disturbato” i mafiosi. «Don Puglisi venne ucciso a motivo del suo costante impegno evangelico e sociale nel quartiere Brancaccio di Palermo, controllato dalla criminalità».
Dopo un primo capitolo sul valore del martirio, l’autore narra l’ultimo giorno di vita di don Pino, ne presenta un profilo biografico, evidenzia i tentativi di depistaggio sulla sua morte, quindi analizza i perché della sua condanna a morte da parte della mafia e insieme evidenzia la sua consapevolezza e accettazione libera e responsabile della probabile morte violenta.
Viene quindi fatto emergere lo stile del ministero sacerdotale di don Pino Puglisi e il messaggio che ci ha lasciato: un invito a guardare oltre.
Il tutto sempre attraverso le parole di don Puglisi e le molteplici testimonianze da parte di esponenti di diverse categorie di persone e istituzioni.
Autore
Vincenzo Bertolone (1946), della Congregazione dei Missionari Servi dei Poveri, è attualmente arcivescovo della diocesi di Catanzaro-Squillace. Ordinato sacerdote, ha ottenuto successivamente la laurea in Pedagogia all’università di Palermo e il dottorato in Diritto Canonico all’Angelicum. È autore di molte pubblicazioni in ambito agiografico e di spiritualità. Il suo programma: da attuare «prima in me, poi nei sacerdoti, poi nel popolo e tra le istituzioni» Ampia scheda nel risvolto della IV di copertina.
Nel processo e nella dinamica che impegna sul versante educativo, un’occasione è rappresentata dall’esperienza dell’attività teatrale che - se per le parrocchie si tratta di una storica esperienza da riprendere e rinnovare -, nella scuola fatica a essere assunta nel quadro globale della proposta formativa.
Proprio nella consapevolezza che il teatro è eminente forma d’espressione culturale, di trasmissione delle tradizioni e della dimensione religiosa della vita, l’Autore rilegge la proposta dell’attività teatrale inserita in ambito scolastico, ripercorrendo le origini del teatro sociale italiano e internazionale, e il suo ingresso nella dimensione scolastica come integrazione dell’offerta formativa.
Il libro vuole inoltre riflettere sul teatro come pratica pastorale, in grado di promuovere guadagni comunicativi e partecipativi per i giovani.
«... in un’epoca d’individualismo e di difficoltà a crescere [...] il teatro può fornire al mondo odierno importanti elementi di socializzazione, di riflessione, anche religiosa, contribuendo alla maturazione di una diffusa capacità
espressiva tra i giovani».
(CEI, Comunicazione e missione)
Autori
Tadeusz Lewicki, sacerdote salesiano, è nato in Polonia, dove ha completo gli studi filosofico-teologici con il master in teologia (specializzazione Storia della Chiesa alla Università Cattolica di Lublino, nel 1986). Successivamente ha studiato pedagogia all’Università Pontificia Salesiana, dove si è laureato in Scienze dell’Educazione specializzandosi, nel 1990, in Storia e Teoria dell’Educazione. Attualmente insegna alla Università Pontificia Salesiana e tiene corsi di storia e di teoria del teatro/spettacolo e di semiotica generale. È consulente per i gruppi di teatro in educazione e di diversi centri formativi di educazione teatrale in Polonia e in Italia. È inoltre membro di associazioni scientifiche e artistiche del teatro educativo e della comunicazione sociale.
Ripensare il modo con cui - in un contesto rinnovato e dai contorni fragili - si possono individuare modalità proprie per comunicare la fede: è il tema centrale della riflessione dell’Autore.
Poiché trasmettere la parola di Dio nella società di oggi è un’enorme sfida, coloro che sono chiamati a questo devono «formarsi», per essere persone di relazione e di comunicazione, capaci di incarnarsi nelle situazioni che vivono, competenti nell’utilizzo del linguaggio il più espressivo possibile che traduca la complessità del messaggio in tutte le sue sfumature. «Formarsi» ai differenti livelli con una formazione propriamente catechetica, una formazione comunicativa e una formazione spirituale.
