«Solo prendendo coscienza della "parola" che abita gli oppressi e che si offre loro come strumento di denuncia e di annuncio, essi possono liberarsi dalla colonizzazione non solo dei luoghi e delle istituzioni, ma soprattutto delle menti. Imparare a prendere la parola, perciò, diventa l'azione politica più profonda, principio e fine dell'educazione coscientizzatrice. Una parola impegnata, che corrode anche i poteri più consolidati e che dischiude orizzonti inediti, tali da rendere significativa la tesi che prende corpo nelle pagine del libro: il bisogno di senso del primo mondo può essere appagato solo con l'impegno politico volto a rispondere al bisogno di pane del Terzo mondo».
Sante Pedrelli di Longiano è uno dei poeti in dialetto romagnolo appartenente a quella cerchia ristretta, ma ben valida, che ha tracciato uno dei segni più belli nella poesia italiana del secondo Novecento. Pedrelli, scrive il dialetto di quando ha imparato a pronunciare le prime parole, verso la fine degli anni Venti del secolo scorso, ancora in piena civiltà contadina, come se il mondo fosse rimasto sempre fermo. La poesia di Pedrelli è una lingua fra terra e mare, fra collina e pianura, fra paese e città, mito e realtà della sua terra.
La notte rosa non è un evento qualsiasi, è piuttosto un evento che esalta e rafforza il sistema turistico riviera di Rimini. Il capodanno dell'estate italiana è diventato da subito un evento di enorme successo perché è nato dal coinvolgimento attivo di tutti gli attori del turismo. Nessuno si sottrae al compito di rendere più bella la festa, ognuno partecipa con il proprio contributo. Il formidabile colpo d'occhio rosa che caratterizza la riviera in quella notte - alberghi, spiagge, locali notturni, strade, piazze - è il frutto di questa partecipazione attiva.
Il presente libro si propone di verificare se nella Bibbia al tradimento dell'alleanza da parte del partner umano abbia fatto seguito il rinnegamento della stessa da parte di Dio e in che rapporto si pone l'evento Gesù Cristo con la struttura dell'alleanza del Sinai. Il titolo, Liberare la libertà, sottende che il rapporto tra antica e nuova alleanza concerne il senso e il ruolo della libertà umana nella sua relazione con il trascendente e con il mondo. La tesi che nel presente scritto cercheremo di esibire e supportare afferma che, nella prospettiva biblica, non c'è rottura tra antica e nuova alleanza, tra il patto sinaitico e il patto siglato da Gesù Cristo.
Un coro di testimonianze che percorre il tempo di una vita che si fece esperienza diretta nei confronti del servo di Dio, il sacerdote Pino Puglisi. Una lettura attenta di queste testimonianze e degli stessi scritti di Puglisi permette di cogliere il filo conduttore che coniuga, attraverso la ricerca personale, il valore del volontariato con la centralità della parola di Dio accolta, donata, vissuta. (...) P. Puglisi insegnava a pregare: "È la preghiera - diceva - che dà senso alla vita dell'uomo perchè rende viva l'amicizia con Dio e ci rende simili a Lui". Il modello a cui faceva riferimento era Cristo, che P. Puglisi definiva "Preghiera vivente", perchè durante tutta la sua vita fu in continuo dialogo con il Padre e tutto ciò che compiva era sempre preparato e concluso dalla preghiera.
Leggere gli avvenimenti del mondo attraverso il Vangelo e scandagliare la Parola dentro gli avvenimenti, questo doppio movimento si compie nelle riflessioni qui proposte, relative agli anni dal 2003 al 2008. Padre Vittorio Soana condivide la sua ricerca di svelamento dell’umanità, nel percorso di libertà della persona e nel riconoscimento della sua dignità.
Il Concilio Vaticano II ha rappresentato (in particolare con il documento Gaudium et spes) la riconciliazione della chiesa cattolica con il modello contemporaneo, cioè con quel mondo che era nato emancipandosi dalla tutela ecclesiastica e, spesso, dalla stessa fede in Dio. Invece della contrapposizione, il Concilio ha scelto la difficile ma feconda strada del dialogo.
La Valmarecchia e il suo fiume rivivono nelle immagini di circa un secolo: quelle antiche scoperte nelle biblioteche, avute in prestito da privati e da fotografi, acquistate nei mercatini; le recenti scattate dagli autori durante le frequenti escursioni con l'inseparabile macchina fotografica. Tutte raccontano le bellezze del paesaggio, le tradizioni, la gente della vallata e ripercorrono le tappe della sua storia.
Il percorso verso l'altro è un percorso musicale, nel quale ogni nota ha la sua importanza sulla partitura. Ma hanno la loro importanza anche i silenzi, anche i mugugni, le pause di riflessione e le pause di discorso. Ogni singolo dettaglio ha importanza. Le persone sono prismi di suoni e di silenzi. Per dipanarle non ci resta che cominciare il percorso entrando nei luoghi dove questi percorsi vengono agiti e compresi.