In queste pagine Gennaro Giudetti, operatore umanitario, racconta in prima persona il viaggio che da quattordici anni ha scelto di compiere ogni giorno, vivendo a fianco di chi è considerato ultimo. Un viaggio che comincia in mare, con i salvataggi dei migranti, e prosegue nei campi profughi della Libia e in Colombia, in Ucraina e negli ospedali di Codogno e dello Yemen, durante l'emergenza Covid, e in Kenya tra gli ultimi degli ultimi, dove chi non rispetta le regole viene bruciato vivo nei copertoni abbandonati delle auto. Storie che parlano di possibilità, di assenza di pregiudizi, di desiderio di comprendere, vivendo con loro, come loro, nei campi profughi, sotto le bombe della guerra, nelle case famiglia. Storie vere, vissute dal protagonista sulla propria pelle.
L'Autore collega le Dieci Parole alle cure sanitarie e a tutto ciò che le rende valide, professionali, umane. Con libertà di interpretazione e di critica, le indicazioni del Decalogo sono rilette nel contesto della prassi terapeutica, applicata all'attività sanitaria quotidiana. Le riflessioni che ne scaturiscono risultano utili a vivere con dignità, quando ci si trova in condizione di malattia e quando ci si prende cura di qualcun altro, in qualità di operatore sanitario o di familiare, di amico o di volontario. Una particolare considerazione viene riservata alle Cure palliative che, introdotte da tempo, non hanno ancora raggiunto una diffusione capillare nel nostro Paese.
Il titolo Haec Dies Domini deriva dall'incipit del graduale del giorno di Pasqua. L'album contiene 30 canti della tradizione gregoriana, eseguiti dal coro Haec Dies di Alba, diretto dal M° Ezio Aimasso. Sono brani che segnano alcuni momenti importanti di preghiera della giornata: la Messa, i Vespri e la Compieta. Ci sono infatti la Missa Orbis Factor, i Vespri monastici e la Compieta monastica, oltre alla Missa de angelis e al Tota pulchra, il più antico canto mariano conosciuto, in una versione a due voci, inframezzata da tocchi della campana tibetana. Un'opera che valorizza il repertorio liturgico antico, riscoprendone la bellezza e la spiritualità, dedicata a tutti gli amanti della musica sacra e del canto gregoriano. Canti: Kyrie (Orbis factor) - Gloria (Orbis factor) - Sanctus (Orbis factor) - Agnus Dei (Orbis factor) - Deus in adiutorium - Dixit Dominus (Ant et Ps 109) - Fidelia (Ant et Ps 110) - In mandatis (Ant et Ps 111) - Sit nomen (Ant et Ps 112) - Benedictus Deus (Capitulum) - Quam magnificata sunt (Resp) - Lucis creator optime (Hymnus) - Dirigatur Domine (Versiculus) - Si offers (Ant et Magnificat) - Pater noster - Oratio et Benedictio - Deus in adiutorium, Confiteor - Cum invocarem (Ps 4) - Qui habitat (Ps 90) - Ecce benedicite Dominum (Ps 133) - Te lucis ante terminum (Hymnus) - Videbunt faciem (Capitulum) - Custodi nos Domine (Versiculus) - Preces Oratio et Benedictio - Salve Regina (t. solemnis) Noctem quietam - Kyrie (De angelis) - Gloria (De angelis) - Sanctus (De angelis) - Agnus Dei (De angelis) - Tota pulchra.
«Sai perché siamo un popolo nomade?», chiese il nonno Nacor al piccolo Abram. «Perché abbiamo nostalgia di casa», continuò sorridendo, mentre osservava il volto stupito di suo nipote. «Cos'è la nostalgia, nonno?» «La nostalgia è quando ti manca qualcosa che ami». «Andremo a casa?», chiese Abram. «Sì, piccolo mio». «E dove si trova?» «La nostra casa è il cuore di Dio. In ogni altro luogo, noi saremo sempre degli stranieri». È la nostalgia dell'Infinito, desiderio che abita il cuore di ogni donna e uomo, a spingere Abram oltre se stesso, oltre la sua terra, oltre ogni certezza acquisita. È quel desiderio di Infinito a rendere la sua avventura umana una delle pagine più cariche di umanità, nella sua ricchezza e nella sua fragilità. Una delle pagine capaci di parlare al cuore di uomini e donne di oggi.
Quando si può parlare di un'amicizia autentica? Come dell'amicizia si parla nella Bibbia? E ancora: l'amicizia con Dio, il bisogno di avere degli amici, la gioia di camminare con gli amici... ma anche uno scorcio sull'amicizia interessata di cui, prima o poi purtroppo, a tutti capita di fare esperienza. Brevi ma significativi stralci tratti da alcuni discorsi di papa Francesco ci riconsegnano un piccolo libro da regalare agli amici, da scambiare in gruppo, da valorizzare per occasioni importanti. Perché si sa l'amicizia è sempre un dono, ma è anche impegno e scelta.