L’ultimo capitolo del libro affronta l’attività catechetica rivolta all’universo giovanile contemporaneo, ai cosiddetti nativi digitali, attivi sui social network e sui blog, abituati a chattare e a interagire via webcam. Nello specifico, l’Autore richiama due consolidate esperienze catechetiche e formative: l’Azione Cattolica dei Ragazzi (ACR) e lo scautismo.
«... È necessario conoscere bene che cosa Gesù ha annunciato; con che stile personale ha incontrato i suoi interlocutori; e con quali mezzi espressivi ha tradotto il contenuto del suo messaggio in un linguaggio adeguato agli ascoltatori». (dall’Introduzione)
Autori
Luciano Paolucci Bedini, sacerdote dell’arcidiocesi di Ancona-Osimo, licenziato in Teologia pastorale e Catechetica all’Università Salesiana di Roma. Per lunghi anni è stato direttore dell’Ufficio catechistico diocesano, regionale e anche assistente ecclesiastico regionale dell’Agesci Marche. Attualmente è Rettore del Pontificio Seminario regionale marchigiano «Pio XI», direttore del Centro regionale Vocazioni delle Marche e docente di Teologia pastorale e catechetica presso l’Istituto Teologico Marchigiano e l’ISSR di Ancona.
Il periodo di preparazione al Natale, che va dal 16 al 24 dicembre, è uno dei momenti più sentiti dell’Anno liturgico; il mistero del Dio-bambino tocca le profondità del cuore umano. I testi che la liturgia offre sono densi di significato teologico e spirituale.
La presente Novena attingendo proprio alla liturgia suggerisce un itinerario di preghiera meditativa per comunità parrocchiali, comunità religiose, altri gruppi ecclesiali.
Ogni giorno propone:
una breve introduzione, l’Inno, un brano di Vangelo, il commento dei Padri della Chiesa alla pericope evangelica, la preghiera di invocazione e la preghiera di supplica, queste ispirate alle antifone «O», che contengono alcuni dei titoli più significativi che la Sacra Scrittura attribuisce al Messia.
Autrice
Dina Scognamiglio, della Congregazione delle Figlie di San Paolo, attualmente vive a Roma. Si è occupata della promozione del settore libri e audiovisivi delle Paoline ed è stata responsabile per i Minimedia. Inoltre, da vari anni è impegnata nell’Ufficio Comunicazioni sociali dell’USMI (Unione Superiore Maggiori d’Italia).
Nell’intento di annunciare il Vangelo a uomini e donne che compiono il passo significativo del matrimonio, in anni recenti è stata data vita a feconde esperienze di comunione in tal senso, raccolte nel Direttorio di pastorale familiare per la Chiesa in Italia del 1993. Successivamente una vasta indagine sui percorsi di preparazione al matrimonio, compiuta negli anni 2008-2009 dall’Ufficio Nazionale per la pastorale della famiglia con il supporto del Centro Internazionale Studi Famiglia ha permesso una vasta e capillare conoscenza della prassi in atto, nella varietà e ricchezza, ma anche evidenziando problemi e difficoltà.
Questo ha sollecitato l’ufficio competente a proporre questo documento, in cui viene evidenziato come l’itinerario di preparazione al matrimonio sarà tanto più valido se assume il carattere di un autentico percorso di fede. Infatti, mentre «sostiene i fidanzati in una rinnovata adesione al Signore, offre loro l’occasione per ripartire nella fede, raccogliendo domande e richieste profonde che essi pongono alla Chiesa».
Dopo aver chiarito che la Chiesa è «madre accogliente», i vari capitoli affrontano il tema dell’affettività e dell’innamoramento (II), il percorso verso il matrimonio (III), verso la celebrazione delle nozze (IV) e quindi le giovani coppie in cammino.
