Già in vista del terzo Festival Francescano (2011) ecco apparire gli Atti del secondo (2010): sarebbe davvero un peccato perdere tanta ricchezza, limitandone la gioiosa fruizione a soli tre giorni. Come nel Testamento di san Francesco, il ricordo non ha semplice scopo storico e archivistico, ma diventa stimolo e riproposizione per un cammino che si è avviato e che pare voglia continuare negli anni - anzi, proprio ogni anno - migliorando progressivamente: ad ogni Festival corrisponderà un libro che farà da scalino su cui poggiare per quello successivo. Questo secondo volume porta il titolo del secondo Festival: "Fratelli è possibile?"
Gerusalemme è l?emblema della pace. Lo specchio che riflette da millenni la capacità o meno che ha l'umanità di conoscere l?Altro come fonte di pace e di vedere gli altri come immagine sulla terra di colui che unico può garantire la pace. Il volume, che contiene gli Atti del XVII Colloquio ebraico-cristiano di Camaldoli (Dicembre 1996), comunica, specie ai lettori non presenti, qualcosa di quella tensione che si respira nei "Colloqui di Camaldoli" e che da diciotto anni ormai prosegue ad entrare nella coscienza di laici e religiosi che hanno a cuore in Italia la faticosa costruzione della pace.