Il Messalino di Prima comunione è una ristampa, che prevede un totale aggiornamento dell’assetto grafico del testo precedente. Mantiene la scansione dei testi che ha sortito, in questi anni, un’importante attenzione da parte dei fruitori (parroci, catechisti, nonni, genitori), ma ha un nuovo impianto e nuove illustrazioni. Mantiene le quattro parti: - la celebrazione eucaristica: spiegazione e rito - gli atteggiamenti in chiesa e la riconciliazione - le preghiere - l’anno liturgico.
Il volume è il frutto del secondo dei quattro incontri che il Consiglio di cardinali, per volere di papa Francesco, dedica tra la fine del 2023 e la primavera 2024 al ruolo delle donne nella Chiesa. Nella seduta del 5 febbraio 2024, a riflettere su donne, ministero ordinato e altri ministeri nella Chiesa sono intervenute tre teologhe: Linda Pocher FMA, la vescova anglicana Jo B. Wells e Giuliva Di Berardino. Ai loro contributi, che illustrano lo stato della questione e delineano alcune possibili prospettive future, si affiancano le considerazioni di due dei cardinali presenti all'incontro: Seán Patrick O'Malley e Jean-Claude Hollerich. Prefazione di papa Francesco.
Dopo aver aiutato tanti giovani a uscire dal tunnel delle loro crisi, una mamma tocca con mano la propria tragica impotenza quando la figlia, Camilla, a ventuno anni, muore tragicamente. Una storia nella quale si può riconoscere non solo chi ha vissuto l'esperienza drammatica della perdita di un figlio, ma chiunque vive l'esperienza del dolore, del fallimento, della perdita di significato della propria esistenza. A. Bassanetti propone un percorso di fede in cui niente è dato per scontato o proposto come fuga dalla realtà, ma come cammino di maturazione e di liberazione.
Il volume propone il tema dell'amore per la famiglia, attraverso i testi delle Catechesi sulla famiglia di papa Francesco, frutto della sua amorosa e appassionata "contemplazione" della famiglia umana nella sua dimensione vocazionale e condizione esistenziale. A partire dalla famiglia di Nazaret, Francesco, con la sua narrazione sempre pertinente ed empatica, ci fa attraversare le identità dei protagonisti (madre, padre, figli, nonni, zii...), le reciproche interrelazioni e le responsabilità in ordine alla vita familiare, al compito formativo in rapporto alla società, alla cura del creato e ai valori, senza tralasciare gli aspetti "critici" con i quali fare i conti giorno per giorno. Ne risulta un affresco che attira e coinvolge la più variegata audience sul tema "famiglia", ritenuto dal Papa urgente e fondamentale per l'umanità. Il volume è arricchito dal commento di Mimmo Armiento che tesse, sullo sviluppo dei contenuti delle Catechesi di Francesco, un approccio alla bellezza e importanza della famiglia, nella vita umana, a partire da "Un sorriso...", ritenuto dall'Autore «nutrimento della coppia e grembo da cui nasciamo...»
Il messaggio di Fatima è un segno di speranza, e queste pagine ci permettono di riavvicinarlo attraverso una significativa proposta: affiancare ai misteri del Rosario brevi meditazioni di suor Lucia di Fatima. Nell'apparizione del 13 luglio 1917 la Madonna rivolge a suor Lucia un messaggio chiaro: «Il Mio Cuore Immacolato trionferà ». Il cuore che si apre a Dio è più forte dei fucili e delle armi di ogni specie. In effetti, il fiat di Maria, la parola del suo cuore, ha cambiato la storia del mondo. Dio ha un cuore umano e la libertà dell'uomo ora si volge verso il bene, il male non ha più l'ultima parola. Queste pagine sono un invito a continuare ad affidarci a questa promessa, rifugiandoci nel Cuore Immacolato di Maria.
Attraverso i commenti alle letture della domenica, delle Solennità e di alcuni momenti-forti dell'anno liturgico, il testo accompagna il cammino di fede del credente. Lo stile discorsivo, ma incisivo e provocatorio, di don Alberto Vitali - unito alla profondità con cui accosta la Scrittura - aiuta il lettore ad accoglierla nella propria vita come lo specchio su cui si deve riflettere se ci si vuole dire cristiani. Tipico di don Alberto è l'apertura al popolo delle periferie: gli emarginati, gli immigrati, i «non considerati» dalla società, gli esclusi, secondo lo spirito di papa Francesco Utile per uso personale di ogni credente, è altresì adatto per sacerdoti o per i gruppi liturgici che vogliano approfondire la Parola.
Amoris laetitia è riletta alla luce dell'enciclica Arcanum divinae Sapientiae di Leone XIII (1880), che ha segnato l'inizio della storia del magistero matrimoniale cattolico, e di altri testi-chiave del magistero editati successivamente. Gli Autori cercano di coglierne le ragioni di continuità e di discontinuità e di proporre una valutazione dottrinale dell'esortazione che nasce da un confronto con lo sviluppo storico, sociale, culturale ed ecclesiale del secolo e mezzo trascorso. Dei testi raccolti - Arcanum divinae Sapientiae, Casti connubii, Gaudium et spes (i numeri sulla famiglia), Humanae vitae, Familiaris consortio, Amoris laetitia e i due Codici di Diritto Canonico del 1917 e del 1983 - offrono un'introduzione generale, giuridico-sacramentale ed etico-morale. Inoltre i singoli testi sono introdotti da brevi premesse.