Pur chiaro nei principi, il testo è sempre positivo e propositivo.
Destinatari
• Più direttamente ai parroci e a tutti coloro che collaborano nei corsi di preparazione al matrimonio.
• Ma anche a tutta la comunità cristiana che è chiamata a collaborare in diverse forme nell’accompagnamento verso il sacramento del matrimonio: «Questo documento si rivolge ai presbiteri e agli sposi, alle persone consacrate, ai laici impegnati nell’azione pastorale e a tutti coloro che, nella comunità cristiana, hanno a cuore che si compia un buon cammino verso le nozze».
Il CD raccoglie quattordici canti tra i più belli e conosciuti della tradizione natalizia internazionale, eseguiti da cori di bambini.
Insieme ai classici europei come Tu scendi dalle stelle, Astro del ciel e Venite fedeli, ai gioiosi Christmas carols del repertorio anglosassone, come Joy to the world e Deck the halls, ci sono anche dei classici americani, come Jingle bells e l’allegro swing di Jingle bell rock, oltre ad alcuni bei brani meno facili da trovare nella discografia, come la spagnola Nanita nana e l’ungherese Danza dei pastori.
Una proposta piacevole da ascoltare e soprattutto una bella strenna: un giro del mondo attraverso la sue canzoni di Natale, un regalo sicuramente gradito per tutti coloro che nella musica amano ritrovare l’atmosfera dell’attesa e la gioia della festa.
È inoltre un efficace riferimento per la realizzazione di concerti natalizi.
Contenuti del Cd
• Quattordici canzoni
Titoli Canti
Abete di Natale - Hosanna in excelsis - Tu scendi dalle stelle - Joy to the world - Brillò nel ciel - Gli angeli nelle campagne - Deck the halls - Jingle bell rock - Astro del ciel - Nanita nana - Venite fedeli - I saw three ships - La danza dei pastori - Jingle bells
Le ninne nanne appartengono a un genere musicale dedicato ai più piccoli, una tradizione che si perde nella notte dei tempi. Si tratta di melodie rasserenanti, cantate da una voce familiare (in genere la mamma), con lo scopo di addormentare i bambini.
Questo nuovo CD comprende dieci canzoni originali, appositamente pensate per il relax e la nanna. Belle melodie, atmosfere sognanti e rassicuranti e tenere storielle in musica per favorire il sonno, stimolare le facoltà percettivo-sensoriali ed educare l’orecchio al suono e alla musica. È presente inoltre una Canzoncina del buongiorno, dedicata al risveglio.
I brani sono cantati dalla stessa autrice, con interventi di una voce di bambina.
Una proposta utile per famiglie e asili nido e un’idea regalo per nascite, battesimi, compleanni dei bambini più piccoli.All’interno del box CD, un mini poster a colori, che riporta nel retro i testi delle canzoni.
Autori
Daniela Cologgi. Autrice ed editor, è laureata in Lettere con specializzazione in Discipline dello Spettacolo. Ha esordito come autrice teatrale vincendo il premio Provateatro di Roma (1993) con lo spettacolo Camomille, tradotto e rappresentato anche in Francia. È stata educatrice musicale presso scuole pubbliche e private di Roma. Con le Paoline ha pubblicato oltre 50 titoli tra opere teatrali e progetti didattici.
Sandro di Stefano. Compositore, chitarrista, direttore d’orchestra, vincitore di premi di composizione e borse di studio. È autore di musica assoluta, musica per il cinema, per la televisione, documentari, spot pubblicitari e istallazioni multimediali.Affianca la sua attività di compositore a quella di ricercatore, occupandosi di nuove consonanze, serialismo e sistemi d’implementazione informatica. Ha scritto testi universitari sul rapporto musica-immagine ed è testimonial ufficiale D’Addario e Godin e direttore di collane editoriali dedicate alla musica contemporanea e per chitarra per Bèrben Publishing Company. Come concertista si è esibito in tutto il mondo nei migliori teatri e festival, tenendo performance e lezioni. Collabora con il cinema italiano, belga, francese e americano.
