Questo è il terzo dei tre volumi che raccolgono le lettere del domenicano p. Molinié ai suoi amici. Lettere valide per tutti, in questo mondo in cui i valori naturali stanno naufragando a dimostrare che appunto questi valori non bastano. Appoggiandosi sulla parola del Vangelo, "Chiedete e vi sarà dato," la Chiesa cattolica insegna che ogni preghiera perseverante che chiede la Salvezza con fede sarà infallibilmente esaudita. Per intercessione di Gesù e Maria chiediamo al Padre che il nostro cuore sia lacerato dal Suo Amore che è lo Spirito Santo. Chiediamolo con fede tutti i giorni, più spesso se è possibile, anche a ogni istante: saremo infallibilmente esauditi? E tutto il resto ci sarà dato in sovrappiù. Allora, dal nostro cuore salirà un'incessante azione di grazie verso il Padre che ci ha dato Gesù, e Questi crocifisso. Canteremo con la Chiesa: "Felice colpa che ci ha meritato un tale Redentore!" Una lettura che ci aiuta a vivere la nostra realtà di cristiani.
Non è il solito diario di viaggio che rievoca, giorno dopo giorno, con sforzo di esattezza, i luoghi visitati. In queste pagine Divo Barsotti confida piuttosto le impressioni, le vibrazioni interiori, le brevi ma intense meditazioni che l’incontro diretto, da tempo atteso e agognato, con la «santa Russia» ha fatto nascere nella sua anima. Nessuna pretesa di spiegare la ricchezza della spiritualità e dell’anima cristiana dei russi. Ma la constatazione gioiosa che la sintonia e le affinità interiori con la Russia, che da sempre hanno caratterizzato la sua esperienza di studioso e soprattutto di mistico, trovano conferma nella simpatia e nella venerazione con cui egli è stato accolto dall’umile gente cristiana.
Le quindici orazioni di Santa Brigida ci forniscono un efficace metodo per meditare la Passione di Gesù Cristo, un dovere imprescindibile per ogni cristiano, giacché da essa è scaturita la redenzione del genere umano.Questo libretto nasce dalla necessità di mettere un po' di ordine fra le molteplici versioni delle preghiere, vecchie e nuove, presenti in commercio o reperibili in diversi siti internet. Da un lato infatti tali versioni differiscono nella forma poiché esprimono con parole diverse il medesimo concetto (ad esempio con l'uso di sinonimi o vocaboli più adatti al linguaggio moderno); dall'altro però ci troviamo frequentemente di fronte a differenze sostanziali qualora siano eliminate intere espressioni o compaiano elementi nuovi. Per tali motivi, in questa edizione trovate il testo latino tratto da un libretto pubblicato nel 1478, reso più leggibile inserendo la punteggiatura e correggendo la grafia medievale. Tale testo è stato confrontato con altri tre, di qualche anno più recenti, per rilevare eventuali errori o piccole differenze. La traduzione è volutamente letterale, in modo che le orazioni che il lettore ha ora tra le mani siano le più vicine a quelle che recitava S. Brigida, risalendo a soli cent'anni circa dalla sua morte.
Poesia e prosa si susseguono, si intrecciano e si fondono nelle pagine di questo libro. Il testo è il frutto dell'esigente desiderio di condividere la gioia di un incontro personale con Cristo, l'incontro determinante su cui l'autore ha voluto fondare la sua vita, perché questo incontro dà significato autentico all'esistenza. Questo libro è un viaggio sul veliero della Parola che, nel tempo, si è resa visibile in molti modi e in forme diverse, fino ad abitare dentro carne umana. Protagonista del libro è dunque la Parola di Dio, lentamente accolta fino a diventare respiro vitale. L'autore è quel bimbo della copertina che, a braccia aperte, si lascia trasportare dalla brezza leggera dello Spirito e vola. L'indole contemplativa di Lorenzo Tobaldini, il suo intimo travaglio spirituale si è liberato in versi e in prosa, ovvero in gradini di fatica e in verdi ripiani di riposo che rappresentano i riflessi fruibili dell'intuizione mistica. Poesia e prosa, intersecandosi, si arricchiscono vicendevolmente.
Sara aveva smesso di giocare molto presto. Era entrata in una dimensione ben più grande di quanto comportassero i suoi dieci anni, perché si sentiva ricca di cose da dare, e desiderava donare tutto, regalarsi tutta. In famiglia, a scuola, in ospedale. E l'ha fatto pienamente, senza riserve, senza risparmiarsi. L'ha fatto con la generosità della sua vita e con l'accettazione serena e silenziosa della sua sofferenza, con la dolcezza e la fermezza del suo carattere.
Canta il salmista: "I ricchi impoveriscono e patiscono la fame, ma a chi Ti ama, o Signore, non mancherà mai niente". I ricchi senza di Te sono poveri! Se dispongono bene delle loro ricchezze, a servizio tuo e dei tuoi poveri, sono nella piena benedizione della tua povertà, ricchissima povertà. Difficile passare per la cruna di un ago: difficile per un povero superbo e facile per un ricco umile. Se il ricco è umile passa in velocità attraverso la cruna dell'ago e va dritto nel regno dei cieli. Una sola ricchezza, una sola miseria. Un solo bene: Tu. Un solo male: il peccato. A confronto della tua sapienza, Signore, tutto l'oro del mondo è un pizzico di sabbia e tutto l'argento un pugno di fango. Ma se l'oro e l'argento vengono usati per Te, per la tua gloria, quale benedizione!
Il volume si articola attraverso i pensieri e le contemplazioni di don Luigi Bosio sulla Vergine Maria.
Partendo dall'analisi del fenomeno dei sogni, e tenendolo in sottofondo per tutto il suo testo, Mariadele Orioli ci parla di Dio. Non del Dio astratto e senza volto della rivelazione cosmica, ma del Dio che parla, che comunica, che si rivela come persona. Il pamphlet è sorprendente: ora energico, ora polemico, ora incisivo e penetrante, ora quieto nella sua espressione, ora grido quasi angosciato? Si fa leggere di un fiato. E, al termine, è la testimonianza del bisogno urgente di Dio di comunicare con i propri figli che vagano fuori dall'Eden alla perenne ricerca della "via del ritorno". Anche il sogno può essere dunque voce di Dio, voce che acuisce la nostra nostalgia di Lui? Ma l'uomo moderno non lo sa più? Lo scritto di Mariadele Orioli ha il merito di ricordarcelo e di rimetterci in giusto rapporto con il nostro immaginario.