Questo studio è incentrato sulla coscienza di evangelizzazione e di attenzione ai poveri, vissuta nella Chiesa diocesana di Rimini in un periodo (1870-1903) segnato teologicamente da una solida spiritualità incentrata sul Mistero dell'Incarnazione del Figlio di Dio e sull'azione dello Spirito Santo nella storia umana, da parte di movimenti laicali e religiosi aperti alla condivisione con i poveri. "È di grande interesse il periodo temporale preso in esame da Don Biagio Della Pasqua in questa ben strutturata ricerca, ma ancor più rilevante è il punto di vista con cui considera un segmento di storia della Chiesa riminese, avendo ben presente il quadro più ampio, quello nazionale".
Il pentecostalismo, dunque, sembra essere una religiosità che si concentra sull'estetica della persuasione sensoriale. Esso perciò ha bisogno di creare eventi sensazionali dentro spazi liturgici extra-large, non convenzionali, poiché non riproducono più gli stili architettonici di una chiesa. Auditorium più che chiese, grandi centri spirituali più che raccolte parrocchie di città o di campagna, insomma, nonluoghi dello spirito per accogliere l'incontenibile forza dello Spirito.
La tipometria e gli elementi della composizione tipografica, evoluzione della scrittura e della stampa, descrizione e classificazione dei caratteri, le problematiche della leggibilità, un necessario rinnovamento dei caratteri.
Il catalogo della 21ª edizione "SI Fest", Imparando dalla fotografia-Learning from photography, è, dedicato agli archivi della fotografia. Una prima ricognizione è basata su approcci storici, divulgativi, scientifici e una seconda basata su tipologie pubbliche, private, personali, istituzionali.
Cofanetto composto da otto fascicoli dei seguenti fotografi: Marco Zanta, Martin Parr, Andrew Phelps, Mark Steinmetz, Raimond Wouda, Simon Roberts, Guido Guidi.
Nel libro sono accumulate le due passioni totalizzanti dell'autore: il viaggio e la fotografia. Oltre alle fotografie scattate in paesi lontani e misteriosi, trovano posto ventiquattro tra poesie, riflessioni, diari di viaggio.
"Qualcosa di barbarico e irsutamente inedito" trovava Gianfranco Contini nel dialetto santarcangiolese delle poesie di Tonino Guerra, inedito perché mai prima di Guerra quel dialetto era stato utilizzato in poesia, e anche perché era privo di una significativa tradizione scritta.
Scrivere è procedere parola dopo parola sul filo del pensiero, scrivere è avanzare passo dopo passo, pagina dopo pagina sul cammino del racconto. Le autrici presenti nell'antologia, hanno saputo prendere in mano il filo del pensiero e, partendo da materiale, spesso informe e aggrovigliato, sono riuscite a dipanare, pensare, scrivere: azioni emerse dalla necessità di dare una forma, una direzione e un senso al loro esser-ci. L'intreccio di identità e l'articolazione dei fili ha rafforzato il significato del titolo attribuito al laboratorio: scrivere non solo allunga la vita, ma la estende verso spazi inesplorati, grazie al confronto con una molteplicità di voci, parole e storie. Voci di donne che nel loro incontrarsi hanno composto una tessitura narrativa condivisa nella quale ognuna è diventata "visibile" secondo un proprio stile.
La montagna simbolicamente riunisce il cielo alla terra, per questo in ogni mitologia e religione è considerata sacra, collocata al centro del mondo. Il libro rappresenta un'autentica spedizione, attraverso montagne sacre e cosmiche, che si svolge a tappe. Nella prima si seguono le linee essenziali del pensiero orientale invitanti all'ascesa del monte Meru, del Kailash, del Taishan, del Kunlun, del Koya, del Fuji. La seconda tappa è la ricerca degli influssi mesopotamici, persiani ed ellenici, con la ziqqurat, il picco di Hara, l'Olimpo, che confluiscono sulla cima del Nemrud Dagi. I grandi monoteismi si rivelano sul Sinai, sul Monte delle Beatitudini, sulla Montagna della Luce; aspirano al Qaf. Nella terza i sentieri reali, che non sono mai tali, scompaiono per lasciare spazio a mistiche salite interiori. Il fine dell'intero percorso è avvicinarsi al vuoto e al silenzio: peculiarità della montagna e cuore di ogni insegnamento profondo.