Lettera di mons. Giancarlo Perego
Il testo - pensato per gli immigrati dalle Filippine - propone le preghiere tradizionali della Chiesa cattolica, alcuni brani del Vangelo per pregare la vita di Gesù e preghiere per alcune circostanze speciali (suggerite da maestri spirituali come Martini, Francesco d’Assisi, Benedetto XVI ecc.).
Il libretto è strutturato con il testo italiano a sinistra e il testo in tagalog a destra.
Lo introduce la lettera di mons. Giancarlo Perego, Direttore Generale della Fondazione Migrantes, che illustra bene come la preghiera tiene uniti gli immigrati ai loro Paesi e ai loro cari lontani e al tempo stesso crea comunione ed elimina la distanza e la differenza culturale con le persone con cui vivono in questo momento.
Autrice
Cristina Uguccioni, è nata e vive a Milano. Laureata in Filosofia presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, è giornalista professionista. Collabora con varie testate, tra le quali Jesus e Il Foglio. Con Paoline Editoriale Libri ha pubblicato La Parola che amo (2005), Lasciarsi amare da Dio (2006) e Lasciarsi guardare da Dio (2008).
I testi poetici di questo libro scandiscono alcune tappe di avvicinamento all’evento del Dio con noi in Gesù.
Anzitutto, l’Attesa. Che affina il desiderio dell’incontro, e diventa struggente invocazione perché Colui che viene affretti la sua presenza, a placare la sete del nostro cuore, a salvarci dalle nostre tristezze. Poi, la Madre, Maria, la Donna bellissima, che genera il Figlio dell’Altissimo e lo rende prossimo a noi, preparando l’incontro. Ed ecco, tra le sue braccia possiamo contemplarlo, il Verbo eterno fatto uomo. Ha un volto, un cuore. Il cuore e il volto di Dio reso visibile. Un mistero immenso per i nostri occhi. Un piccolo Figlio adorabile. E questo Bambino ci fa esultare di gioia, perché è l’ineffabile Parola d’amore del Padre del cielo per ogni suo figlio della terra. E questo misterioso Bambino è la splendida Luce di vita nuova, che ci fa rinascere alle dimensioni di Dio.
Incontrare Dio in Gesù, nel Natale, è il dono e lo stupore di sentirci amati da sempre e per sempre.
Punti Forti
Autrice nota per i suoi numerosi testi di canti per la liturgia e la preghiera.
Un percorso di testi poetici, introdotti da intense immagini di Giotto e del Beato Angelico, per un incontro con Colui che viene sempre, e a Natale ricolma i cuori di luminosa speranza.
Pregevole regalo per Natale.
Autrice
Anna Maria Galliano, suora Paolina, è nata a Niella Belbo (Cuneo) e vive a Roma nella sede centrale delle Figlie di San Paolo. Ha studiato Teologia sacramentaria al Pontificio Ateneo di Sant’Anselmo (Roma); ha fatto corsi di catechesi presso l’Università Pontificia Salesiana (Roma) e corsi di Teologia e Sociologia della comunicazione alla Università Cattolica di Lione (Francia). È stata direttrice della rivista catechistica “Via Verità e Vita” e di Paoline Editoriale Audiovisivi. È autrice di testi poetici, di numerosi testi di canti per la preghiera e la liturgia, di inni per eventi ecclesiali. È tra gli autori presenti nel Repertorio nazionale “Canti per la Liturgia”. Suo è anche il testo “Nobile Icona”, inno ufficiale dell’ostensione della Sacra Sindone,Torino 2010.
Una nuova proposta musicale per le celebrazioni liturgiche, l'adorazione eucaristica e la preghiera, per cantare la bellezza della fede con il popolo di Dio. I testi eleganti e densi di contenuti sono uniti a melodie belle, semplici e coinvolgenti.